Presentato al Saluzzo il docufilm su Maurilio Gho

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Alla presenza dell’Assessore Comunale al Sistema Educativo Integrato, Maria Teresa Gotta, è stato ufficialmente presentato nei giorni scorsi, presso l’Aula Magna del Liceo Saluzzo di Alessandria, il documentario “Maurilio Gho, un testimone alessandrino della deportazione militare”, realizzato nell’ambito dei progetti “I Luoghi della Memoria” e “Officinema” 2014/2015.

Alla presentazione erano presenti i figli di Maurilio Gho, il prof. Aldo Perosino (autore di una pubblicazione su Maurilio Gho), Pasquale Cinefra (ANPI Alessandria), il prof. Domenico Picchio (già Dirigente Scolastico “SALUZZO-PLANA”) e il prof. Gianni Giavotto (coordinatore dei progetti “I Luoghi della Memoria” e “Officinema”).

Gli studenti presenti hanno dimostrato profondo interesse sia nell’ascolto degli interventi introduttivi proposti dal prof. Perosino e da Pasquale Cinefra, sia durante la visione del docufilm.

Nel saluto iniziale, l’assessore Maria Teresa Gotta, ha manifestato la riconoscenza del Sindaco e dell’intera Amministrazione Comunale «per l’importante percorso didattico rappresentanto dai progetti “I Luoghi della Memoria” e “Officinema” che da anni, grazie al prof. Giavotto e ai suoi collaboratori, coinvolgono gli studenti alessandrini su temi importanti. Particolarmente significativo a questo riguardo — ha concluso l’assessore Gotta — è il docufilm su un testimone alessandrino d’eccezione di cosa abbia rappresentato la seconda guerra mondiale per tanti giovani che, come Maurilio Gho, hanno vissuto la drammatica esperienza dell’essere Internati Militari Italiani. E solo la consapevolezza della storia ci può aitare a comprendere oggi il senso di una celebrazione della libertà così importante come la Festa del 25 aprile per il nostro Paese».

Il documentario raccoglie dunque, contestualizzandola storicamente, la testimonianza resa dall’ex-deportato militare Maurilio Gho davanti a un gruppo di studenti dell’Istituto ‘Saluzzo’, in Alessandria. Oltre a fotografie e immagini storiche e a fotografie private della famiglia Gho, caratterizzano il video cartoline su Alessandria e sul fascismo (collezione privata).

Le voci  narranti sono di Ivana Miravalle  e Cecilia Zen (5°AL 2014/15)

Nel documentario sono ripresi gli studenti della 2°AL  2014/15; le fotografie della famiglia Gho sono state gentilmente concesse da Maurilio Gho mentre alcune fotografie in cui è ritratto Maurilio Gho sono tratte da “I ragazzi di piazza Mentana” (Le Mani, ISRAL, 2009) di Walter Colli.

Il montaggio è stato curato da Sergio Angelo Notti. Regia di Gianni Giavotto.

Scheda di approfondimento                           

MAURILIO GHO, un testimone alessandrino della deportazione militare

Maurilio Gho nasce il 17 ottobre 1924 in Alessandria, figlio unico di Giovanna Guazzotti (operaia alla Borsalino) e di  Giovanni  Gho (tramviere).

La famiglia Gho abita alla Cascina Rasore in Circonvallazione Liguria (oggi corso Romita).

“A scuola non avevo voglia di andare” , ammette con la sua solita franchezza Maurilio, così inizia presto a lavorare: muratore a 14 anni, e in estate impegnato in quelle che Mussolini chiamerà le ‘battaglie del grano’.

A 15 anni Maurilio scarica sacchi di farina al Mulino Fossati in via Marengo.

Poi comincerà, nella fabbrica Graziano a Tortona, a imparare quello che sarà il suo mestiere preferito: meccanico di macchine utensili.

Ma il lavoro non esaurisce tutta l’ energia di Maurilio, che nell’attività sportiva trova grandi passioni: il calcio e la boxe.

Comincia a ‘tirare di boxe’ a 15 anni, nella palestra della GIL, la Gioventù Italiana del Littorio.

Nonostante le sue doti, la sua carriera agonistica ufficiale non avrà però un lungo seguito negli anni, poiché interrotta (oltre che, purtroppo, dalla guerra) dal suo carattere “battagliero”, che lo porterà a reagire impulsivamente verso avversari e arbitri, confondendo talvolta boxe e calcio, con conseguenti squalifiche.

Erano anche gli anni – in Alessandria – dei ‘ragazzi di piazza Mentana’: Maurilio era uno di loro. Nello stesso periodo, spesso lo vediamo nei ranghi della squadra di calcio ‘Paolo Badoglio’.

Con l’entrata in guerra dell’Italia – il 10 giugno 1940 – anche per Maurilio Gho giungerà il momento il momento di indossare una divisa militare.

Siamo nel 1942. Avvicinandosi i 18 anni, fa domanda per arruolarsi in Marina. La sua prima destinazione è a La Spezia, ma poco dopo deve tornare a casa, in famiglia, essendo figlio unico, per i problemi di salute della mamma.

L’appuntamento con la Marina è solo rinviato. Nel maggio 1943 è ammesso al corso per meccanici motoristi a Venezia.

L’ 8 settembre 1943 coglie Maurilio Gho all’ Arsenale di Venezia.

Maurilio, come altre migliaia di soldati italiani, dirà “No” all’arruolamento nella Repubblica di Salò. Diventerà così un I.M.I., un internato militare italiano. Deportato nei campi di lavoro del nord della Germania, Maurilio subirà duri trattamenti, aggravati spesso dal suo carattere indomito, dal suo stesso rifiuto del lavoro coatto perché incompatibile con le convenzioni di Ginevra sul trattamento dei militari detenuti che lui invocava. Convenzioni che i tedeschi non rispettarono.

Finalmente arrivò la liberazione e un — seppur travagliato — ritorno a casa. Giungerà in Alessandria solo il 12 ottobre 1945.

La detenzione nei campi di lavoro tedeschi lascerà solchi profondi nel fisico e nella mente di Maurilio, che comunque riuscirà a riprendersi.

Tornerà al lavoro, in ferrovia, ma soprattutto alla sua passione : meccanico di macchine utensili, che eserciterà a Tortona, presso la ditta Graziano, diventandone un apprezzato esperto.

Il  4 luglio 1948  si sposa con Cosma Sandrin; dal matrimonio nasceranno Angela e Giampaolo.

Negli anni più vicini a noi, Maurilio Gho è uno di quei testimoni che fanno sì che non si disperda un patrimonio storico di sofferte esperienze, che si conoscano grandi e piccoli episodi e soprattutto molte vicende umane. Infatti,  lo vediamo impegnato in un fitto percorso di incontri con gli studenti nelle scuole alessandrine, sempre ascoltato con attenzione e riconoscenza.

A Maurilio è stato attribuito nel 1980 il Distintivo d’Onore di Patriota Volontario della Libertà; nel 2005 riceve un Attestato di Benemerenza dell’ Associazione Nazionale Marinai d’Italia.

Il 27 dicembre 2010 gli viene conferita l’onorificenza di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Maurilio Gho ci ha lasciati il 27 giugno 2015.