Quirinarie 5 Stelle: si è spento il sole e chi l’ha spento sei tu

Scheletro pcC’è un paese diverso, da qualche parte
(scritta su un muro)

 

Il popolo degli attivisti 5 stelle ha scelto il candidato per il Quirinale, con 16.653 voti ha vinto Ferdinando Imposimato.
Gli stessi voti presi dal duo Prodi-Bersani (10.288+5.787).Gli integralisti faranno notare che di voti ne mancano ancora 578.

La rivoluzione e’ finita, le tastiere dei pc si sono raffreddate, le notizie bomba pubblicate dal blog di Grillo non le legge più nemmeno lui. Abbaiare stanca, ogni tanto sarebbe necessario mordere, ma la rivoluzione fatta dalla rete non è credibile, ribellarsi con in mano pane e nutella, in pigiama, comodamente seduti in poltrona, non poteva funzionare. I grandi leader del passato muovevano le masse FISICAMENTE, si occupavano le piazze, le università, le scuole. Il Movimento 5 stelle ha intasato il web con frasi ad effetto ogni 10 minuti, si pubblicava i video di Di Maio commentandoli ed esaltandoli come si fa con Crozza.
Chiacchiere da bar, o meglio da pigiamapoltronanutella.
L’ossessione del denaro, del numero dei parlamentari! Prendete tutto lo stipendio e assumete collaboratori, date lavoro! Ridurre il numero dei parlamentari? Bene, ma attenzione,una scarsa rappresentanza potrebbe rappresentare un vantaggio economico ma che pericolo per la democrazia! Che farete ora,dopo le batoste elettorali, dopo avere amaramente constatato che il vostro popolo si sta spostando pericolosamente verso la casta? 16 mila voti al duo Prodi-Bersani non li immaginavate nemmeno nei peggiori incubi, eppure è successo.

Abbandonate i computer e scendete pacificamente in Piazza, evitando magari i raduni con le star, Guzzanti, Fedez..…se avete bisogno di un vip per riempire le piazze, se vi serve un po’ di spettacolo per muovere le persone significa che siete alla frutta.
Arridatece Mario Capanna, Almirante, Lama-Carniti-Benvenuto.
In una cosa il movimento 5 stelle è riuscito benissimo: far rimpiangere figure e movimenti di un passato che sarà anche remoto ma che forse non era poi così male.

Diogene “il cane”