Al Liceo Classico Plana “Due ore per la Cittadella” [La Fenice]

“E’il nostro modo per celebrare gli 850 anni della città, ma soprattutto una possibilità per avvicinarci a voi giovani e trasmettervi un po’ del nostro patrimonio storico che ogni tanto ci dimentichiamo.”

Con questo spirito il professor Aldino Leoni ha accettato di partecipare, insieme al professor Guido Ratti, a un incontro organizzato al liceo classico “Giovanni Plana” dalla professoressa di lettere Paola Lucarno. Lo scopo era uno solo: rispolverare la memoria di una perla rara della nostra città, la Cittadella.

Il professore Guido Ratti, presidente del Comitato per la difesa della Cittadella, ha introdotto l’argomento con una lezione sulla storia della fortificazione, dalla nascita sotto i Savoia alla sua importanza durante il Risorgimento, approfittando dell’occasione per proporre una riflessione sul passato militare di Alessandria.

“Sono qui a raccontarvi questo perché anche io, una volta, ero ignorante (in senso buono) come voi, visto che spesso, con la scusa di parlare di ciò che “è importante”, ci dimentichiamo della nostra storia locale e di come siamo giunti ad oggi”.

Il testimone è poi passato ad Aldino Leoni, presidente della Biennale di Poesia di Alessandria, che ha portato con sé “Il Gruppo dell’Incanto”, nato con l’obiettivo di mettere in musica la poesia, “come i trovatori del Monferrato”, e che ha raccontato la storia della Cittadella attraverso canzoni, tratte dalla raccolta “Città Stella”, nelle quali il testo è più importante della musica, ma in questo modo anche più piacevole.

“E’ questo il problema della musica di oggi: il testo passa in secondo piano per adattarsi alla musica, […] ma le poesie oggi senza musica rischiano di essere noiose”. Ci racconta l’autore: “L’idea è arrivata a fine anni Ottanta, quando sono nate le prime canzoni, poi io e una chitarra abbiamo iniziato a portarle in giro fino a che un pezzo alla volta non si è formato il gruppo per intero. Ormai mi è difficile ricordare dove ogni poesia e ogni brano siano nati, ma ricordo, ad esempio, che “Il Lungaspada” mi è stato ispirato dalle onde del mare, con il loro moto costante e melodico…”.

Così per due ore al liceo classico si sono interrotte le spiegazioni, si sono interrotte le lezioni, si è interrotta una routine che ha il compito di insegnarci “le cose importanti”. Una routine che però ogni tanto si dimentica di raccontarci ciò che sta vicino ogni giorno.

 

Alberto Sgariboldi (Classe IVBC liceo “G. Plana”)