Asl, che patimento rinnovare la patente. Intanto in Amag il caos continua: ma quali sono queste cooperative dei rifiuti? [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) La protesta: “Asl, la “folla” per rinnovare la patente. Alessandria, ieri ressa in via Pacinotti”. L’articolo è del 10 maggio, il giorno dopo già la risposta del responsabile ASL/AL Roberto Stura: https://www.ilpiccolo.net/generic/2023/05/11/news/alessandria-e-le-code-per-il-rinnovo-patenti-che-fare-152478/“Alessandria e le code per il rinnovo patenti. Che fare? Sopralluogo al Patria: ressa per quelle speciali. Ma conviene attendere…”.

Ah, il potere dell’informazione! Proprio in questo mese, accompagnando un parente per il rinnovo della patente speciale, ho toccato con mano la situazione. Ci siamo andati tre volte di seguito, le prime due ci siamo ritrovati in una calca umana e dopo un po’ abbiamo rinunciato, la terza anche andando prima dell’orario avevamo davanti già sette persone. Ma non è finita, perché dovremo tornare per la Commissione medica. Mi sono meravigliata che una ASL/AL non abbia uno spazio più consono per effettuare pratiche non semplici, se non un lungo stretto corridoio con soli due sportelli: e a volte ne è in funzione uno solo. Ho notato molte persone di una certa età, non accompagnate, che ‘andavano in crisi’ perché se perdi un passaggio di ciò che viene indicato dall’impiegata, o manca solo un documento ci si deve ritornare. Ho ascoltato lamentele e tanta rassegnazione. Poche sedie, persone con problemi fisici appoggiate al muro per sopportare l’attesa, uno addosso all’altro tra odori e sapori, in barba al Covid ormai archiviato. La mascherina è d’obbligo, ma pro forma: in tanti la indossano sotto il naso, come bavagliolo.
Con tutto lo spazio che l’ASL/AL possiede in via Venezia e via Santa Caterina da Siena è mai possibile che non arrivi un imput a chi è responsabile di dare dignità a questo settore, e possibilmente potenziare lo sportello per le patenti speciali che serve tutta la provincia? In questa Italia siamo messi proprio male, siamo peggiorati, risparmiamo in ogni settore a discapito dei contribuenti, cambierà qualcosa in senso migliorativo all’ ufficio patenti ASL/AL? NO! L’andazzo raccontato semmai peggiorerà ancora, credetemi.
Voto: 2 (foto coda generica)

2) Nel corso della mattinata dell’11 maggio, durante la protesta degli interinali licenziati da AMAG Ambiente davanti al municipio di Alessandria, era presente “Svegliati Alessandria” che ha intervistato il sindaco Abonante, e consiglio l’ascolto del filmato per intero.

Il sindaco intervenendo nella discussione e nell’interazione con i manifestanti ha tenuto a precisare che il ruolo del politico non è quello di interferire o intervenire nell’area di competenza tecnica del presidente e dei vertici Amag, ma semmai quello di lasciar operare in autonomia e secondo impostazioni aziendali che sono specifiche di un vero e proprio soggetto imprenditoriale al fine di evitare ciò che è già successo in passato con altre aziende municipalizzate, perché il Comune è socio indipendente. Sarà socio indipendente ma di maggioranza assoluta, e il “becco” l’amministrazione ce l’ha messo eccome per piazzare suoi uomini ai vertici attuali: o vogliamo raccontarci che certi profili sono lì per acclarata competenza? Dove troverebbero mai un ingaggio manageriale se uscissero dal perimetro Tanaro Bormida, secondo voi?
Ma passiamo oltre. Nell’intervista il sindaco ‘butta la palla in tribuna’ accusando il governo Meloni. Nessun riferimento al buco nell’ozono, per ora: ma è questione di tempo.
Domanda: che ci azzecca la Meloni con la vicenda Amag Ambiente/interinali/cooperative? Dopo la Meloni accusa la dirigenza AMAG del periodo precedente alla sua amministrazione, parlando di un ‘rosso di 400/500 mila euro”. Non precisa, però, che quel rosso si è generato per l’aumento esponenziale del costo dell’energia, e che comunque metà 2022 è frutto dell’attuale gestione. Stando ai numeri, esiste una relazione del presidente della holding dal 2019 al 2022 che, con grande trasparenza, consegnò a tutti i soci di Amag, e anche ai cittadini attraverso i media, una ‘fotografia’ della situazione al 30 giugno 2022, con la relazione di fine mandato. Leggete qui. Ma anche qui. Insomma, un anno fa la situazione del Gruppo Amag era dal punto di vista dei conti, e anche della liquidità di cassa, certamente migliore che nel 2019, e a quanto pare anche di oggi (lo dichiara lo stesso sindaco Abonante, non la sottoscritta, semplice cittadina). Possibile che il centro sinistra faccia così fatica a trovare dei manager capaci di fare il proprio lavoro, anzichè limitarsi a licenziare e ‘tagliare’ i servizi?
Voto: 2

3) L’articolo su La Stampa cartacea del 9 maggio pag. 42 dal titolo: “La risposta di amag ambiente sul mancato rinnovo degli interinali: licenziamo per problemi economici”. Quindi è “licenziamo” la risposta data da Paolo Borbon, dal 26 gennaio 2023 presidente del cda di Amag Ambiente, rispetto al mancato rinnovo degli interinali. Nel contempo ha pure dichiarato che la soluzione è necessaria, e che il servizio verrà esternalizzato a tre cooperative. Che costeranno meno, deduco io: altrimenti non si capirebbe il senso dell’operazione.
Visto che opereranno per conto di Amag Ambiente, è possibile sapere il nome e la matrice di queste cooperative? Intendo da chi sono gestite (presidenti, direttori etc.), quanti dipendenti ciascuna, relativi contratti di lavoro, perché il cittadino ha il diritto di esserne informato. Nell’articolo la dichiarazione finale del presidente Borbon non mi è piaciuta per niente e la trascrivo: “Sarebbe forse più efficiente chiedere ai cittadini del porta a porta (il centro e una parte del rione Cristo) di farsi carico dello spostamento dei bidoni come in altre città”. Domanda: sarebbe interessante conoscere i nomi delle altre città perché ho dei dubbi. Ritengo che questa proposta sia inaccettabile, e questo sarebbe “l’ apporto molto importante per lo sviluppo di Amag Ambiente e migliorare l’efficienza dei servizi offerti ai cittadini” del nuovo presidente di Amag Ambiente? Lo dichiarava il Presidente del Gruppo Amag, Claudio Perissinotto alla presentazione della sua nomina e si legge qui. I cittadini del porta a porta spinto, dopo aver già pagato lo smaltimento degli imballaggi nel momento dell’acquisto di un prodotto (Conai), lo ripagano una seconda volta con la TARI, e secondo il nuovo presidente Borbon i condomini dovrebbero pure pagare qualcuno che nel condominio faccia la movimentazione dei cassonetti negli orari più strani decisi da Amag Ambiente, perché quest’ultima possa risparmiare? E allora perchè non obbligare i cittadini anche a lavare i cassonetti e ad igienizzarli, già che ci siamo?
Attenzione stiamo parlando di cassonetti condominiali e non di abitazioni unifamiliari. Confido nella fermezza dei residenti nei condomìni sotto il regime del porta a porta spinto a non accettare tale sopruso. Avete ingaggiato tre cooperative? Fate il vostro servizio per cui siete stra-pagati.
Voto: 2