Nuovo Ponte Bormida: la strada del poi poi verso il viale del mai mai. Intanto per i miei comitati occuperei una sede prestigiosa: ad Alessandria ora si può! E anche Gianni Rivera preferisce Bari…[Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

Copia di Progetto Marengo Hub da periferia a comunità: alcune riflessioni critiche sul fronte energia

1) Per l’ennesima volta torno sulla necessità di avere un secondo ponte sulla Bormida, e anticipo che sul tema sarò un tormentone per i restanti anni della durata di questa amministrazione. Nel mese di giugno i lavori nel tratto stradale sul Ponte Bormida, che rappresenta l’unica rapida via d’uscita da Alessandria verso Spinetta Marengo (ma anche di ingresso da Tortona e Novi Ligure), è stato chiuso per lavori, generando frustrazione e complicazioni per i cittadini che devono spostarsi durante le ore notturne. Si legge qui: “Chiusura notturna del Ponte Bormida ad Alessandria: i cittadini chiedono chiarezza”. Se in Giunta nessuno ci ha fatto caso o non ne è informato, segnalo che nella zona industriale di Spinetta Marengo ci sono tutte le fabbriche più rilevanti, dove lavorano anche turnisti, e da diversi di questi ho ricevuto lamentele. Ben venga la necessaria manutenzione, ma un’adeguata comunicazione in merito sarebbe gradita, così come sarebbe opportuno nel caso un senso alternato. Ma il tema vero è quel ponte, centenario e benemerito (ne facessero oggi, di così solidi e duraturi) è comunque ormai insufficiente e inadeguato. Lo ricorderete, durante il mandato della giunta Cuttica furono individuate risorse rilevanti, per lo più derivanti dai cosiddetti fondi compensativi del Terzo Valico, e grazie al personale impegno a Roma dell’on. Molinari, l’unico parlamentare fra i nostri eletti che in questi anni ha portato al suo territorio soldi reali e non chiacchiere sotto forma di comunicati. Su questo punto non ci piove. Che fine faranno quei soldi, ora che il centro sinistra pare avere di nuovo parcheggiato la realizzazione del nuovo ponte nella via del poi poi, che rischia di diventare viale del mai mai? L’ex sindaco di Alessandria e attuale consigliere comunale della Lega Cuttica di Revigliasco a fine dicembre 2022 comunicò che grazie all’approvazione dell’emendamento Molinari, nella legge di Bilancio ci sarebbero stati altri 15 milioni di euro per opere compensative del Terzo Valico, che vanno ad aggiungersi ai precedenti 49 milioni di euro, e consentiranno di far fronte all’aumento di materiali e materie prime di questo ultimo anno, e di realizzare tutte le opere previste, si legge qui: “2^ ponte Bormida, Cuttica (Lega): “Grazie a Molinari altre ingenti risorse. Ora Abonante non tergiversi”. Ad Alessandria spettano complessivamente 13.187.000 euro, che si era stabilito di destinare alla realizzazione del nuovo Ponte Bormida. E’ ancora così? Il Abonante quando pensa di mettersi in marcia su questo argomento?
Voto: 2

2) Occupazioni abusive: considerato che tale reato ad Alessandria è stato cancellato, posso tranquillamente occupare un immobile che mi farebbe comodo come sede dei vari Comitati ed Associazioni Alluvionati rigorosamente Costituiti, un immobile centrale e di prestigio, si tratta della ex sede della Banca di Italia da troppo tempo inutilizzato. La mia è una battuta ma l’ipotesi non è del tutto peregrina, potrebbe succedere e vado alla notizia del 19 giugno: “Casa delle Donne, Rettore Università: La struttura occupata va abbattuta. Lavori per il campus a rischio ritardi”. Rimango basita, ma in che mani siamo? Mi riferisco a Comune e Prefettura che non hanno bloccato sul nascere tale evidente illegalità, spaparanzata da subito con estrema arroganza sugli organi di informazione a poche ore dal Pride di maggio, presente il sindaco Abonante che ha magnificato la giornata e ha liquidato tale occupazione con questa frase: “Affronteremo il tema a tempo debito e nelle sedi opportune”. Per le attiviste di “Non una di meno” è stata una conquista da esibire, mentre il proprietario dell’immobile occupato, ossia l’Università del Piemonte Orientale, si è dovuta rivolgere ai media per rendere pubblico un abuso assurdo e sperare di riuscire ad ottenere lo sgombero della struttura. Aspetta e spera, ora arriva l’estate: ci pensiamo a ottobre, magari.
Mi chiedo che rapporti reali esistano tra questo collettivo e la Giunta cittadina, e come mai la Prefettura nicchia, quando per far valere la legge basterebbe uno sgombero di un paio d’ore, con relativi provvedimenti di legge nei confronti delle occupanti. Che pena, che vergogna per questa città. A che servono la Carta Costituzionale, e i Codici Civile e Penale? Se non vengono più utilizzati da chi dovrebbe far rispettare la legalità, li mandiamo al macero? A che servono sentenze della Corte di Cassazione in merito alle occupazioni abusive di immobili e proprietà altrui, che siano dello Stato o private? In parlamento il 26 aprile 2022 è stato presentato alla Camera il disegno di Legge n.3576 avente ad oggetto le modifiche al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale e altre disposizioni in materia di occupazione abusiva di immobili. L’obiettivo è arginare un fenomeno sempre più pericoloso che lede i diritti altrui, soprattutto in riferimento alla violazione del diritto di proprietà. Tali modifiche sono state necessarie e dettate dalla Carta Costituzionale e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. E ad Alessandria che si intende fare?
Voto: 2

3) Una notizia sportiva decisamente “indigesta” pubblicata l’8 giugno che non ha suscitato commenti in una città dove l’animo non si scalda neanche più per i Grigi. Gianni Rivera vuole comprare il Bari e a 80 anni punta anche ad allenare. Il Bari (serie B) dopo il rilancio delle ultime stagioni tra campo e spalti inizia a far gola a chi vuole investire nel mondo del calcio, e l’ex golden boy del calcio italiano a capo di una cordata si sarebbe fatto avanti per rilevare questo club e portarlo in A. Allenare magari è un po’ troppo, mentre sta per suonare la campanella degli ottant’anni, ma il resto è plausibile. Nulla contro il Bari da parte mia, ma Gianni Rivera a compimento di una vita di successi eclatanti si ricorda mai di essere alessandrino? Leggo che i Grigi hanno trovato di recente un nuovo assetto proprietario, dove ormai si parla francese ma, pare, con non poche perplessità. Forse se il Golden Boy alessandrino, da bambino cresciuto tra Valle San Bartolomeo e via Pastrengo, a due passi dal Moccagatta, ci avesse fatto un pensierino. Ma a quanto pare gli alessandrini che trovano la celebrità nel mondo non amano troppo ricordare le proprie radici, chissà come mai. Eppure, i più giovani tra voi lo vedranno, un giorno il Moccagatta si chiamerà stadio Gianni Rivera: Istituto Eco docet.
Voto: 2