Ulandi: “Progettualità e innovazione sono le parole chiave per rilanciare il commercio. Ecco la nostra proposta per via San Lorenzo”

Ulandi nuova“Vogliamo lanciare una nuova proposta alla città, ed è la valorizzazione di via San Lorenzo, vera bomboniera alessandrina, e centro commerciale naturale già oggi ricco di eccellenze, e potenzialmente attrattivo. C’è anche la strada per farlo, ossia i Piani di Qualificazione Urbana della Regione Piemonte: il comune di Alessandria accetterà la sfida, e ci supporterà in questo progetto?”. E’ una Manuela Ulandi battagliera, e comunque propositiva e ottimista (“ci sono segnali incoraggianti, soprattutto in settori come la ristorazione, gli alimentari, l’enogastronomia: ma oggi più che mai serve il coraggio dell’innovazione”) ad accoglierci negli uffici di Confesercenti Alessandria, di cui è presidente di zona. E, sia pur in maniera diplomatica e non conflittuale, quel che emerge è una ‘chiamata alle armi”, ma anche alla presa di responsabilità, indirizzata soprattutto alle istituzioni locali (ossia i comuni: in primis Palazzo Rosso) che devono creare le condizioni perché il commercio possa tornare a crescere, ad espandersi, a muoversi con fiducia verso il futuro. E allora diventa naturale parlare di tanti temi (via San Lorenzo e piazzetta della Lega, via Dossena, il Pisu e il ponte Meier, i ‘marcioni’ comunali dinanzi alla stazione “che sono un pessimo biglietto da visita per chiunque arrivi in stazione, ma anche il Teatro, l’ospedale, l’ex zuccherificio) come tasselli di un mosaico che possono stare insieme solo se esiste la parola magica: progettualità.

 
Dottoressa Ulandi, entriamo subito nel vivo: c’è un progetto concreto, e realizzabile,Via san Lorenzo che ritiene più di altri decisivo per il futuro del commercio alessandrino?
(sorride, e ci pensa un attimo, ndr) Certo che c’è, e visto che mi provoca lo lancio volentieri, anche perché ci pensiamo da un po’: è la trasformazione di via San Lorenzo, già oggi cuore del commercio più tradizionale e qualitativo, in un vero centro commerciale naturale, meta dello shopping (non solo enogastronomico, ma di tanti settori diversi) non solo per gli alessandrini, per chi arriva da fuori. E sa come? Trasformandola in una via coperta, in cui si possa passeggiare e fare acquisti tutto l’anno, naturalmente con un intervento di restyling complessivo di pregio, da affidare ad architetti e tecnici di valore.

 

Galleria GuerciUna sorta di Galleria Montenapoleone, o per stare a casa nostra di Galleria Guerci?
No, non penso ad una copertura in muratura completa, che avrebbe mille controindicazioni. Invece, guardando a modelli stranieri di qualità, si potrebbe puntare su una copertura trasparente e con apposite aperture, naturalmente realizzata in stile, e con pile portanti che sorreggono il tutto dai due lati, senza ostacolare né i residenti, e neanche il passaggio in auto per il carico e scarico, che ai fini commerciali rimane fondamentale.

Insomma una via dello ‘struscio’ commerciale, magari in stile liberty…..
Su stile e criteri tecnici lasceremo naturalmente ampio spazio di progetto e proposta agli architetti, e sul territorio ne abbiamo di bravissimi: quel che conta è capire che via San Lorenzo può diventare un’autentica bomboniera, e un vòlano per tutta l’economia cittadina. Pensi ad adeguati parcheggi nelle due piazze, con appositi carrelli per la spesa che si ritirano quando si scende dall’auto, e si riconsegnano ripartendo…

Domanda banale, ma essenziale: quando costerebbe tutto ciò, e chi paga?
Esiste uno strumento di finanziamento importante ed efficace (se ben utilizzato) che si chiama PUQ, Piani di Riqualificazione Urbana. Di recente Tortona si è aggiudicata, per questa strada, un contributo di 500 mila euro: il massimo previsto nel 2015, ma magari nel 2016 si potrà ottenere anche di più. Tralasciamo naturalmente qualsiasi polemica sul passato, e sulle occasioni perse anche di recente, e guardiamo avanti: però deve essere chiaro che il PUQ non è uno strumento per finanziare i lavori pubblici, altrimenti semplicemente il progetto te lo bocciano. Invece, secondo noi, con un progetto di riqualificazione di alto profilo di via San Lorenzo (Corso Roma e piazzetta della Lega sono già state oggetto di riqualificazione in un passato recente, quindi non possono essere proposte per nuovi progetti), i finanziamenti potrebbero arrivare, e si innescherebbe un circolo virtuoso che consentirebbe al nostro centro cittadino di tornare attrattivo, come merita.

