‘Rabbocco’ Tari e feste da poveri i regali di Natale del sindaco Abonante: ecco Alessandria davvero vostra [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) L’avete già ricevuto tutti il regalo del sindaco Abonante ai suoi cittadini, da mettere sotto l’albero di Natale? La posta di casa mia la ritira mio marito, il giorno 7 sale in casa e mi porge una busta dicendomi “c’è una lettera del Comune, sono gli auguri del sindaco”. Ride ma non rido io, perché è chiaro che è una fattura, apro la busta e leggo di un saldo Tari 2023 con scadenza 16 dicembre. Eppure la Tari l’ho pagata e archiviata, perché mi si chiede questo saldo? Mi sono detta: “Alessandria davvero vostra” deve fare cassa ed è la prima volta in tanti anni che succede (se escludiamo il 2020, l’anno del Covid) e quando lo fa? In questo mese visto che è il mese delle tredicesime e avran pensato: “piatto ricco mi ci ficco”. In genere la fattura rifiuti arriva con tre rate, una iniziale, una a giugno e una a dicembre. Solo nel 2020 (anno Covid) arrivò a marzo una fattura con due rate, marzo e giugno, e a dicembre arrivò la terza come saldo. Nel 2021 e 2022 tre rate normali come nel pregresso e in questo 2023 a febbraio arrivarono tre rate con pagamento entro settembre. Pensai che avessero necessità di fare cassa per non attendere dicembre, ma chi poteva immaginare di ricevere una quarta rata a saldo? In sintesi: nel 2022 la nuova Giunta Abonante dopo poco più di un mese dall’elezione ritenne fondamentale procedere all’approvazione di una manovra strutturale di bilancio che permettesse di “mettere in sicurezza” i conti dell’Ente e che consentisse di garantire un gettito in grado di sostenere l’operatività del Comune, rispetto al mantenimento e miglioramento dei servizi offerti. “Assessora Perrone: Aumento Irpef ma Tari ridotta, per gran parte delle famiglie bilanci quasi neutri”. Alla faccia del miglioramento dei servizi erogati e al rilancio della economia locale, i risultati ad oggi sono sotto lo sguardo di chiunque. Quanto alla Tari ridotta, con la quarta rata in questo 2023 pago di più del 2022. Faccio notare a chi mi legge che tale decisione fu presa dal Consiglio comunale con voti favorevoli di tutta l’attuale maggioranza (20 su 20). Qui i nomi: Barosini, Bazzoni, Benzi, Bianchini, Cazzulo, Coloris, Como, Di Saverio, Di Tullio, Farahat, Ferraris, Gentiluomo, Giustetto, Gotta, Ivaldi, Malagrino, Molina, Pellegrino, Rossa, Santoro. La minoranza composta da 9 consiglieri non partecipò alla votazione, qui i nomi: Buzzi Langhi, Cuttica Di Revigliasco, Demarte, Locci, Lumiera, Priano, Roggero, Sciaudone, Sfienti. Il tutto si legge qui. Intanto vedete un po’ cosa sta accadendo in Amag: “Le grane di Amag e il futuro di una società che non sta in piedi”. Suppongo vi sia necessità di far cassa: ma per quanto ancora pensano di poter aumentare il costo di servizi scadenti e indecorosi? Alessandria sta sprofondando, e non possiamo fare finta di niente.
Voto: 2

2) Ne abbiamo già parlato, ma nell’indifferenza generale, quindi ci riprovo. Dal prossimo gennaio, con il completamento degli aumenti previsti dal Governo Draghi, sindaci e assessori guadagneranno cifre ragguardevoli. Esagerate direi, considerato il loro impegno, le loro competenze spesso approssimative, e soprattutto il contesto di crescente povertà di buona parte della popolazione dei cittadini amministrati, e tartassati. Alessandria è esempio purtroppo eclatante: una città allo sbando, con poveri in aumento costante, in cui il sindaco costerà alla collettività 120 mila euro l’anno, e ogni assessore 😯 mila. Basta poi verificare i singoli curricula di lor signori che mediamente non si tratta di manager di chiara fama, mettiamola così. In aggiunta hanno la fortuna che se la cassa langue basta aggiornare i tributi, ma anche di attribuirsi rimborsi assolutamente legittimi, quanto inopportuni. Una affezionata lettrice delle nostre pagelle mi segnaala questo link:
https://eu.docs.wps.com/l/sICr7mKzPAc6r4qsG?sa=00&st=0t&v=v2&fbclid=IwAR1B5WvNTBXwEcmZQjHSFvN1s5jCPC3KVT3PrJKeIUdDaea4wImhbLFjBYg Mi sono “sciroppata” ben sei pagine per capirci qualcosa: si tratta di una Determinazione Dirigenziale del Settore Risorse Finanziarie, Programmazione e Bilancio firmata dal Dott. A. P. Zaccone, n. generale 2441 del 06/12/2023 che recita così: “per le motivazioni in premessa riportate di impegnare, ai sensi dell’art. 183, sesto comma, lett. a) del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni ed integrazioni, a copertura dei costi di viaggio e soggiorno che dovranno essere rimborsati al Sindaco in occasione di missioni istituzionali (anno 2024), l’importo di euro 4.000,00, stimato quale somma necessaria per il rimborso di ciò che verrà anticipato, a carico del capitolo 101010335 “Rimborso spese forzose agli Amministratori Comunali: Sindaco – Prestazioni di servizi ” del Bilancio di previsione 2023/2025– Esercizio 2024 Codice Piano dei conti finanziario U. 1.03.02.02.001 e di precisare che l’impegno sarà esigibile nell’anno 2024”.
Per la carità, hanno riempito sei pagine citando Leggi, Determine, etc. etc. è tutto legale ma nella sesta pagina vi è un riquadro che riporta questa intestazione Esercizio:2023 – Impegno di spesa 2024 288/0 – Data: 06/12/2023 Importo: 4.000,00 che ha incuriosito non solo chi mi ha inviato la segnalazione. Mi sono incuriosita anch’io su tre voci relativi ai rimborsi di spesa sostenute dal sinndaco durante le missioni compiute fuori dal territorio comunale: SIOPE: 1.03.02.02.001 – Rimborso per viaggio e trasloco – Piano dei Conti Fin.: 1.03.02.02.001 Rimborso per viaggio e trasloco – Beneficiario: 0021810 – Beneficiari diversi – Il tutto per 4 mila euro: il viaggio è comprensibile, ma cosa ha traslocato o cosa traslocherà il Sindaco?
Voto: 2

