Cattive Compagnie – Bad influence [oltreilciak]

Muda Serenadi Serena Muda

 

“Che uomo sei se brindi al tuo nemico?“

La vita di un giovane yuppie tranquillo e perbene, viene di colpo movimentata dall’arrivo di un amico incontrato per caso che lo “aiuta” a tirare fuori quella grinta che il ragazzo pare non avere. Come tutte le cose che sembrano regalate, il prezzo da pagare per il “cambiamento” sarà altissimo. Atmosfera decisamente cupa per questo thriller drammatico anni 90’ firmato da Curtis Handson ed interpetato da due giovani Rob Lowe e James Spader.

Immaginatevi di essere un uomo sulla trentina che vive a Los Angeles, un promettente posto di lavoro in una grande società finanziaria, circondato da una realtà impeccabile che può diventare opprimente nella sua quasi perfezione, la fidanzata facoltosa che vi sta con il fiato sul collo e che vorrebbe programmare quelle nozze che a voi provocano dolori di stomaco solo a pensarci.

Quel peso che si avverte quando la vita sembra procedere secondo regole fisse deciseCattive compagnie  da chiunque tranne che da voi. Una carriera che offre molto a chi molto sa prendere, non certo ad un bravo ragazzo indeciso se chiamare la segretaria o meno per farsi portare un caffè.

Michael vive tutto questo e va avanti, come molti di noi. Annaspando suo malgrado verso un’insoddisfazione, che lo porterà a buttarsi con eccessivo entusiasmo in un amicizia dai risvolti pericolosi, quella con il fascinoso Alex, giovane di bell’aspetto, vestito bene quanto Michael, ma con quello stile e quel mistero che a lui mancano. E così, fra piccole trasgressioni che appaiono innocue e consigli per avere una vita più decisa, il protagonista del film si ritroverà a fare i conti con una realtà sempre più amara, di cui si sentirà artefice e vittima allo stesso tempo, quasi come un burattino inizialmente felice di essere nelle mani di chi sa tirare i fili meglio di lui.

Cattive compagnie 2Irresistibile e aristocratico il personaggio interpretato in modo impeccabile da Rob Lowe, che dalla sua ha non solo il “physique du role” per la parte ma anche il carisma adatto per essere credibile, dal sorriso mefistofelico alle movenze tanto raffinate quando decise e piene di charme, da cui il povero Michael resta inevitavilmente attratto. Piacevole ed accattivante questa pellicola anche se non particolarmente avvincente, che si dimostra comunque scorrevole, con buoni dialoghi e una fotografia convincente, in alcune sequenze quasi volta a rappresentare lo stato d’animo del protagonista, inizialmente “pieno” di dubbi ma anche circondato da persone e cose che probabilmente vuole nella sua vita, poi di colpo “vuoto” come il suo appartamento, dopo la visita del giocoso Alex che gli ha teso un’altro dei suoi scherzi crudeli.

Interessante anche la colonna sonora di Trevor Jones, sempre azzeccata ai toni del film, che porta lentamente lo spettatore ad aspettare che il buon Michael capisca a quale gioco sta giocando, e cambi le carte in tavola. Da citare anche la performance di Christian Clemerson, che qui interpreta la parte del fratello “ scombinato” di Michael, decisamente meno organizzato e serio di lui ma molto più intuitivo e sveglio, il che, vista la situazione in cui si troveranno i due, non guasta.