A proposito di Piazzetta, vecchio ‘cuore’ dell’alessandrinità: tra recuperoPiazzetta della Lega dell’ex Moderno, e voci sulla chiusura di Cercenà, anche lì novità potrebbero essercene tante….
Sul recupero dell’ex cinema Moderno non possiamo che esclamare ‘finalmente’, e sperare davvero che quello spazio, importantissimo, possa ospitare presto un marchio di assoluta qualità e richiamo, come fu per Zara in corso Roma: ci vuole il grande nome, l’apertura che fa parlare di sé, e che attira clienti da fuori. Un’eventuale chiusura di Cercenà ci spiacerebbe moltissimo, perché parliamo di eccellenza assoluta nel mondo del gelato, e davvero di un pezzo di Alessandria. Tra l’altro, precisiamolo, è un’attività che va a gonfie vele, e se il titolare dovesse fare altre scelte di vita di questo appunto si tratterebbe, e non certo di una chiusura per crisi. In quel caso, ovviamente anche quello sarebbe uno spazio importante, da valorizzare. L’importante è rendersi conto che, nel commercio come e più che altrove, ci si deve sempre muovere con slancio innovativo, e guardare sempre avanti, mai indietro.

Meier ponte 1Dalla Piazzetta guardando avanti, se non ci fossero i palazzi naturalmente, vedremmo le vie del Pisu, a partire da via Dossena: e il profilo ‘gigante’ del ponte Meier: una sua valutazione, dal punto di vista degli esercenti?
Parto dal ponte, opera straordinaria voluta da Francesca Calvo, e finalmente realizzata, anche se con tempi davvero lunghi. Non ho dubbi: può essere solo una risorsa, uno strumento di attrazione rilevante, e un modo di far parlare di Alessandria anche parecchio fuori dalle mura. Sul Pisu il giudizio è positivo, nel senso che riqualificare due interi quartieri, utilizzando risorse provenienti da Unione Europea e Regione, è stato sacrosanto. Ovviamente sul come è stato fatto ognuno ha legittimamente le proprie perplessità: a nostro avviso, ad esempio, via Dossena andava lasciata con libero accesso alle auto, e al parcheggio. Intendiamoci: se dovesse diventare una via piena di negozi di qualità, e quindi attrattiva per il passeggio e gli acquisti, è un conto. Ma oggi cosa sia via Dossena lo vedono tutti, come si fa a negarlo? Con tutto ciò, mi consenta di ringraziare gli esponenti del mondo agricolo che, a loro spese e facendo un bel servizio alla collettività, in questi mesi con il loro mercatino stanno cercando di darci una mano, e di portare in via Dossena un pubblico fatto di famiglie, e di signore che fanno la spesa.

Non evitiamoci nessun ‘pugno nello stomaco’: davantiCangiassi alla stazione Fs c’è una serie di immobili comunali ‘da paura’: roba da rientrare subito in stazione, e ripartire veloci. Dopo tre anni e mezzo di amministrazione Rossa sono ancora lì…ci saranno novità nel 2016?
(ci guarda corrucciata, ndr) La domanda non deve rivolgerla a me: io posso solo dire speriamo, e attendere news da Palazzo. Certamente quello è un pessimo biglietto da visita, e idee anche innovative non mancano. Se poi guardiamo un po’ più in là, c’è anche il Teatro Comunale, chiuso da tanto, e che invece avrebbe potuto e ancora potrebbe essere un lievito straordinario per Alessandria, non solo culturale ma anche economico. Ora si sente parlare di prossima apertura, ma solo parziale, e con tante incognite. Siamo sempre al solito punto: se ci sono progetti seri e ambiziosi, poi le risorse si cercano, e spesso si trovano. Il piccolo cabotaggio invece porta solo a galleggiare.

Teatro-comunale-AlessandriaNon è che, per la sala grande del Teatro della cui riapertura per ora non si parla, qualcuno medita un utilizzo diverso, magari legato alla grande distribuzione?
Per favore: piuttosto spianiamo tutto, e facciamoci un parcheggio! Lo dico come provocazione ovviamente, ma davvero credo che di danni la grande distribuzione ad Alessandria ne abbia già fatti troppi. Ci mancherebbe che si pensasse ad avviarne altra: e lo dico anche in riferimento all’area dell’ex zuccherificio, su cui novità non ne abbiamo. Anche lì però guai a pensare all’ennesimo ipermercato: le persone finirebbero per non superare neanche più il ponte, e per il commercio in centro sarebbe uno scenario terrificante.

A proposito di innovazione: la vostra collaborazioneCommercio alessandrino percorsi con Ascom, sul fronte dei Percorsi del Commercio alessandrino, continua?
Certamente sì: a breve, coinvolgendo anche Italia Camp, ci sarà la premiazione dei tre progetti vincenti, anche se in realtà davvero sono tutti di ottimo livello, e portatori di innovazione. Speriamo che si individuino anche strade per riuscire a realizzarli. Certamente la capacità di innovare, di gestire il cambiamento (inevitabile) e anche le crisi come opportunità per cambiare è la strada su cui continueremo a muoversi. L’altro grande tassello si chiama invece programmazione: di eventi, di manifestazioni, di iniziative. Anche lì, essendo il 2016 in realtà alle porte, ci aspettiamo nelle prossime settimane un confronto trasparente e costruttivo con tutti i soggetti interessati, a partire dal comune di Alessandria.

Ettore Grassano