A Casale Monferrato braccio di ferro tra Sindaco e PD per giochi di poltrone

Riboldi: "Situazione di degrado e spaccio al parcheggio ex Baronino, in Via dei Fiori e in Via dei Grani a Casale. Il sindaco che fa?" CorriereAldi Federico Riboldi*

 
E’ una impasse questa senza precedenti nella storia recente dell’amministrazione di Casale Monferrato.

Un’escalation di lotte intestine che parte da lontano con le dimissioni di Gioanola, prosegue con l’accantonamento del primo capogruppo Bargero, la scelta come Presidente del Consiglio di Lavagno, la nomina a Vice Sindaco di Di Cosmo, etc. e che è giunta oggi ad immobilizzare completamente l’azione del Comune proprio a metà legislatura, nel momento in cui si dovrebbe dare esecuzione ai propri progetti di mandato. Anche se a dire il vero questa Amministrazione di progetti ne ha proposti ben pochi.

Una lotta che nulla ha a che fare con la città. Non si tratta infatti di divergenze di carattere ideologico o programmatico tra partiti diversi ma solo un braccio di ferro per la sostituzione di un paio di assessori le cui poltrone devono essere assegnate ad altrettanti esponenti della corrente di maggioranza del Partito Democratico che, in spregio ad ogni responsabilità politica e amministrativa, pare essere deciso ad andare fino in fondo in questa azione scellerata di messa in scacco della sua stessa maggioranza.

Una situazione che ha colpevoli precisi in un Sindaco debole, che pur di creare una coalizione che gli permettesse di vincere, ha messo insieme anime e teste che nulla centrano l’una con l’altra e, soprattutto, nel PD che, sentendo vicina la fine di Governo del territorio, emette gli ultimi rigurgiti di autoaffermazione autoritativa prima di capitolare.

Il culmine di questo atteggiamento, sordo alle esigenze dei suoi elettori, si è vista tutta nei fatti delle scorse settimane dove il PD, invece di dare spiegazioni e auspicate pronte smentite in seguito alle accuse ed agli avvenimenti dei Consigli sui bilanci, si è trincerato dietro una coltre di silenzio continuando a fare i propri giochi delle poltrone, pallida e ben più triste imitazione di quelli delle appassionanti serie americane.

Non crediamo più sia neppure necessario questa volta invocare le dimissioni del Sindaco nella speranza che sia Lei a rassegnarle con un po’ di buon senso per il bene della città.

 

* Vice Presidente del Consiglio Comunale di Casale Monferrato