Winetwork: una rete telematica internazionale per sconfiggere la flavescenza dorata [Il gusto del territorio]

flavescenzadi Eleonora Scafaro

 

Si è più volte detto e scritto che per valorizzare il prodotto di un territorio, o per fare marketing efficace all’estero, occorre fare rete tra i produttori. C’è chi, questo concetto, però, lo ha fatto suo e per uno scopo un po’ diverso: combattere la flavescenza dorata.

I protagonisti di questa storia sono undici partner che hanno costituito ‘Winetwork’, una rete europea con lo scopo di scambiare informazione tra sette paesi e con l’obiettivo di apprendere e condividere mezzi innovativi e sostenibili di lotta tra Piemonte, Veneto e Friuli.

Winetwork è una rete tematica finanziata dal programma europeo Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione, dedicata al controllo e alla lotta contro le malattie del legno come l’Esca, l’Eutipiosi e la Flavescenza Dorata, gravi minacce per la viticoltura.

Il progetto è stato avviato ad aprile dall’Istituto Francese per la Vite e ilTWG_meeting1_20151020 Vino, per la durata di trenta mesi e vede, appunto, l’impegno di undici partner provenienti da Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Germania, Croazia e Ungheria, ovvero la percentuale maggiore della viticoltura europea.

La malattia del legno e la flavesenza dorata, sono state scelte come malattie di studio perché, in questi anni, hanno avuto un forte impatto sull’economia e, quindi, il loro studio e la ricerca di soluzioni adatte ai diversi contesti locali sono una priorità per i viticoltori.

Organizzato sulla base di una metodologia originale testata in altri progetti europei, Winetwork si propone di migliorare lo scambio tra la ricerca e la pratica di campagna in entrambe le direzioni.

La metodologia si basa su gli agenti facilitatori, i gruppi di lavoro tecnici regionali e i due comitati scientifici internazionali, uno per ciascuna delle due malattie.

L’agente facilitatore è una nuova figura professionale, il suo ruolo è quello di tramite tra la ricerca e il vigneto, i tecnici e i viticoltori. La rete è composta da dieci agenti facilitatori, uno per ognuna delle regioni che partecipano al progetto, cioè Alsazia, Douro, Rioja, Galizia, Istria, Renania-Palatinato, Eger, Piemonte e Veneto-Friuli.

Nel corso del progetto l’agente facilitatore raccoglierà informazioni sulle pratiche adottate in vigneto e creerà materiali informativi accessibili a tutti adattandoli ai vari territori, oltre ad inoltre animare i gruppi regionali, formati da tecnici, consulenti e viticoltori.

Il loro ruolo è fondamentale per la promozione promozione e la divulgazione della conoscenza grazie ai numerosi contatti di ogni membro del gruppo.

Inoltre il 19 e il 20 ottobre si sono riuniti per la prima volta i gruppi tecnici del Friuli Venezia Giulia e del Piemonte coordinati da Cristina Micheloni e Maurizio Gily, i due “agenti facilitatori” italiani.

I facilitatori si relazionano, poi, con i comitati scientifici europei che raccolgono scienziati dei vari paesi per creare conoscenze in forma accessibile a tutti su malattie del legno e flavescenza dorata (sigla FD).
“Il successo della metodologia è legato alla sua natura partecipativa – affermano gli ideatori del progetto – perché basata su una rete estesa di relazioni dirette tra produttori, scienziati e tecnici e si pone l’obiettivo di avere importanti ripercussioni sul piano scientifico, pratico ed economico in tutta Europa”.

E per una comunicazione diretta, efficace, semplice e veloce sul progetto e sui suoi risultati, è stato creato anche un sito web multilingue: www.winetwork.eu