Un tuffo in piscina: il business dell’estate [Piemonte Economy]

di Cristina Bargero

 

Il termometro delle ultime settimane non lascia scampo, con le massime che addirittura hanno raggiunto e superato i 40 gradi. Un clima da Grande Gatsby in cui caldo asfissiante e afa avvolgono le  giornate.

 

Per cercare una qualche forma di refrigerio alcuni scappano  nelle vicine località marittime o montane. Ma c’è anche chi non se lo può permettere o è spaventato dalla lunghe code del rientro che , spesso, vanificano gli effetti benefici di una giornata di relax in riva al mare.

Per trovare un parziale sollievo ‘a chilometro zero’ molti si rifugiano nelle piscine pubbliche e private, che negli ultimi anni stanno crescendo in numero, diventando un segmento di mercato promettente sia per i costruttori sia per i gestori, per via dell’indotto che sono in grado di attivare.

Secondo i dati dell’Associazione Italiana Costruttori in Italia abbiamo una piscina privata ogni 850 abitanti, contro 1 ogni 105 della Francia, 1 ogni 116 della Spagna. Con 365.000 piscine private siamo al quarto posto a livello europeo, con una localizzazione prevalente nel Lazio, quindi in Toscana e in Lombardia.

Riguardo alle piscine pubbliche, l’Italia mostra valori inferiori rispetto ad altri paesi europei, con una piscina pubblica ogni 19.000 abitanti, rispetto, ad esempio, a 1 a 5.000 in Portogallo e 1 a 5.460 in Germania. Nel contempo il nuoto è diventata la disciplina sportiva più praticata dagli italiani, per cui per gli impianti possono anche essere de-stagionalizzati.

Accanto a queste strutture vi sono poi parchi di divertimento acquatico in cui alle tradizionali vasche si accompagnano scivoli, piscine e giochi d’acqua, che diventano di per sè un’attrazione turistica vera e propria.  È il caso dell’Acquafan di Riccione, di Zoomarine di Roma e di Ondaland di Vicolungo, ma anche di Lavagello di Castelletto d’Orba e delle Bolle Blu di Borghetto Borbera.

I Parchi acquatici  fanno parte del più ampio settore dei parchi di divertimento, che nel 2017 sono stati visitati da quasi 17 milioni di persone,  con un volume d’affari di oltre 360 milioni di euro. In alcuni territori  costituiscono un elemento di attrazione turistica, come sulla Riviera romagnola o nella zona adiacente al lago di Garda, grazie alla capacità di offrire un’esperienza memorabile, in cui si coniugano divertimento e socializzazione.