Edilizia: un altro anno tormentato

mutti_ancedi Roberto Mutti*

Giunti al consueto appuntamento annuale con la presentazione del Rapporto
congiunturale sull’industria delle costruzioni nella provincia di Alessandria, duole riscontrare, ancora una volta, come anche il 2013 si sia rivelato l’ennesimo anno nero per il settore delle costruzioni.

I dati – oltremodo impressionanti – evidenziano ulteriori segnali negativi sia nell’ambito degli appalti pubblici sia in quello dell’edilizia privata.
La riduzione degli investimenti nel settore e il massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali trovano tutta evidenza nella forte riduzione delle ore lavorate denunciate in Cassa Edile di Alessandria, scese – rispetto al 2008 – di oltre il 40%.

Dal 2008 la riduzione del numero di lavoratori e di imprese iscritte – soprattutto artigiane – si è mantenuta costante facendo assestare tali dati ai livelli del 2006.
A fronte di una leggera flessione dell’incremento delle ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate, si registra – tuttavia – un deciso aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali a carattere straordinario (cassa integrazione straordinaria e in deroga).

Sul fronte del mercato del lavoro, l’indagine congiunturale di ANCE Alessandria ha rilevato, nel 2013, una contrazione delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato del 22,37% e un aumento delle assunzioni con contratto a termine del 17,38% rispetto all’anno precedente.
Nel comparto delle opere pubbliche, gli appalti di lavori in Piemonte sono scesi del 53% rispetto al 2009 e del 17% rispetto al 2012.
Con specifico riferimento alla provincia di Alessandria, nel 2013, le stazioni appaltanti hanno messo in gara circa 30mln€ di lavori, per un importo “aggiudicato” di circa 26mln€, cui devono aggiungersi i circa 44mln€ (sub)affidati dal Consorzio Cociv (nell’ambito della quota – del 40% del totale dell’opera – affidabile “privatisticamente”).

Non è, però, tutto oro quel che luccica.
A causa della cervellotica disciplina degli appalti pubblici – che le obbliga a offrire ribassi incongrui pur di non perdere l’attestazione SOA – le imprese possono solo scegliere se “chiudere subito” (non offrendo ribassi su basi d’asta evidentemente sottostimate) o chiudere per l’impossibilità di sostenere i puri costi delle commesse “obbligatoriamente” aggiudicatesi al… massimo ribasso.

Il progressivo impoverimento “da aggiudicazione a importi incongrui” (inferiori, cioè, al valore delle opere da eseguire) emerge fatalmente dai dati della specifica indagine congiunturale (svolta dal Collegio) secondo cui le imprese – a causa della drastica (-70%
circa dal 2008 al 2013) riduzione della redditività del capitale investito, accompagnata da un costo dell’indebitamento (in lieve diminuzione, ma pur sempre elevato) e da un livello di indebitamento mediamente alto – hanno letteralmente “bruciato” (anziché farlo rendere) il proprio capitale.
Secondo i dati della Camera di Commercio di Alessandria, il maggior numero di fallimenti nel 2013 è stato registrato proprio nel settore delle costruzioni.

Dai dati della Banca d’Italia emerge che, in Piemonte, quello delle costruzioni è il settore cui il sistema creditizio – ravvisandovi un eccessivo grado di indebitamento e una maggiore rischiosità – richiede una più elevata copertura a garanzia del finanziamento erogato rispetto agli altri settori.
Le persistenti difficoltà delle imprese del settore si sono tradotte – nella seconda metà del 2013 – in una maggiore, e talvolta incomprensibile, complessità delle informazioni richieste alle aziende, nonché in un innalzamento dei tassi di interesse e dei costi accessori connessi al credito e alle fideiussioni e garanzie richieste.

Anche i numeri dell’edilizia privata sono in costante peggioramento: nei 7 comuni centri zona della provincia di Alessandria, le compravendite di immobili residenziali sono calate in media del 44% circa rispetto al 2011, mentre quelle di immobili strumentali sono scese in media di oltre il 40% rispetto al 2010.
Grazie agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e per gli interventi di risparmio energetico, al drastico calo (-42%) dei permessi di costruire rilasciati dai 7 comuni campione, si è contrapposto l’incremento (oltre il 90%) delle comunicazioni per interventi di manutenzione straordinaria.

*Presidente Collegio Costruttori Alessandria