3) Sorbole che notizia! “Alessandria città digitale: ve ne eravate accorti?”. Si legge che una prestigiosa ricerca annuale condotta in merito alla trasformazione digitale che interessa i 108 Comuni Capoluogo denominata “ICity Rank 2023” è stata presentata in questi giorni a Forum PA Città 2023, dove si è trattato di “Futuro digitale: sfide di innovazione urbana”. Qui risulta che la Città di Alessandria abbia scalato la classifica di ben 21 posizioni, passando in un solo anno dalla 58esima alla 37esima posizione, attestandosi così fra le migliori città digitali della Regione Piemonte. Mi chiedo quanti di voi considerino Alessandria un modello di città digitale, nonostante sia stata di fatto ‘abortita’ la smart city, dopo oltre un anno di slogan, proclami e rassicurazioni.
Qualche promemoria: “Smart City, Abonante: “Oltre a rifiuti e luci anche mobilità elettrica. Dialogheremo con gli imprenditori”. “Differenziare di più e meglio con la Smart City di Alessandria”. “Assemblea dei comuni di Amag dice addio alla Smart City ad Alessandria”. Per Forum PA Alessandria entrava con la Smart City in buona classifica de “ICity Rank 2023”, ma a novembre 2023 quando ha detto addio alla Smart City il sindaco Abonante lo ha comunicato al Forum PA? Alessandria città digitale: ve ne eravate accorti?
Voto: 2

4) Il Grinch che odia il Natale e tutte le feste natalizie ha fatto proseliti anche ad Alessandria. Leggete qui: “I consigli di Amag per un Natale ecologico: “Fasciare i regali con carta da imballaggio, velina o di giornale”. Tra Covid, guerre, cittadini sempre più fiaccati dal carovita, insicurezza per molti settori, dovremmo deprimerci oltre misura e ascoltare i “buoni consigli” di Amag per il Natale? Ma cosa è il Natale per tutti, anche per chi ha meno di ogni altro? Natale è innanzi tutto la festa religiosa ma al contempo è una festa popolare, ricca di suggestioni, di tradizioni, di calore e di gioia e di allegria. L’atmosfera magica del Natale investe le persone e la città tra le melodie natalizie e lo sfavillio delle luminarie che abbelliscono le strade, i mercatini con una miriade di gingilli variopinti, le vetrine colorate, i nastri luccicanti dorati rossi e argentati, i pacchetti e i pacchettini con enormi fiocchi vivaci e alberi di Natale infiocchettati e pieni di palline colorate. Attenzione: sto parlando dei Natali di Alessandria una volta. Poco o tanto si cerca di vivere questo momento nel miglior modo che si può e con ciò che ci possiamo permettere, e a sentire il Grinch locale ecco come dovremmo confezionare i regali: “Una volta acquistato il dono, va poi confezionato. Anche questo passaggio può essere fatto in maniera virtuosa. Scegliamo sempre delle carte da regalo ecologiche, poiché quelle tradizionali non sono riciclabili e non vanno gettate nella carta, bensì, nell’indifferenziato. La carta da imballaggio è la soluzione perfetta insieme alla carta velina. Se invece vogliamo essere ancora più sostenibili, un consiglio è quello di riciclare in modo divertente i quotidiani, possiamo utilizzarli per impacchettare tutti i nostri regali, da decorare rigorosamente con spago e filo di stoffa e completare il tutto con frutta essiccata o rametti di abete vero”. Carta da pacco e velina sono tristi, e gli inchiostri sulla carta da giornale rilasciano agenti chimici a rischio, che tristezza questo consiglio. Addobbi sull’albero di Natale. Secondo l’Amag sarebbe green addobbarlo con i rifiuti: “ Per un Natale ecosostenibile, possiamo addobbare l’albero con materiali riciclati oppure oggetti facilmente differenziabili. Utilizzare la fantasia è la chiave, si possono ottenere delle bellissime decorazioni usando la carta di giornale, le pigne trovate in giardino, i tappi di sughero, il feltro o altri pezzi di stoffa ottenuti da maglie o sciarpe che non usate più. Tutto può avere una seconda chance”. Ecco appunto: monnezza! E come la mettiamo con il mercato? Le feste natalizie sono il periodo più fruttuoso dell’anno per i commercianti e carta da regalo, fiocchi, addobbi, luci per gli alberi in questo momento sono componenti del commercio e di chi li produce, li vogliamo far fallire? Ultimamente ne devo sentire di stranezze, ma questa mi ha fatto pensare e preoccupare. Siamo davvero così malmessi in questa città, per produrre tanta grigia tristezza?
Voto: 2