6 come il Tempo [Numero di pagina]

6 come il Tempo [Numero di pagina] CorriereAl 1
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di Pietro Mercogliano

 
Chi pure non sappia molto di simbologie dei numeri si sarà divertito almeno una volta a scherzare sulla presunta diabolicità del sei, sulla scorta anche di una certa cinematografia dell’orrido che di sei (e seicentosessantasei) è farcita: ed è certo che questo si debba soprattutto al famoso “Numero della Bestia” rivelato nell’Apocalisse di San Giovanni di Patmo.

In generale però i significati del sei sono molteplici e non sempre facili da afferrare, anche limitandosi ai piú superficiali; una motivazione di questo sarà certamente che il sei ha la caratteristica di essere doppio di tre e metà della dozzina, e dunque diversi dei significati che gli si attribuiscono sono per cosí dire ereditati e non suoi primarî. Ha relazioni cabalistiche col concetto di Creazione e con quello di essere e divenire che si legano al Nome di Dio; ha una sua particolare completezza nel risultare tanto dalla somma quanto dalla moltiplicazione dei primi tre numeri interi nonché nel poter essere raffigurato da una loro rappresentazione in forma di piramide; secondo alcuni simboleggerebbe l’opposizione della creatura al Creatore e per la Smorfia è il numero dell’organo sessuale femminile. E poi sui suoi multipli si basa il sistema in uso di misurazione del tempo.

Il sei rimanda in maniera quasi naturale a un’opera letteraria che tutti questi elementi riassume in sé – i simboli del tre e del dodici, la Creazione, il Dio ebraico-cristiano, il misticismo, l’opposizione tra creatura e Creatore, il sesso come istinto umano e fondamento della moltiplicazione degli esseri, l’irrompere del tempo 6 come il Tempo [Numero di pagina] CorriereAlnel mondo, il Diavolo come protagonista attivo –: “Paradiso perduto” di John Milton.

Si tratta di un testo certo noto a molti, grazie alla sua amplissima fama. Ma è anche letto da un numero relativamente basso di persone, forse anche per una sorta di forzata laicizzazione di gusti della gente di cui sarebbe troppo lungo parlare qui; e anche, certamente, perché il poema epico non è – ahinoi! – il genere piú popolare in questo Secolo.

Si tratta, appunto, di un poema epico. Il metro è il tipico blank verse della tradizione anglosassone, simile al nostro endecasillabo sciolto nell’uso e corrispondente in effetti a un pentametro giambico classico. È diviso in dodici libri in imitazione dell’“Eneide”.

6 come il Tempo [Numero di pagina] CorriereAl 2Protagonista dell’opera è Satana, che dalla Capitale infernale di Pandemonio (il termine italiano deriva proprio da questo conio miltoniano) organizza la vendetta delle Milizie Celesti decadute ai danni del Creatore: questa consisterà nell’avvelenare la Sua ultima creatura, ossia il Pianeta Terra e il Genere Umano. Cosí la vicenda di Lucifero si collega a quella degli altri due protagonisti dell’opera, Adamo ed Eva: costoro, nel Giardino che è stato loro affidato, stanno proprio in questo momento scoprendo il mondo e loro stessi e qui li raggiunge il Tentatore.

Il tempo nel Poema risulta stranamente dilatato e non sempre è facile a una prima lettura rendersi conto delle coordinate: perché il Tempo che noi siamo abituati a vivere scorre dall’inizio della lunga storia della Salvezza, e dunque da un momento successivo alla Caduta nella quale culmina il Poema stesso.

In questa dimensione un poco sospesa, resa mistica e aliena dalla vastità del tempo e dello spazio in cui si colloca, giganteggia il personaggio letterario di Satana. Tutto il Romanticismo adorerà Milton soprattutto per questo elemento della sua opera. Lucifero è un personaggio michelangiolesco: potente, solo, necessario. «Meglio regnare all’Inferno che servire in Paradiso!», esclama Satana nella frase piú celebre di tutta l’opera.

Anche Adamo diviene una figura eroica in Milton, di un eroismo meno 6 come il Tempo [Numero di pagina] CorriereAl 3titanico e piú pietoso: è la consapevolezza della Caduta a fare grande Adamo, la libertà della scelta con la quale morde il Frutto e segue la sua donna nel cammino distante dal Paradiso e dalla fisicità del Creatore in cerca di un Paradiso dentro di sé.

Il lettore finisce per voler bene ad Adamo ed Eva, alla loro esistenza primaverile ed intima e al loro commiato dignitoso e tragico. E per invaghirsi del terribile e scultoreo personaggio di Lucifero/Satana, una delle creazioni piú grandi della Letteratura Occidentale.

Esistono ottime Edizioni italiane di “Paradiso Perduto”, rese fruibili dal basso prezzo e dalle traduzioni moderne: tanto per dire che non ci si dovrebbe privare di una simile lettura, anche molto piú piacevole di quanto le tematiche ed i tempi potrebbero tentare a credere.