Cuttica di Revigliasco: “Basta con la città del dissesto, comunichiamo una immagine positiva di Alessandria”

Tutti gli aspiranti consiglieri della Lega Nord nella corsa per Palazzo Rosso. Sabato inaugurazione della sede elettorale del candidato sindaco Cuttica di Revigliasco CorriereAl 1Durante il dibattito di giovedì sera tra i candidati sindaco di Alessandria, organizzato da Il Piccolo, Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha concluso facendo un appello finale al voto: “Spero che gli alessandrini non votino contro qualcuno ma a favore di qualcosa. Credo che ci sia la necessità di una svolta di comunicazione su Alessandria, verso l’esterno. Se continuiamo a logorare l’immagine della città e avere un atteggiamento ‘Tafazziano’, non attireremo mai turisti. Basta con la città del dissesto e delle buche. Il capoluogo deve tornare ad avere una situazione di normalità individuando linee di sviluppo per l’occupazione, agevolando insediamenti produttivi e snellendo la macchina burocratica e con sgravi fiscali, oneri ridotti. Alessandria ha un notevole patrimonio immobiliare, nelle zone artigianale e industriale ci sono spazi liberi. Riprendere in mano, poi, le fila della logistica è un passo necessario. Bisogna fare una serie riflessioni sullo snodo ferroviario alessandrino e sull’asse ligure. Aprire nuovamente un confronto con Regione Liguria, Gruppo Ferrovie dello stato con le società che si occupano della materia (RFI e trasporto merci) per riaprire un confronto sul sistema portuale ligure. Le nostre aree possono essere d’interesse per mobilitare le merci e, quindi, dobbiamo ridare centralità ad Alessandria dal punto di vista dei trasporti creando un collegamento veloce con Milano. La città è importante per la valorizzazione turistica. Ha una posizione strategica e occorre ripercorrere il tipo di rapporto con Genova, Milano e Torino, non solo dal punto di vista economico e commerciale, ma anche turistico. Alessandria è in grado di fornire servizi per proiettare i flussi di persone, anche in chiave turistica, su tutta l’area del Monferrato e sue quelle aree oggi patrimonio mondiale dell’umanità. Valorizzare, anche attraverso il turismo, i piccoli negozi e svincolare la città dall’isolamento in cui si è costretta. In questo discorso, perciò, si inserisce anche la Cittadella”.