Terme di Acqui: che farà Chiamparino? [Controvento]

Terme Acqui sededi Ettore Grassano

A chi interessa il futuro delle Terme di Acqui? La settimana scorsa il bando di gara per l’affitto trentennale ai privati del ramo d’azienda relativo ai servizi termali (Terme di Acqui è anche molto altro: a partire dal suo patrimonio immobiliare) è andato deserto.

Ora si aspetta la prossima mossa dell’azionista di maggioranza, ossia la Regione Piemonte, che tra l’altro nel frattempo ha cambiato ‘manico’ e timoniere. Per cui a luglio Chiamparino dovrà nominare il nuovo presidente delle Terme, e sul toto nomine al momento è ‘buio pesto’: soprattutto perchè non è chiaro se il prossimo presidente (l’uscente, Roberto Molina, fu nominato da Cota, in quota Lega Nord) dovrà essere soltanto una sorta di liquidatore fallimentare, oppure se potrebbero prefigurarsi scenari diversi.

Ciò che appare chiaro, guardando agli ultimi anni di gestione delle Terme, è che
ad essersi schierata apertamente per la loro conservazione in mano pubblica, e per il loro rilancio come leva dell’economia acquese, è stata appunto solo la Lega.
Là dove invece il sindaco di Acqui, Enrico Bertero (Pdl) ha sempre spinto per l’ingresso di privati, che però al momento opportuno sembrano essersi defilati, almeno per ora.

Se spostiamo poi il tiro su Torino, c’è chi garantisce di aver più volte ascoltato, nel corso di pubblici dibattiti sotto la Mole, autorevoli esponenti sia del Pdl che del Pd (tra cui lo stesso Chiamparino) indicare nelle Terme di Acqui un esempio paradigmatico di partecipazione regionale dannosa e in perdita, da dismettere. Anche se è legittimo chiedersi quanto lo stesso Chiamparino, o il novarese Cota, possano conoscere realmente della realtà acquese, se non i dati di bilancio della loro partecipata. Ma questo è il tema della rappresentanza delle periferie dell’impero: e Acqui è periferia della bistrattata periferia alessandrina, figuriamoci….

Ultimo elemento sul tappeto: l’acquese ha espresso, alle recenti elezioni, ben due consiglieri regionali, Walter Ottria (Pd), e Paolo Mighetti (M5S): toccherà a loro portare al tavolo della regione il punto di vista e gli interessi del territorio.  Ci ripromettiamo di sentirli quanto prima.