Giunta Chiamparino: Alessandria non pervenuta! [Controvento]

Chiamparino Sergiodi Ettore Grassano

“Vedrai, sembrerà la fotocopia della giunta del comune di Torino!” Così mi diceva qualche giorno fa un amico, attento osservatore della politica subalpina.

Scorrendo i nomi della squadra del Chiampa, in effetti, l’impressione è che le province dell’impero faranno parecchia fatica a ritagliarsi un loro spazio, rispetto alla grande Turin. L’altra considerazione ‘a caldo’ (anche perchè, con il clima di queste ore..) è che il Partito Democratico non esce per nulla ridimensionato dal presunto ‘braccio di ferro’ con il Governatore raccontatoci dai media in questi giorni. Reschigna e Saitta sono uomini Pd, e hanno in mano Bilancio e Sanità: e che altro conta davvero, oggi, in una regione? Il resto sono fronzoli e contorno.

Ora fari puntati su Chiamparino: il piemontese perbene, l’uomo pacato e riflessivo, il ‘sindaco’ della Regione. Ma anche l’uomo delle banche e degli industriali, chiamato ad una sfida che, per noi comuni cittadini, significa risorse sempre più scarse, e possibili ulteriori tagli a sanità, welfare, trasporti. Senza scordare l’emergenza lavoro, e occupazione. Scenario da far tremare i polsi: prendiamoci 6 mesi di tempo, e valuteremo.

E Alessandria? Scomparsa, cancellata, non pervenuta: se nell’uscente giunta di centro destra eravamo presenti con due assessori di peso rilevante (Cavallera alla Sanità, Molinari agli Enti Locali), ora ‘pive nel sacco’ e camminare: passi lunghi e ben distesi.

Incassiamo, è evidente, il risultato finale di mesi trascorsi, nel centro sinistra mandrogno, a fare come i capponi di Renzo (e qualsiasi gioco di parole sarebbe troppo facile!), tra guerre intestine e dispetti, con l’obiettivo di tenere lontano Paolo Filippi prima dal consiglio, poi dalla giunta. Traguardo raggiunto, ma a quale prezzo? Chiamparino ha evidentemente ritenuto saggio lavarsene le mani, lasciando l’intero territorio a ‘bocca asciutta’.

Ci facciamo magari una riflessione i signori del Pd locale, e i loro elettori. E ci dicano come la pensano.