Antonella Ferraris nuova Direttrice dell’Isral

Il Consiglio di amministrazione dell’Isral, nella seduta del 29 febbraio, a seguito delle dimissioni irrevocabili presentate a inizio gennaio dalla Direttrice prof. Luciana Ziruolo ha proceduto alla nomina della nuova Direttrice prof. Antonella Ferraris e del Responsabile scientifico prof. Cesare Panizza.

A Luciana Ziruolo, che rimane nel Comitato Scientifico e nella redazione di «QSC», sono andati i ringraziamenti del Presidente Mariano G. Santaniello per la sua direzione perspicace e scrupolosa e di tutto il Consiglio di Amministrazione per l’impegno e la dedizione dimostrati nei diciotto anni in cui ha rivestito l’incarico.

Ad Antonella Ferraris e a Cesare Panizza le più vive congratulazioni e gli auguri di buon lavoro, entrambi mantengono le cariche Isral precedenti, rispettivamente Responsabile della Sezione didattica e Direttore della rivista semestrale «Quaderno di storia contemporanea». Di seguito le parole della nuova direttrice prof. Antonella Ferraris: «Quando ho iniziato a scrivere questo pezzo avevo l’intenzione di fare una breve sintesi – idea poi abbandonata perché non sarebbe stata breve – del lavoro fatto da Luciana in tutti gli anni da direttore dell’Isral e prima, da responsabile della Sezione didattica, quando c’erano insegnanti giovani e disponibili a mettersi in gioco, convinti che insegnare non fosse solo andare a scuola e “fare lezione”.

Ora gli insegnanti giovani non sono più tali e la scuola è molto cambiata, lasciando pochi spazi disponibili ad attività diverse dalla progettazione curricolare. Ma l’eredità di quel gruppo di docenti che Luciana coordinava negli anni Novanta non solo è tangibile (e ha forma di articoli e pubblicazioni), è il cuore di questo istituto, in ogni progetto, pubblicazione, convegno che è stato organizzato dal 2006 ad oggi. In ogni riunione, discussione, confronto – con me, con i diversi presidenti che si sono succeduti e con tutte le persone che in questi anni hanno lavorato o frequentato questo istituto.
Luciana è stata sì un direttore, con tutto quello che la posizione comporta: è stata soprattutto un’insegnante (perché non si smette mai…), è stata un esempio e un riferimento. E per me anche una vera amica, che è sempre stata vicina nei momenti difficili che ho vissuto. Raccogliere una simile eredità è difficilissimo, ma per me vuol dire una cosa sola: continuità.»