Il sito per la fusione nucleare non si farà a Casale. Palazzetti: “Ci abbiamo provato”. Riboldi: “Disastro del centro sinistra”

Progetto DTT-fusione nucleare a Casale Monferrato: giovedì prossimo consiglio comunale aperto ad associazioni e cittadini CorriereAlLa notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, e nel giro di qualche ora ha fatto il giro della città, e del web: il Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione nucleare sarà realizzato a Frascati, all’interno del centro Enea. Casale Monferrato si è classificata solo quinta.

Il che significa, ovviamente, veder sfumare una straordinaria opportunità occupazionale e di sviluppo (anche se non erano mancate a questo proposito le voci critiche sul fronte rischi ambientali).

Immediato il commento del sindaco Titti Palazzetti: “La scelta di Frascati sembra scontata. Concorrere per obiettivi così importanti è una novità per il Comune di Casale Monferrato che, come nel caso della candidatura per Capitale Italiana della Cultura 2020, ha saputo trovare l’unità di tutte le forze politiche e la coesione necessaria. Questo coraggio deve caratterizzare il nostro futuro perché solo rilanciando e non prescindendoci obiettivi di rilievo possiamo assicurare un avvenire degno per la Città. Notiamo che Casale Monferrato in queste competizioni è spesso la più piccola e sta imparando a mettersi in gioco. Dati i risultati, dobbiamo essere consapevoli di aver creato un’immagine di noi credibile e adeguata alla contemporaneità”.

Insomma, il bicchiere mezzo pieno.

Chi invece non manca di sottolineare che si tratta di un fallimento è Federico Riboldi, consigliere comunale casalese ma anche vice presidente della Provincia, e secondo molti anche probabile candidato sindaco del centro destra nel 2019:

“Ciò che è accaduto con il DTT è qualcosa di estremamente grave. Il fatto più grave da quando è in sella quest’amministrazione. Senza retorica chiedo le immediate dimissioni della maggioranza a guida del Partito Democratico che tra Regione e Comune è riuscita ad arrivare quinta su nove contendenti ad una corsa che avrebbe contribuito in maniera determinante al rilancio della città”. Poi Riboldi prosegue: “Grazie all’incapacità dimostrata abbiamo perso un investimento da 500 milioni di euro e 1500 posti di lavoro, con un indotto stimato in 2 miliardi di euro”.

“Il centrodestra, dimostrando grande responsabilità, si è compattato nella decisione di appoggiare l’amministrazione nella candidatura che però essendo stata gestita con la consueta superficialità ha portato a questo misero risultato. Non ci sono parole da aggiungere, personalmente non ho mai lesinato collaborazione quando l’amministrazione l’ha richiesta, Casale è la nostra città, il cui bene viene prima delle beghe politiche. Non posso però esimermi ora dal lanciare un grido di dolore e preoccupazione di fronte ai tanti fallimenti che hanno contraddistinto le politiche di sviluppo di questi anni e che ci condannano ad un sempre maggiore isolamento. Occorre un cambio immediato alla guida dell’amministrazione comunale. Il centrodestra sta lavorando per proporre un programma comune e concreto che miri al rilancio economico del nostro territorio certi di poter mettere in campo volontà e capacità al fine di non perdere più occasioni importanti come questa”.