La mediazione immobiliare con Clara Condicio: oggi a Palazzo Monferrato incontro su lotta all’abusivismo e inserimento professionale dei neo mediatori

La lotta all’abusivismo professionale raccontato con esempi molto concreti, comprese sanzioni e sospensioni dall’attività. Ma anche l’inserimento dei neo mediatori immobiliari nel mondo del lavoro, tra formazione ed esperienza sul campo.

Questo il ‘taglio’ molto operativo dell’incontro su Clara Condicio in programma giovedì 28 aprile alle ore 15,30 nel salone di Palazzo Monferrato, al pianterreno, organizzato dalla Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) in collaborazione con la Camera di Commercio di Alessandria e Asti, che si rivolge anche ad Associazioni di Consumatori e a tutti coloro che desiderano approfondire il tema.

“Clara Condicio – spiega Franco Repetto, past president e responsabile comunicazione provinciale della Fiaip e Presidente di Appc, ma anche membro del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio di Alessandria e Asti – è il protocollo per l’intermediazione immobiliare garantita a cui lavoriamo da anni, e che ha pochi eguali in Italia. E’ basato su diversi pilasti, e la sua implementazione è in avanzato corso d’opera, sia sul piano dell’applicazione delle regole che della formazione e della cultura professionale. Non posso che evidenziare il grande e positivo sforzo che, al fianco di Fiaip, di Appc e degli altri operatori del comparto, sta facendo la Camera di Commercio di Alessandria e Asti. Il Presidente Coscia e il Segretario Generale Panzeri hanno compreso immediatamente l’importanza di Clara Condicio per tutta l’economia del territorio, e ci stanno supportando in ogni fase dell’applicazione del modello: l’incontro di Palazzo Monferrato, indirizzato a tutti gli operatori del nostro settore, ma anche a chi ha il desiderio di informarsi e saperne di più, avrà un taglio concreto e operativo: nessuna chiacchiera a vuoto insomma. Andremo sul concreto: numeri, attività, risultati e prospettive del progetto”.

Il punto di partenza, ma anche l’obiettivo finale, è garantire la qualità dei processi di intermediazione, e la professionalità di chi opera nel settore: l’abusivismo è piaga ancora diffusa?
“La situazione – precisa Repetto – rispetto al far west, o diciamo al clima un po’ naif di trent’anni fa, è enormemente cambiata, in meglio. Oggi chi fa di mestiere l’intermediazione immobiliare ha una professionalità solida, una formazione trasparente, una costante capacità di aggiornarsi rispetto ad un quadro normativo che cambia costantemente, e che richiede un mix di competenze sempre più vasto. Tuttavia, l’abusivismo esiste ancora, inutile negarlo: ed è una piaga che danneggia sia i professionisti del settore, sia, e direi soprattutto, i clienti (siano essi venditori, acquirenti o affittuari di immobile), perché fidarsi della persona sbagliata significa davvero potersi poi trovarsi ad avere a che fare con conseguenze spiacevoli, troppi i casi di truffe e trattative con contratti maldestri. Del resto, lo Stato stabilisce, dal lontano 1989, che per svolgere la professione di intermediario immobiliare occorre una abilitazione professionale: corretto quindi cercare di individuare chi ancora opera in qualche zona d’ombra, e prima fare in moda che si metta in regola e se non capisce sanzionarlo adeguatamente. La Camera di Commercio nell’ultimo anno ha individuato e sanzionato diverse posizioni di mediatori immobiliari che avevano palesemente infranto regole deontologiche e svolto attività senza abilitazione: è giusto così, e procederemo con determinazione, per far sì che le zone d’ombra siano limitate il più completamente possibile”.

Altro aspetto fondamentale è quello della qualificazione delle agenzie: come facciamo, quando entriamo in un’agenzia, a sapere se è una struttura in regola?
“Esatto – conferma Repetto -, questa è un altro aspetto fondamentale di Clara Condicio: la qualificazione delle agenzie di mediazione, e la loro trasparente carta d’identità. In agenzia, ma anche on line sul sito che ormai tutti hanno, è corretto che esista un mansionario, consultabile dalla clientela, che presenta organico e competenze: il cliente deve sapere a chi si sta rapportando, se è seguito da un professionista referenziato, da un suo collaboratore accreditato o da chi altro. Oggi, del resto, è richiesto all’intermediario non solo di conoscere tutti gli aspetti legislativi correlati alla compravendita o affitto dell’immobile, ma anche di fornire al cliente un’adeguata consulenza a tutto tondo, pre e post-vendita. I clienti sono, come giusto che sia, sempre più esigenti, ed è corretto che, con assoluta trasparenza, possano conoscere la reputazione del professionista che li supporta”.

 

Ma come si diventa mediatore immobiliare?
“Occorre – conclude Repetto – essere in possesso di diploma di scuola superiore (anche se ormai spesso i giovani che si avvicinano alla professione sono laureati), e frequentare un corso, della durata di 4/5 mesi, al termine del quale si sostiene un esame scritto e orale e si ottiene l’iscrizione ad un albo. Iscritte e iscritti ricevono una formazione molto articolata, che va dagli aspetti normativi al marketing, e che consente loro, una volta in contatto diretto con il mercato del lavoro, di possedere gli strumenti con i quali muoversi con sicurezza. Anche se ovviamente, come in tutti, la pratica rimane fondamentale: per questo i circa 40 neo mediatori (tra le province di Alessandria e Asti) che ogni anno superano devono trovare un loro percorso lavorativo, dove possono svolgere un periodo di stage che, molto spesso, è propedeutico all’inserimento in organico”.

L’appuntamento con Clara Condicio è per giovedì 28 aprile alle ore 15,30 nel salone di Palazzo Monferrato, al pianterreno. Interverranno Gian Paolo Coscia, Presidente, e Roberta Panzeri, Segretario Generale della Camera di Commercio di Alessandria e Asti