Cimiteri alessandrini in gestione ai privati: ne hanno di lavoro da fare! Intanto il Pd riparte con le manovre: Alessandria risanata fa gola…. [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Cimiteri ai privati. Saranno i cittadini di Alessandria a valutare giorno dopo giorno per venti lunghi anni se è stato giusto esternalizzare la gestione dei quattordici cimiteri comunali, o se è stato solo un ulteriore danno. Sul piatto della bilancia prevarranno le critiche o gli apprezzamenti? I nostri cimiteri sono stati trascurati per oltre quindici anni. Sono però più che mai convinta che un Comune deve riuscire a gestire in proprio questo tipo di bene, settore non meno importante di altri. In quei luoghi c’è la nostra storia di individui, famiglie e città, il prezioso ricordo dei nostri cari, del nostro passato. La decisione di esternalizzare la gestione dei cimiteri è maturata nel luglio 2019, lo si legge qui: “Palazzo Rosso. Cimiteri: avviso per manifestazione d’interesse di privati. Che non piace a tutti. Al centro dell’attenzione l’atto d’indirizzo. Ma non tutta la maggioranza è d’accordo”.
All’inizio del 2020 si trova traccia della partenza di tale affidamento in questa pagina del sito web del Comune di Alessandria. (GU 5a Serie Speciale – Contratti Pubblici n.146 del 14-12-2020). Si attende di leggere sugli organi di informazione locale il contenuto ufficiale del contratto tra i gestori appartenenti ad una associazione temporanea di impresa (composta dal Consorzio Opere di Misericordia, dalla Cooperativa Sociale Gea e dal Gruppo La Rocca attraverso un project financing) e il Comune di Alessandria, e di capire quali compiti avranno i due contraenti. Qui un anticipo: “Cimiteri Alessandria: ecco i servizi gestiti dai privati e quelli che il Comune continuerà a curare”. Al momento le informazioni sono solo attraverso articoli di giornale: “Cimiteri di Alessandria: ufficiale l’esternalizzazione della gestione per 20 anni”.  “Cimiteri: ora si pagherà l’Iva. “4 mila loculi in più ad Alessandria, nel 2023 lo spazio per gli animali”. I nuovi gestori dovranno partire da qui: sfalcio della vegetazione alta tra le tombe a terra, estirpazione dell’erbaccia attorno alle cappelle e rimozione di guano dei piccioni in ogni dove, passaggi in cemento rotti, rifiuti e abbandono, spettacolo indecoroso per chi va a dare un saluto ai propri morti. Trascuratezza nei due blocchi a lato del monumentale in cemento a piani con ascensori sempre guasti, guano dei piccioni e anche i soliti fastidiosi extracomunitari che hanno scelto questo luogo sacro per mendicare o vendere fiori. In molti anni lamentele e denunce dei parenti dei defunti sui giornali locali e social corredati da foto, senza risolvere nulla.
Ora vedremo se qualcosa cambierà.
Voto: 2

