Gianfranco Cuttica di Revigliasco: “Pelizza da Volpedo e il Quarto stato sono di proprietà del Pd, alla stregua del teleriscaldamento!”

Tutti gli aspiranti consiglieri della Lega Nord nella corsa per Palazzo Rosso. Sabato inaugurazione della sede elettorale del candidato sindaco Cuttica di Revigliasco CorriereAl 1Appello al voto ‘con pepe’ giovedì sera, a conclusione del dibattito tra i candidati sindaco al ballottaggio per il comune di Alessandria, organizzato dall’associazione ‘Cultura e Sviluppo’.

Lo evidenzia il candidato sindaco del centro destra, Gianfranco Cuttica di Revigliasco: “Io in primo luogo sono stato Consigliere e presidente di un Consiglio Comunale che, rispetto all’accusa di aver provocato le condizioni per il dissesto, è stato assolto dal tribunale della Corte dei Conti. La vicenda è stata evocata molte volte, durante il dibattito e non solo.
Il 25 giugno, poi, non bisogna votare contro qualcuno ma a favore del cambiamento per Alessandria, senza cercare colpe e responsabilità, e per tentare di superare la rassegnazione che ha portato molti alessandrini a non votare. Insieme tentiamo di superare questa situazione e il sentimento di rassegnazione che ha fatto sì che buona percentuale di elettori non sia andata a votare al primo turno. Troviamo quel sentimento di riscatto per riprendere un cammino, perché Alessandria ha le potenzialità per avere degli obiettivi. Evoco, inoltre, la stessa immagine che ho evocato al primo comizio della campagna elettorale, il Quarto Stato, laddove un gruppo di persone stanno camminando non solo per rivendicare i propri diritti ma, soprattutto, stanno camminando insieme verso la luminosità e verso il futuro”.

Di fronte alle proteste del sindaco uscente, Gianfranco Cuttica di Revigliasco quarto-statosottolinea che “Pelizza da Volpedo e il Quarto Stato sono di proprietà del Pd e della sindaco Rossa. Benché storico dell’arte, non mi è consentito parlarne, se non suscitando le ire funeste dell’oligarchia piddina. Evidentemente, i signori, pretenderebbero di monopolizzare la storia dell’arte alla stregua del teleriscaldamento”.