Sarti: “Il dissesto dei conti comunali non c’era, ora è evidente a tutti. Alessandria volti pagina in fretta, e diventi una città trasparente”

Sarti Roberto nuovaIl clima della politica alessandrina è incandescente, assai più del Ferragosto ‘fresco’ che ci siamo appena lasciati alle spalle. “Mi sa che settembre sarà ancora più caldo”, sorride il dottor Roberto Sarti, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale: e il riferimento è chiaramente al tema del momento, ossia il decreto ministeriale dello scorso 18 luglio, che sta infiammando animi e dibattito politico cittadino (anche fuori dal Palazzo) da due settimane a questa parte. Cosa potrà accadere davvero? E, soprattutto, cosa cambierà per gli alessandrini, già stremati dagli effetti del dissesto? Stiamo parlando soltanto di questioni ‘tecniche’, come si evince dall’unica presa di posizione ufficiale della maggioranza, o sono alle porte altri anni di tariffe ai massimi di legge, e servizi ai minimi di decenza? Insomma, siamo di fronte ad allarmismi estivi esagerati o no? “La gente non ne può davvero più, a questa maggioranza di centro sinistra è mancata completamente un’idea di città, un progetto. E ora questa vicenda del Ministero mi sembra la classica ciliegina su una torta indigesta, andata davvero a male”. Proviamo allora, con il dottor Sarti, a capire cosa potrà succedere nei prossimi mesi, e quale sarà la proposta della Lega Nord (in termini di candidato sindaco, e di progetto per Alessandria) nella primavera del 2017.

 

 

Dottor Sarti, il recente decreto del Ministero dell’Interno ha ‘scaldato’Bilancio conti l’estate a Palazzo Rosso, ma gli alessandrini ancora non riescono a misurare i possibili effetti di questo passaggio ‘tecnico’: cosa è successo, e soprattutto cosa succederà?
Innanzitutto la Lega ha chiesto che siano convocate con estrema urgenza le commissioni competenti, e che siano riunioni non secretate, ma aperte alla stampa, proprio perché vogliamo che sulla vicenda ci sia la massima trasparenza, e che i cittadini possano sapere come stanno davvero le cose. Quella trasparenza che è completamente mancata in questi quattro anni, per intenderci, ma che noi a dire il vero chiedevamo a gran voce anche in precedenza. I fatti per ora sono questi: lo scorso 18 luglio è arrivata formale richiesta al comune di Alessandria, via Prefettura, di restituzione di una somma ingente (si parlava prima di quasi 40 milioni di euro, poi di 18 milioni: chiediamo chiarezza), risorse che erano arrivate al comune dallo Stato per far fronte al dissesto, e che non sono state utilizzate dall’Osl, l’Organismo Straordinario di Liquidazione.

E qui, presidente Sarti, la questione si complica, e gli alessandrini si chiedono certamente perché da un lato ci sono creditori che sono stati liquidati solo per una parte del dovuto (e altri che non hanno accettato la transazione ‘al ribasso’, e ancora attendono), e dall’altro ci sarebbero milionate da restituire, perché non utilizzate….
Finora dal sindaco e dall’assessore sono arrivate infatti soltanto dichiarazioni generiche, e chiediamo che sia fatta massima chiarezza. Però, ribadisco: non in una commissione speciale ‘secretata’, o nella capigruppo, anch’essa chiusa agli esterni. Tutti gli alessandrini pagano le tasse, e tutti hanno diritto di sapere cosa sta succedendo.

Comune Alessandria basso altoAnche perché, dottor Sarti, un ruolo ‘delicato’ pare spettare, per indicazione del Ministero, al consiglio comunale: e in tempi molto stretti…
Esattamente: esiste una questione nella questione, rispetto alla quale il Ministero è chiaro: “il consiglio comunale è tenuto a individuare i soggetti ritenuti responsabili dei debiti esclusi dalla liquidazione”. E se il consiglio non se la sente, ossia non ritiene di avere gli strumenti per farlo? Probabilmente in quel caso arriverà un commissario ministeriale ‘ad acta’. Quel che mi pare evidente è il dato politico che consegue dall’analisi del ministero. Il dissesto non c’era, o poteva tranquillamente essere evitato, perché la situazione debitoria del comune di Alessandria era assai meno grave di quel che ha fatto comodo far credere. E mettiamoci nei panni sia dei creditori, che dei cittadini che pagano le tasse: quanto è costata, a tutti noi, questa ostinata scelta politica del centro sinistra?

Vicenda controversa, attendiamo chiarimenti, si spera a breve. Quel cheCissaca 2 è evidente, guardando al 2017 e alle scadenze elettorali, è che Alessandria potrebbe ritrovarsi a fare i conti con nuovi, pesanti problemi. A cominciare da creditori incolpevoli (pensiamo alle cooperative sociali che lavorano per il Cissaca, ad esempio) che attendono ingenti pagamenti pregressi, e si sono fatti anticipare quelle risorse dalle banche, a cui pagano ingenti interessi.
E’ una situazione gravissima, che ricadrà pienamente sulle spalle del prossimo sindaco, e della prossima maggioranza: perché che questo sindaco, e questo centro sinistra, siano al capolinea mi pare evidente. Questo atto del Ministero è la pietra tombale sulla loro gestione fallimentare.

