Sarti (Lega): “Alessandria sembra una città abbandonata: e mentre i nostri poveri affondano, i migranti hanno diritto persino alla merenda!”

Sarti Roberto nuova“Come sia messa oggi Alessandria non c’è bisogno di raccontarlo agli alessandrini, perché lo vedono benissimo da soli. Basta girare un po’ per la città, e ascoltare le persone e i loro problemi. per capire che con il paravento del dissesto qui per tre anni non si è combinato nulla: e il risultato è sotto gli occhi di tutti”. Roberto Sarti, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Rosso, il ‘polso’ della cittadinanza ce l’ha per forza, dal momento che di mestiere fa il medico di famiglia, e ogni giorno incontra tanti alessandrini, di estrazione più diversa. E ha anche idee precise su quel che non funziona in città, “a partire da servizi essenziali come la raccolta rifiuti, per arrivare alla sicurezza, o a monumenti che crollano, come la Cittadella”.

Ma come uscirne? Cosa propone la Lega Nord (che nei sondaggi pare davvero avere ‘il vento in poppa’, e in alcune regioni del Nord viene data al 30% dei consensi) per rilanciare Alessandria, e come si sta preparando alla campagna elettorale del 2017? Presenterà un suo candidato, e cercherà l’appoggio di tutto il centro destra, o batterà altre strade? Proviamo a scoprirlo.

 
Dottor Sarti, partiamo dall’Alessandria dell’autunno 2106, per guardareComune Alessandria sera avanti: il peggio è passato?
Vorrei crederci, ma ho ancora occhi e orecchie, e come tutti mi guardo attorno. Ecco, guardi là di fronte (ci indica, dall’altra parte della strada, cumuli di immondizia accatastati fuori dai cassonetti di Amag Ambiente, ndr): quella è ormai la normalità, non ci facciamo neppure più caso. Per non dire dei conti del comune: prima hanno voluto il dissesto a tutti i conti, ora dicono che è tutto risolto: ma quando mai? Hanno solo spostato dei debiti da un cassetto all’altro. Il debito pro capite degli alessandrini oggi è molto più alto di prima, e il Comune paga ogni anno milioni di euro di interessi sui mutui. Intanto però ai creditori hanno dato il 40%, e camminare…

Rotonda via Giordano BrunoLa situazione rifiuti in particolare, insieme ad un verde pubblico completamente abbandonato a se stesso, rimane in effetti un biglietto da visita davvero poco gradevole per la città. Basta andare ad Asti, o a Pavia, per rendersi conto che altrove non sono così mal messi.
Ma certo. Il sistema delle partecipate comunali è al collasso, nel suo insieme. I rifiuti ormai vengono abbandonati ovunque, tanto che anche sui social si fa a gara a segnalare quotidianamente situazioni di disagio, e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Eppure di ripristinare gli ispettori ambientali non se ne parla: perché? E Atm è messa meglio? Davvero qualcuno pensa che ci sia qualche privato disposto a diventare socio di minoranza di un’azienda in queste condizioni? Per non dire poi di Costruire Insieme, scatola vuota dentro cui di volta in volta infilano i servizi più disparati, senza una logica.

L’altro giorno in via Dossena pare sia anche caduta una signora, Via Dossena 1inciampando nel selciato che qualcuno ha già divelto…
Via Dossena è un esempio eclatante di pessimo impiego di risorse pubbliche. Lì si somma tutto: bruttezza architettonica, nessuna attenzione per le esigenze dei commercianti e dei cittadini, mancanza totale di controlli e sicurezza. Conosco persone che abitano lì, e che mi garantiscono che la sera, quando diventa buio e chiudono le attività, scatta il coprifuoco, e la zona cade in mano a personaggi poco raccomandabili. Ovvio che così non si può andare avanti…
Meier ponte 1Non le piace neanche il ponte Meier?
Il Meier potrà anche essere il ponte più bello del mondo (anche se ormai ce c’è uno simile praticamente in ogni città attraversata da fiumi), ma il punto è quel che c’è attorno. Chiariamoci: il Pisu è un bel progetto, peraltro voluto dalla giunta di centro destra, sia ad Alessandria che in Regione. Così come il progetto del ponte viene dagli anni del sindaco Calvo. Ora altri inaugurano, e ci appendono il cappello, pazienza. Il punto però è come i progetti sono stati realizzati. In queste settimane di ripartenza autunnale il traffico veicolare è semplicemente nel caos: eppure le scuole riaprono tutti gli anni a settembre, non era difficile prevedere che sarebbe successo. Che fanno i tecnici di Palazzo Rosso? Poi c’è la Cittadella: l’altra settimana è caduto un altro pezzo di intonaco, a pochi metri da un gruppo di persone, al termine di un evento. Ha senso organizzare iniziative in queste condizioni? Chi è il responsabile? E poi: chi paga i conti delle utente, e chi invece intasca gli introiti? Sono domande retoriche, perché le risposte sono note a tutti: ma possibile che nessuno faccia nulla? Che sia tutto corretto così? Senza contare che, mancando un progetto vero, la Fortezza tra qualche anno sarà un cumulo di macerie.