2) Sono iniziate le grandi manovre o le manovre in grande, il PD regionale ‘cala’ in tour nelle periferie del Piemonte dove a giugno ci saranno le elezioni per dare manforte ai propri candidati, prendendo due “piccioni con una fava”: portare “valore aggiunto” al loro candidato e criticare anzitempo (mancano ancora oltre due anni alle prossime regionali) l’operato della amministrazione Cirio. A casa nostra, focus specifico su Alessandria e Acqui Terme: “Dal 25 marzo via al Tour Dem a sostegno (anche) dei candidati sindaco Abonante e Barosio”.La situazione di Acqui Terme la conosco poco, Alessandria invece la seguo e vivo da sempre, e anche se i conti di Palazzo Rosso hanno sempre tanti problemi, e non certo a causa dell’attuale amministrazione, motivi per essere ottimisti non mancano:  con il Pnrr sono in arrivo risorse da spendere, e in più ci sono i fondi a disposizione per il secondo ponte sulla Bormida, i fondi per il Teatro Comunale , la definitiva messa in sicurezza del Rio Lovassina già finanziata, così come la realizzazione del nuovo Ospedale. Con la questione fallimento ATM risolta dalla Lega, e Palazzo Rosso avviato al risanamento dalla giunta Cuttica, il peggio pare passato, e nel prossimo quinquennio ci saranno da gestire non poche risorse. Questa l’eredità dell’attuale amministrazione. Nonostante i soliti lamenti degli alessandrini, molto è stato fatto malgrado il periodo Covid, che per due anni ha posto un freno alla macchina comunale, e generato una drastica riduzione delle entrate. Se poi parliamo dell’Amministrazione Cirio, che i piddini all’opposizione intendono denigrare durante il loro tour nelle province, consiglierei di attendere la fine del 2023 prima di scaricare anzi tempo carri di letame: orsù, un po’ di pazienza. Faccio notare che questo Governo regionale ha dovuto gestire il Covid in base a regole imposte da Roma, e oggi più di ieri conosciamo gli errori decisionali e gestionali Covid dei due governi Conte/Draghi. Ora pongo una domanda: ma è così corta la memoria dei piemontesi da aver già cancellato i disastri di cinque anni di Chiamparino (PD -2014/2019) in Regione? Questa parte del Piemonte praticamente da Torino fu sistematicamente ignorata, pensate solo ai tagli disastrosi della sanità. E i cinque anni dell’amministrazione Rossa (PD – 2012/2017) in comune ad Alessandria? Quelli almeno gli alessandrini li ricordano, eccome. I fatti e la storia non si cancellano così facilmente.
Voto: 2

 

3) Chi salverà l’Italia, e gli italiani? La domanda mi rimbomba in testa ogni settimana più forte. Siamo sempre pronti a soccorrere chiunque, ad essere solidali e generosi, non solo in caso di vittime civili innocenti in fuga dalla guerra, come nel caso ucraino, ma anche nell’accogliere da decenni sbandati di ogni risma dai quattro angoli del mondo. Ma come mai le risorse per assistere chi arriva da fuori si trovano sempre, e per gli italiani invece sono finite da un pezzo?
In Italia non ci sono soldi a sufficienza per le strutture e i beni del paese, non ci sono soldi per le ricostruzioni delle case dei terremotati dal sisma 2016, non ci sono soldi per la messa in sicurezza del territorio, non ci sono i soldi per risarcire i danneggiati dalle alluvioni, non ci sono soldi per integrare adeguatamente pensioni e stipendi in funzione del reale costo della vita. Eppure…..
La notizia: “Ucraina, Franceschini: L’Italia pronta a ricostruire il teatro di Mariupol”. Zelensky ringrazia Zelensky ringrazia con questa frase: Date il buon esempio, insieme riedificheremo il Paese fino all’ultimo mattone”. Leggasi: fino all’ultimo mattone! E che, l’abbiamo voluta noi quella guerra? E dei nostri terremotati se ne occuperà Zelensky, dopo aver ricostruito il suo paese fino all’ultimo mattone con il nostro contributo? Molto interessante anche la lettura di questo articolo: “Ucraina, incontro in videoconferenza tra Franceschini e ministro cultura Tkachenko”.Aiuti per quella povera popolazione va bene, l’Italia in questa faccenda fa la sua parte, ma non esageriamo. Il ministro Franceschini (Beni Culturali PD) si impegna con mezzi per la ricostruzione del Teatro di Mariupol, ma ha promesso sostegno per gli artisti e professionisti della cultura ucranica dedicando un progetto D.M. che stanzierà una somma rilevante per residenze, ospitalità e assistenza. Qui si legge la generosa Italia per l’Ucrania: “Cosa sta facendo l’Italia”.  Consiglio anche questa lettura: “Draghi indossa un elmetto più grosso di Zelensky”. Si legge: “L’Italia draghiana si presenta come una spericolata “testa di cuoio” atlantista a differenza degli altri Paesi Ue (come Francia e Germania) che guardano ai loro, giusti, interessi”. Infatti, prima gli altri e poi gli italiani. A meno che, naturalmente, non si tratti di impegni simili a quelli che il Ministro Franceschini prese nel 2016 in occasione della sua visita istituzionale alla Cittadella di Alessandria, accompagnato dallo stato maggiore locale del Pd. Promesse da Ministro italico insomma: al confronto quelle da marinaio….
Voto: 2