E allora guardiamo avanti presidente Sarti. La Lega cosa dirà agli alessandrini?
Occorre essere chiari: con questi numeri di bilancio, il prossimo sindaco di Alessandria avrà le mani legate, e margini ridottissimi di manovra. Dovrà puntare però su alcuni aspetti essenziali, che riguardano la vita di tutti: la sicurezza, la qualità della vita in città e nei sobborghi, e per quanto possibile creare prospettive per un rilancio anche occupazionale. Rita Rossa e la sua maggioranza consegneranno una città in ginocchio, da tutti in punti di vista.

Piazza-garibaldi_alessandriaAmmesso che davvero il centro sinistra alessandrino si inabissi, gli elettori a chi consegneranno Alessandria, dottor Sarti: al centro destra, o ai 5 Stelle?
Questo saranno gli elettori a stabilirlo: il centro destra, se si muove in maniera unitaria, ha tutte le carte in regola per candidarsi a rilanciare la città. La Lega chiede però che lo si faccia partendo da alcune priorità essenziali: la trasparenza dei conti, la sicurezza, l’attenzione per strade e decoro urbano, il rilancio delle attività economiche. Il tutto facendo davvero in modo che i cittadini possano partecipare alle decisioni, e sapere sempre tutto di quel che succede a Palazzo.

 

L’insicurezza però secondo figure autorevoli è solo percepita,  consigliere. Con tanto di statistiche che danno quasi tutti i reati in calo. Come la mettiamo?
Forse i reati ufficiali sono in calo, perché le persone neanche più li denunciano, per rassegnazione. Io parlo continuamente con alessandrini che mi dicono: “non esco più di casa dopo il tramonto, ho paura”. E del resto risse e aggressioni, anche in zone centrali, sono all’ordine del giorno. E non mi si venga a dire che non c’è un nesso tra insicurezza e presenza di stranieri sul nostro territorio, siamo al ridicolo. Il Governo Renzi ha ormai perso totalmente il controllo sul l’invasione dei clandestini. Nei giorni scorsi addirittura è circolata la comunicazione governativa (subito ritrattata, parlando di un errore in un comunicato, ndr) di alzare la quota di “accoglienza” a 25 clandestini ogni mille abitanti, oltre ad incentivi ai comuni che accetteranno tutto questo. Comuni che nella maggioranza dei casi non hanno le risorse per il sostegno alle categorie più deboli dei loro cittadini. Poi immediatamente, viste le reazioni, hanno ritrattato: per ora. Ma a cosa dobbiamo prepararci?

 
Due cuori un cassonettoDecoro urbano: da anni lei è tra i promotori su facebook di un profilo, Due cuori un cassonetto, che documenta il crescente degrado delle strade cittadine. Intanto però la giunta ha messo in piedi un imponente piano strade….
L’abbandono in cui giace Alessandria è sotto gli occhi di tutti, basta guardarsi attorno per verificarlo. Le asfaltature ‘elettorali’ non cambieranno la sostanza delle cose, purtroppo: e poi vogliamo parlare del ponte Meier, o come lo chiameranno? Ammesso che prima o poi lo aprano, le pare possibile che da quattro anni e mezzo l’economia del capoluogo ruoti attorno ad un ponte? E abbiamo presente come sono stati utilizzati i milioni di euro del Pisu? A parte che l’opposizione non ha mai avuto accesso agli atti di spesa, e questo è gravissimo: ma la condizione di via Dossena, e di diverse altre vie limitrofe, parla da sola. Così come le piste ciclabili con i pali della luce nel mezzo, o gli ‘scalini’ finali, alla faccia dei disabili e degli anziani…

Però sono arrivati 34 milioni di euro della Cittadella: hanno fatto pure i manifesti, e qualcuno ci ha creduto…
Le risorse sono della Sovrintendenza, il comune di Alessandria non ha un euro. E per avere accesso ai contributi deve presentare progetti concreti, che non si vedono. Solo discorsi visionari e deliranti, ad uso dei giornali, per la propaganda.

Insomma, centrosinistra bocciato su tutta la linea. Sarà Antonio Maconi Maconi nuovail candidato vincente del centro destra? Durante un pranzo pre ferie i partiti gli hanno dato ‘semaforo verde’, ma lui non ha ancora sciolto le riserve…..
Maconi è un buon candidato, e mi auguro sciolga presto le sue riserve, e tenga in forte considerazione le istanze della Lega, che sono quelle di molti alessandrini. Chiede che il centro destra sia unito, e sono d’accordo con lui. Parla anche di alleanze allargate e ‘trasversali’, e di questo ancora dobbiamo discutere. Diciamo sì ad un rafforzamento dell’alleanza e del progetto, ma facciamo anche qualche distinguo. Ne parleremo, e sono certo che proporremo agli alessandrini un progetto forte e vincente. La Lega farà pienamente la sua parte, puntando su un forte ringiovanimento, e su un rapporto diretto con la gente: che ci ferma per strada, e ci chiede di ridare una speranza a questa città.

Ettore Grassano