Alla ricerca della lunga vita [Lettere da Pechino]

Pechino 5 1di Marco Balestra

 

22 Ottobre 2014: Il Vice Premier cinese Zhang Gaoli partecipa alla cerimonia di apertura del 21◦ meeting, che si tiene a Pechino dal 7 al 12 novembre 2014, con la partecipazione dei leader della cooperazione economica dell’asse Asia-Pacifico (APEC), inclusi Stati Uniti d’America-Giappone-Russia.

Mentre la metropoli si prepara ad ospitare l’evento, cerco di scoprire quello che per molti secoli a influenzato il pensiero cinese: “La ricerca dell’eterna vita”.
I manuali di storia hanno sempre riportato le vicende dei grandi imperatori all’ investigazione assidua della conditio sine qua non per la longevità. Rifletto sulle grandi alchimie, che per secoli hanno teorizzato dottrine assurde, come l’avventura insensata dell’Imperatore Shi Huan Dì (210 a.C). Egli, così ossessionato dalla vita eterna, assumeva giornalmente una dose moderata di mercurio (nella speranza di vivere in eterno), cura alchemica che il proprio medico gli aveva prescritto. Ma il mercurio lo condusse solo alla morte. Penso ai compendi di fitoterapia, come il famigerato Ben Cao (pr. Ben Zao) che offre cure per svariate affezioni, così come ai testi delle sacre erbe, che se assunte fanPechino 5 2no vivere fino a 5000 o 10000 anni, reperibili soltanto nei monti sacri e sconosciuti a questa terra (guarda caso).

Ma i pechinesi di oggi hanno sicuramente imparato dalla storia (di certo non assumono più palline di mercurio). Oggi è possibile vedere nei parchi una notevole quantità di cinesi che praticano Tai Chi Chuan (disciplina di longevità marziale cinese), mentre suonano diversi strumenti tradizionali, mentre cantano e ballano o mentre giocano a Shuttlecock (gioco del volano; già citato nel libro “Sketches of the Capital Landscapes” di Liu Dong della dinastia Ming 1368-1644).
Pechino 5 3Se è vero che l’attività fisica mantiene in buona salute il corpo e la mente, auspicando forse ad una serena longevità, credo che la Cina abbia raggiunto un distinto grado di maturazione riguardo ad essa in quanto non può discernere se non assumendo giornalmente un tocco di felicità innata e un sorso di tè verde in buona compagnia.