ATM, il nuovo cda parla torinese. Abonante: “entro due mesi una proposta al vaglio dei consigli comunali”

Atm autobusIl nuovo cda di ATM parla torinese: due consiglieri di amministrazione su tre sono infatti di ‘matrice’ sabauda, ossia Giancarlo Quagliotti (foto sotto, ‘decano’ della sinistra torinese, di matrice Pci e uomo di fiducia del sindaco Fassino) e Gabriele Bonfanti, tecnico di area GTT, la partecipata del trasporto pubblico del capoluogo di regione. Il terzo membro è una donna, Monia Barrasso, ingegnere gestionale indicata dal comune di Valenza.

 
“Il nuovo CDA – recita una ‘stringata’ nota di Palazzo Rosso – avrà il compito diQuagliotti Giancarlo redigere un piano di ristrutturazione del debito e un nuovo piano industriale che permettano ai soci di prendere le decisioni conseguenti nei rispettivi Consigli Comunali. I soci hanno voluto ringraziare il consiglio di amministrazione uscente per il lavoro svolto”.
E adesso che succederà? E’ Giorgio Abonante, assessore al Bilancio e alle Partecipate di Palazzo Rosso, a chiarirci i prossimi probabili passaggi: “Intanto ora abbiamo un cda, e con nomi di riconosciuta competenza. Un grazie sincero va naturalmente al cda precedente, che ha lavorato con impegno, in condizioni difficilissime: credo che il loro lavoro, compreso il piano di rilancio di Atm da loro elaborato, possa essere un buon punto di partenza, a cui il nuovo cda ci auguriamo possa lavorare da subito, per analizzare la situazione e proporre soluzioni praticabili. Spetterà poi ai consigli comunali della compagine societaria esprimersi e decidere in che direzione andare”.

Abonante RossaVa da sè però che sarà il comune di Alessandria, con il suo 94%, ad avere la parola definitiva. Così come è chiaro che, a questo punto, tutte le opzioni sul tappeto rimangono possibili: “Oggi non possiamo dire, a priori – sottolinea Abonante – se la decisione potrà essere ricapitalizzare, gettare la spugna, costituire una newco o altro ancora: fondamentale sarà capire quali nuovi elementi e proposte il cda appena insediatosi sarà in grado di elaborare: realisticamente ci aspettiamo che, entro fine gennaio, la matassa si possa dipanare”.

Quel che Abonante non può ovviamente dire, ma che emerge dai curricula della nuova ‘triade’ (e dei due torinesi in particolare) è che da sotto la Mole Fassino manda ai suoi alleati ‘mandrogni’, in primis il sindaco Rita Rossa, un forte segnale di attenzione. Per andare in quale direzione, lo vedremo.

Ampia ‘apertura di credito’ arriva anche, sul fronte sindacale, dal segretario generalePaparatto Tonino della Camera del Lavoro di Alessandria, il torinese Tonino Paparatto. “Dei tre membri del nuovo cda di ATM conosco personalmente solo Quagliotti – commenta ‘a caldo’ -, ma mi pare di capire che l’intenzione di trovare una soluzione condivisa ci sia, e questo è importante. Crediamo, come Cgil, che questa possa e debba essere l’occasione per cominciare ad affrontare la questione trasporti (il settore in assoluto più delicato e strategico, dopo la sanità, per la Regione) in modo davvero innovativo. Per noi è fondamentale la salvaguardia dei posti di lavoro, naturalmente. Ma anche che si lavori con una prospettiva ampia, attenta alle esigenze dell’utenza del servizio, e capace di ridisegnare lo scenario complessivo del trasporto pubblico. Ovviamente sta al cda di ATM a questo punto formulare un progetto, e noi come sindacato faremo la nostra parte, valutandolo con l’occhio rivolto alle esigenze dei lavoratori, ma in una dimensione di medio lungo periodo”.

No insomma, pare dire la Cgil attraverso la voce del suo segretario generale, a soluzioni ‘rattoppo’, di pura sopravvivenza: dateci un progetto ampio, e davvero innovativo, e siamo pronti a discuterne.

La palla, ora, passa al nuovo cda, di matrice fassiniana. Si attendono sviluppi.

E. G.