Grappolo e Valdata: realtà che fanno grande Alessandria [Il gusto del territorio]

Alessandria dall'altodi Eleonora Scafaro

 

Ci sono realtà che fanno grande una città.
Ci sono realtà, ad Alessandria, che hanno fatto la storia. E continuano a farla.
Storia di passione, di amore per il proprio lavoro e per la propria città. Dedizione, attività al servizio delle persone per fare tesoro del territorio. E per fare del territorio un tesoro.

Due realtà che si stanno rinnovando, ma senza tralasciare la tradizione.

L’agenzia di viaggi ‘Valdata’ della famiglia Valdata e il ristorante ‘Noi del Grappolo’ (prima Il Grappolo) con il cuoco Beppe Sardi, di storia ne hanno fatta e di avversità ne hanno affrontate.
Più recentemente gli alti e bassi della crisi che hanno affrontato – come tanti commercianti alessandrini – senza perdersi d’animo, reinvetandosi.

Anni fa, nel 1994, l’alluvione ha coperto Alessandria di fango e acqua.
Tanti gli esercizi commerciali colpiti dall’ondata d’acqua che ha distrutto il lavoro di una vita. Tra questi anche ‘Valdata’ e ‘Il Grappolo’.
In poco più di un’ora il fiume ha cancellato ricordi, ha strappato le fatiche di una vita intera.

Poche settimane fa, l’Agenzia ha compiuto “un viaggio lungo 40 anni”, come diconovaldata1 Cristina, Marina, il mitico Alberto, Giancarlo e Maria Cristina. Una famiglia che, anche se non portano tutti lo stesso cognome, ha condiviso gioie e dolori in tanti anni di avventure.
Tutto è iniziato il 1° luglio del 1976 con Alberto e Marina Valdata, in via Trotti, in un piccolo ufficio che è diventato più grande quando, nel 1979, si sono trasferiti nella sede attuale, in via Pistoia.

Poi è arrivata l’alluvione. Pianti, perdite, fatiche. Ma ‘Valdata’ c’è ancora e rimane una delle agenzie storiche di Alessandria.
Si è rinnovata nell’aspetto grazie alla fantasia e alla creatività di Cristina, figlia di Alberto e Marina.

valdataUn posto dove ci si reca per viaggiare ma, in verità, il viaggio inizia varcando la soglia dell’agenzia, immergendosi nel blu mare delle pareti, accolti dai sorrisi e dalla simpatia di Maria Cristina e di Giancarlo, dove ci sono angoli di oriente e dal sapore arabeggiante e dove, prima Lucky e poi Mitzi, danno gioia ai clienti con una scodinzolata e una leccata.
Una famiglia, quella di ‘Valdata’, che ha tanto in comune con quella di ‘Noi del Grappolo’.

Stanno per compiere anche loro 40 anni, anche loro hanno fatto e stanno facendo la storia di Alessandria. Chi lo fa con i viaggi, chi lo fa con il cibo.

Dal 1978, in via Casale, il ristorante Il Grappolo scava nella cultura piemontese per far grappolo1gustare piatti della tradizione.
A iniziare, con coraggio e tante idee, è stato Beppe Sardi, maestro della cucina alessandrina, ha messo a servizio della città (anche con corsi, iniziative e pubblicazioni) la sua esperienza, unita a una grande conoscenza delle materie prime.

Da anni gira il mondo partecipando a manifestazioni enogastronomiche. Chi lo conosce, lo ama. Non solo perché è il maestro del risotto, ma anche per la sua grande simpatia e bravura che usa sia nella vita, che nei corsi di cucina che organizza, sempre affollati.

Ora, Il Grappolo sta cambiando marcia, dopo tante difficoltà per la crisi, dopo un locale distrutto dalla violenza dell’acqua.
Gianluca Bertini e Paolo Magnè, anche loro storici proprietari del ristorante accanto a Beppe, hanno deciso di fare una scelta precisa: unire la tradizione all’innovazione.

grappoloUna scelta che punta, ancora una volta alla qualità, con una offerta gastronomica mai banale, esaltando il territorio alessandrino.
Un territorio che è una zona di confine con il mare, protagonista di commerci storici, dove le via del sale ha fatto incontrare il mare e la collina.

Nascono proprio dalla storia le serate organizzate da Gianluca, Paolo e Beppe che, sempre aiutati dalla famiglia, da qualche mese servono al tavolo cocktail fatti con prodotti del territorio e preparati da Fabiano Omodeo.

E, poi, la cucina di confine con le tradizioni del ristorante unite al pesce, le cene a base di tartufo, e l’Aperipizz’ino: il famoso Pizz’ino del pizzaiolo Giuseppe Giordano, servito in versione finger food in quattro gusti gourmet del nostro territorio.
Pizza, quindi, con carne e cruda, cipolla di Castellazzo Bormida, bagna cauda e altri prodotti del territorio.

Alessandria è un caleidoscopio di talenti e di personalità piene di idee. Anche questo è gusto del territorio o, forse, danno più gusto al territorio.

La sinergia tra i commercianti ha portato avanti la storia di due realtà insostituibili.
Una storia di professionalità e dedizione al lavoro, di pietre miliari del commercio alessandrino che sono diventati famiglia per tutta Alessandria.