Borgoglio (Quarto Polo): “La 194 non si tocca, ma può essere applicata meglio. L’Italia non è più quella degli anni Settanta”. E su logistica e elezioni regionali….

Sindaco Rossa a ruota libera: bilancio di fine mandato e 'trailer' del programma elettorale CorriereAl“Non mi pare che la mozione firmata da Oria Trifoglio, oltre che da Locci e da altri consiglieri comunali, metta in discussione la 194: semmai chiede che sia applicata meglio, in tutti i suoi diversi aspetti. L’avranno letta davvero con attenzione tutti coloro che la contestano? E si rendono conto che l’Ialia di oggi non è più quella degli anni Settanta?” Felice Borgoglio non ha nessun timore di essere additato a sinistra come ‘bastian contrario’, e nel pieno della ‘bagarre’ su una mozione contestatissima.

Ieri Emanuele Locci dichiarava “Non mi faccio dettare l’agenda da chi utilizza metodi squadristi”. Poi, in apertura della seduta del consiglio comunale serale (a porte chiuse) il presidente del consiglio comunale ha comunicato che “la conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, all’unanimità, ha concordato di rinviare in Commissione Politiche Sociali la mozione Locci-Trifoglio per consentire un approfondimento”. Insomma, vedremo se l’argomento, a questo punto, arriverà mai in consiglio comunale. In questa chiacchierata Borgoglio interviene sul tema, “senza fare sconti, giusto per amor di chiarezza”.

Ma ‘approfittiamo’ anche dell’ex sindaco di Alessandria, già importante parlamentare del Psi, per capire come vede lo scenario politico generale, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali.

 

Onorevole Borgoglio, non le sembra che stiamo vivendo un grande dèja vu, un po’ in clima amarcord? Ha senso oggi tornare a mettere in discussione la 194, ossia la legittimità del diritto di ogni donna a decidere se abortire o meno?
Certo che non ha senso: la 194, in termini di diritto all’autodeterminazione da parte delle donne, non si tocca: e non credo che non dico ad Alessandria, ma nel paese ci sia davvero chi ha intenzione di farlo, se non qualche minoranza alla ricerca di visibilità. Ma la mozione Locci Trifoglio, chi l’ha letta lo sa, dice altro, e pone altre questioni. Ossia si interroga sull’effettiva applicazione della 194, su scala locale ovviamente. E questo è assolutamente legittimo.

Nessun imbarazzo dunque, all’interno del Quarto Polo?
Il Quarto Polo ha al suo interno posizioni e sensibilità diverse, su questo come su altri temi. La posizione personale di Oria Trifoglio come obiettrice di coscienza è nota da sempre a tutti, e va rispettata. Peraltro lei stessa ha precisato che il senso della mozione non è essere anti abortista, ma verificare quale sia oggi, ad Alessandria, la reale applicazione di tutti gli aspetti della 194, e se ci sia la possibilità di migliorarne l’efficacia.

Sono questioni di principio, o a livello comunale si può davvero incidere?
Le leggi sono nazionali, è ovvio. E la 194, lo ribadisco, per quanto mi riguarda non si tocca. Ma vogliamo anche renderci conto che l’Italia, rispetto agli anni Settanta, è profondamente cambiata? All’epoca eravamo un paese giovane, si parlava addirittura di baby boom. Oggi gli italiani non fanno più figli, certamente anche perché il supporto che ricevono dallo Stato, in termini di contributi e servizi, è insufficiente. Che si ponga quindi questa questione, a tutto tondo, nell’ambito di un consiglio comunale, mi pare legittimo.

Cuttica e il centrodestra a confronto: prove di sviluppo economico per il territorio? CorriereAl 2Intanto, on. Borgoglio, il Quarto Polo partecipa ad importanti iniziative su scala regionale e nord-ovest, per lo più sul tema logistica e grandi opere. Vi preparate a scendere in campo alle regionali, a sostegno di Chiamparino?
Per ora abbiamo aderito ad alcuni incontri e dibattiti in cui si sono posti al centro i temi dello sviluppo, e delle grandi opere. Questione sulla quale, dal Tav al Terzo Valico, le diverse posizioni all’interno del Governo non so fino a quando potranno reggere. Gli accordi internazionali però vanno rispettati, questo mi pare evidente. Noi siamo per un’Italia che guarda al futuro, e per un Piemonte che investe per essere sempre più centrale e strategico. Il tutto certamente in una prospettiva di centro sinistra, e di sostegno alla ricandidatura di Sergio Chiamparino alla guida della Regione. L’ipotesi è la messa a punto di una lista, sintesi delle esperienze civiche nei diversi territori: ne stiamo ragionando.

Ettore Grassano