Confindustria Alessandria guarda al futuro: una nuova sede per la sostenibilità e la Fondazione VIVA – Vicini alle imprese, vicini all’ambiente

Il palazzo della ex Casa del Mutilato di Alessandria, che Confindustria Alessandria andrà a recuperare e a riqualificare, ospiterà la sede associativa e quella della nuova “Fondazione VIVA – Vicini alle imprese, vicini all’ambiente” dedicata alla diffusione della cultura e della sostenibilità d’impresa in rete con il territorio.

Il percorso di recupero dell’immobile e il nome e il logo della nuova Fondazione sono stati presentati il 25 marzo nelle sale della ex Casa del Mutilato.

 “Il nostro impegno – ha spiegato Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria nel suo intervento davanti alle autorità, agli enti e alle associazioni  – è il recupero di un bene architettonico di elevato pregio e interesse sia dal punto di vista storico-sociale – ha costituito un punto importante per la città in un momento di grande difficoltà – sia da quello artistico – per le opere conservate, come il grande affresco di Alberto Caffassi nella sala in cui ci troviamo ora.  

Intendiamo recuperare questo bene e restituirlo alla città di Alessandria compiendo un’opera di ristrutturazione attenta anche alle rinnovate esigenze: è per la nostra associazione motivo di orgoglio e di impegno concreto per il futuro.  L’obiettivo è quello di creare un luogo, a basso impatto ambientale, che diventi un vero e proprio centro di scambi di conoscenze, e di iniziative. Come per la Fondazione, anche per la Casa del Mutilato e la sua ristrutturazione è stato creato un  apposito gruppo di lavoro che continuerà a seguire gli sviluppi di un’impresa che non sarà breve.

Il recupero di questa Casa, nata dopo una guerra per aiutare le tante persone in difficoltà, diventa anche simbolo della risposta che vogliamo dare alle diverse crisi che direttamente o indirettamente toccano anche il nostro territorio: i “costi” economici e sociali del conflitto in Europa, la coda lunga della pandemia che ha schiacciato tanti comparti e non da ultima la crisi climatica. Davanti al perdurare di queste situazioni complesse siamo più che mai convinti che unire le forze sia la strada fondamentale da percorrere.

Proprio per questo abbiamo pensato che la Casa recuperata dovrà aprirsi alle altre realtà del territorio che vorranno mettersi in rete nell’ambito della Fondazione.  I soggetti di questa rete dovranno avere in comune con noi la voglia di mettersi in gioco, sperimentare e innovare per costruire insieme un futuro più sostenibile. Perché il futuro sostenibile non è di chi lo immagina, è di chi lo realizza.

Siamo convinti che le potenzialità del nostro territorio costituiscano la nostra forza: non solo le imprese ma anche tutti gli enti e le associazioni che da anni si impegnano per rafforzare il territorio dal punto di vista economico e sociale. La collaborazione è un aspetto fondamentale – ha concluso Laura Coppo – e per questo, recuperando la Casa del Mutilato, vogliamo aprirla alla società”.

Fondazione VIVA – Vicini alle imprese, vicini all’ambiente è il nome del nuovo soggetto scelto dalle imprese associate a Confindustria Alessandria attraverso un partecipato contest di idee.

“Oggi iniziamo a conoscere meglio la Fondazione che abbiamo deciso di costituire – ha affermato Carlo Volpi, Presidente della Piccolo Industria di Confindustria Alessandria e coordinatore del gruppo di lavoro designato – La Fondazione VIVA è frutto di un percorso condiviso che va avanti da mesi e che ha coinvolto largamente la base associativa, tramite un gruppo di lavoro, da me guidato, e dedicato a forma, strumenti e contenuti della nuova realtà. L’idea della Fondazione è nata insieme a quella della Casa e deriva dall’esigenza di trovare una risposta comune, di pensare a uno spazio e a un nuovo modo per aggregare esperienze diverse accomunate dal desiderio di guardare al futuro con fiducia, costruendo reali prospettive per il nostro territorio. Ritengo che la sostenibilità debba essere il metodo con cui noi imprenditori affrontiamo le nuove sfide. Sostenibilità non è soltanto creare valore dalla transizione ecologica, è molto di più: welfare, formazione e cultura sono nodi centrali all’interno di connessioni tra ambiente, saperi e società. E la società è molto importante, è la componente essenziale del nostro impegno. Solo con una attenzione e un impegno civico, sociale, infatti, potremo mettere in pratica le azioni che ci proponiamo di realizzare, e soprattutto diffonderle in modo positivo sul territorio.

Fondazione VIVA avrà una governance aperta, e abbiamo impostato le nostre decisioni in modalità collaborativa. A partire dall’identità visiva, frutto di un lavoro di gruppo insieme al partner tecnico Amapola che ha portato a individuare quattro opzioni. Su queste abbiamo aperto online un confronto interno a Confindustria che ha avuto un ottimo riscontro da parte degli associati. Il nome e l’immagine scelti sono quelli che mettono al centro imprese e ambiente, i due aspetti che convivono e dialogano all’interno della cornice di sostenibilità. Imprese in senso ampio: includiamo, infatti, tutte le aree e le professioni del nostro territorio. Analogamente, per ambiente consideriamo non solo  quanto è legato alla transizione ecologica ma anche al benessere della comunità. I colori blu e verde sono quelli rispettivamente di Confindustria e del nostro centro servizi CeSI, e che oggi si sono affermati come i colori corrispondenti ai concetti di innovazione tecnologica (il blu) e sostenibilità ambientale (il verde). Il richiamo al territorio si manifesta tramite il Ponte che simboleggia anche lo slancio verso l’innovazione e i concetti di sostegno e alleanza tra grandi e piccole/medie imprese e tra i vari portatori d’interesse del territorio. La nuova Fondazione e i suoi organi dirigenti verranno ufficialmente presentati ad aprile, e presenteremo anche le prime iniziative in programma, che realizzeremo a partire da quest’anno”.

Intanto, con l’occasione, per un approfondimento culturale Confindustria Alessandria ha reso disponibili copie del testo di Roberto Livraghi “Venanzio Guerci e la cultura artistica fra le due guerre. La casa del Mutilato” (estratto da “Quaderno di Storia Contemporanea” – Isral 53/2015).

All’evento è intervenuta Lisa Accurti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, che ha sottolineato il significato che il futuro recupero della Ex Casa del Mutilato assumerà nella tutela e valorizzazione di questo bene culturale materiale e immateriale: “A Confindustria Alessandria va l’apprezzamento della Soprintendenza per l’impegno assunto, che permetterà di preservare e restituire alla collettività un bene che è testimonianza di pregio della cultura architettonica del modernismo” e ha rilevato l’importanza della destinazione da parte di Confindustria di questo luogo per la fruibilità pubblica e collettiva.