Dottor Sarti, ha seguito la recente polemica tra associazioni deiCorso Roma commercianti sul ‘flop’ di Palazzo Rosso riguardo ai Piani di Riqualificazione Urbana della Regione? 500 mila euro a Tortona, e Alessandria a bocca asciutta….
Ho letto, e ho anche commentato.  Continuiamo a sprecare opportunità, e a parlare a vanvera di volare alto, come fa il sindaco Rossa. Ma dove vuole mai volare, e cosa straparla di centro commerciale naturale nel cuore della città, se in tre anni non sono stati in grado di affrontare la questione in termini di decoro urbano, di piano generale del traffico e dei parcheggi, di sicurezza? Stanno girando a vuoto, ma credo che gli alessandrini si siano stancati davvero.
Migranti AlessandriaParliamo di migranti: quanti sono ad Alessandria, e come si intende gestirli in futuro?
Lo sa lei? Noi come opposizione stiamo provando a chiedere chiarezza in tutti i modi, inutilmente. Non ci dicono quanti sono, e dove sono ubicati. Da altre parti della provincia ogni tanto giungono voci, mai confermate, di concentrazioni importanti in zone semidisabitate, dalla Val Curone al Tortonese, alla Val Cerrina. Tutto senza nessuna trasparenza. Quel che è certo è che l’accoglienza indiscriminata (i profughi da zona di guerra non superano il 10% del totale dei migranti che arrivano in Italia: il restante 90% sono clandestini) è costata nel 2014 3 miliardi di euro, e quest’anno saranno anche di più. Tre miliardi di euro sottratti agli italiani più poveri, a cui si negano case popolari e lavoro. Ma anche 3 miliardi di euro che sono un business per tante cooperative o sedicenti tali, tutte guarda caso di un certo orientamento politico. Ma ci sono altre due questioni fortemente connesse alla questione migranti, se permette…

Quali?
L’igiene pubblica, e la sicurezza. Scabbia e Tbc sono dati di fatto, mica me li invento io. E poi non ci sono case popolari e sussidi neppure per i nostri poveri, e questi africani (che arrivano alla chetichella, di notte, al Cristo, e da lì vengono smistati chissà dove) vengono mantenuti ben pasciuti, con tanto di walkman e bicicletta dell’ostello, i-pad e (cito testualmente dalle direttive ufficiali) snack pomeridiano. La merenda insomma: sono giovani e aitanti, vogliamo mica negargli la merenda? Chiaro che poi albergatori disperati, messi tra l’incudine e il martello, che piuttosto che chiudere sono pronti ad ospitarli li trovi. Anche perché, tra l’altro, mentre lo Stato su tanti altri fronti (le cooperative socio sanitarie di casa nostra, ad esempio, ndr) ha debiti pluriennali, qui sembra che paghi pronta cassa….

Dato questo scenario, consigliere, e dato il consenso crescente che iUrna elettorale sondaggi attribuiscono alla Lega, come vi state preparando al prossimo anno e mezzo a Palazzo Rosso, e soprattutto alle elezioni del 2017?
Il prossimo anno sarà di opposizione dura, intransigente: anche se le armi della propaganda sono forti, è innegabile. Però la gente vive anche la realtà vera, per cui appunto in sondaggi testimoniano grande voglia di cambiamento. Ovviamente bisogna arrivare alle elezioni comunali con le idee chiare, e con un progetto di città da proporre agli alessandrini: che è l’esatto opposto di quel che stiamo vivendo ora, per tanti versi.

Salvini 1Potrebbe essere lei il candidato sindaco? Sarà Riccardo Molinari? Punterete su un esterno?
E’ presto per dirlo, davvero. Lo scenario nazionale è in evoluzione, e soprattutto nella primavera 2016 ci saranno appuntamenti elettorali precedenti, per la Lega molto importanti, tra cui Milano, Torino e Novara. Se lì, come credo, verrà confermata la crescita del nostro consenso, credo che sarà certamente nostro compito indicare un candidato forte per Palazzo Rosso, attorno al quale cercare un sostegno ampio: di tutto il centro destra, ma soprattutto degli alessandrini. Intanto bene ha fatto Salvini a chiedere ai sindaci della Lega di uscire dall’Anci: che senso avrebbe rimanere (finanziandola oltretutto) all’interno di una struttura associativa che, guidata da Fassino, sta tutta ripiegata sui diktat del Governo Renzi?

Ettore Grassano