Syensqo/Solvay: “Cromo esavalente nel terreno interno allo stabilimento: lì da prima del nostro arrivo”

“Come riportato nella comunicazione prontamente condivisa con gli Enti, i lavori di realizzazione di uno scavo necessario alla posa di un nuovo ramo della rete antincendio hanno fatto emergere delle evidenze che suggeriscono la possibile presenza di terreni contaminati da Cromo esavalente, in una delle aree interne dello stabilimento già classificata nell’ambito del Progetto Operativo di Bonifica approvato dagli Enti quale sorgente secondaria della contaminazione da Cromo esavalente nei terreni.

Non essendo il Cromo esavalente una sostanza attualmente utilizzata nei processi produttivi dello stabilimento Syensqo/Solvay, è evidente che la contaminazione rinvenuta non può che avere origine storica ed è dovuta alle attività produttive della gestione precedente l’arrivo di Solvay a Spinetta Marengo.
In ottemperanza alla normativa vigente sono state immediatamente predisposte le necessarie misure di prevenzione a protezione dei lavoratori e dell’ambiente. In particolare, l’area è stata recintata e lo scavo è stato coperto mediante appositi teli impermeabili, in attesa dei risultati dei campionamenti condotti nei giorni scorsi anche da ARPA sulla terra escavata, che potranno eventualmente confermare la sospetta presenza di Cromo esavalente. È importante sottolineare che la falda sottostante l’area oggetto di scavo risulta in sicurezza ed efficacemente confinata dall’azione di emungimento dei presidi di pompaggio già attivi a valle idrogeologico, nonché ulteriormente dalla barriera idraulica, la cui efficacia è ulteriormente confermata dall’ultimo rilievo piezometrico di aprile”.

Così Syensqo/Solvay in una nota odierna.