Locci dal Prefetto: “Omertà sulle spese del PISU: cos’hanno da nascondere?”

Locci Emanuele 1Nell’ambito della sua attività la Commissione Controllo di Gestione del Comune di Alessandria presentò in data 26 marzo 2015 una richiesta di informazioni ed un acceso agli atti al dirigente responsabile unico del procedimento del PISU, il piano integrato di sviluppo urbano finanziato dalla Regione Piemonte con 12 milioni di euro di fondi europei.

“Nonostante tali informazioni e documenti sarebbero dovuti essere consegnati alla Commissione entro dieci giorni – spiega Emanuele Locci, Presidente della Commissione Controllo di Gestione – ad oggi nulla ci è stato consegnato”.

In conseguenza di questo la Commissione, con decisione unanime, ha dato mandato al Presidente di richiedere al Segretario Generale l’esercizio del potere sostitutivo ovvero di sostituirsi al dirigente inadempiente e fornire gli atti richiesti dalla Commissione entro un termine previsto dalla legge in 5 giorni.

“Ad ulteriore garanzia del diritto di accedere ad ogni informazione ed atto pubblico – spiega Locci – mi sono recato in data odierna in prefettura per informare dei fatti e per chiedere al Prefetto Romilda Tafuri un suo autorevole intervento per richiamare al rispetto delle norme chi è inadempiente affinché vengano rispettate le previsioni normative per quanto riguarda i diritti di accesso e di informazione dei consiglieri comunali”.

Il Controllo di Gestione aveva richiesto di avere informazioni in merito all’avvenutaVia Dossena costituzione ed alla composizione del Comitato di Pilotaggio del PISU, previsto dal disciplinare approvato dalla Regione Piemonte, copia dell’atto di costituzione del suddetto Comitato (promosso dall’Autorità di gestione del POR), nonché copia del successivo provvedimento con cui ne sono stati stabiliti i criteri e le modalità di funzionamento, richiedendo altresì di poter disporre di copia degli atti redatti dal Comitato a seguito dell’espletamento dei compiti ad esso assegnati in riferimento al P.I.S.U. alessandrino. Un’altra richiesta di accesso riguarda la convenzione approvata nel 2012 cui sono allegate due tabelle, una rappresentante il cronoprogramma previsionale di spesa (pagamenti) del P.I.S.U., l’altra relativa al cronoprogramma (GANTT) del P.I.S.U. e dei singoli interventi; tali tabelle sono state modificate con successive deliberazioni (ultima la G.C. n. 71 del 17.03.2015) con cui si è provveduto alla riallocazione di risorse finanziarie tra le varie azioni del piano e, quindi, la Commissione vorrebbe disporre dei cronoprogrammi aggiornati e degli atti con cui gli Organi regionali competenti (Autorità di gestione del POR, Comitato di pilotaggio) hanno autorizzato la proroga del termine per il completamento delle opere previste dal piano – in origine stabilito al 31.12.2014 – e per i conseguenti adempimenti di spesa, nonché gli atti con cui i succitati Organi regionali competenti hanno autorizzato le variazioni sostanziali al P.I.S.U. attuate dal Comune.

“Allarmati per l’assenza di informazioni sull’operatività dei soggetti che avrebbero dovuto controllare le azioni del PISU – spiega Locci – abbiamo anche richiesto di disporre di un dettagliato prospetto di rendicontazione, aggiornato al 31.12.2014, con l’indicazione, per i vari interventi finanziati facenti capo alle rispettive azioni, degli estremi dell’atto di riferimento, dell’importo, del soggetto creditore e dello stato di attuazione. Purtroppo, non ricevendo una sola risposta nè un solo atto, abbiamo dovuto procedere con altre azioni ai sensi di legge. Mi chiedo cosa giustifichi questa omertà e segretezza intorno al PISU, cosa c’è da nascondere di così importante da giustificare questa reiterata assenza di trasparenza?“.

E sempre Locci, insieme al collega consigliere comunale Maurizio Sciaudone, affronta anche il tema telecamere di video sorveglianza.

Affermano i due: “Appreso dagli organi di stampa e non da atti istituzionali che è intenzione dell’amministrazione comunale installare altre 20 telecamere e, forse riattivare parte delle 41 telecamere installate durante l’amministrazione di centrodestra, auspichiamo che finalmente le richieste provenienti dalle forze di opposizione di maggior attenzione ai problemi della sicurezza in questa città trovino riscontro anche se l’assessore al bilancio sembra mettere le mani avanti lamentando scarsità di risorse. In virtù dei molti soldi sprecati nel progetto PISU che, con qualche meccanismo pubblicitario, si sarebbe potuto destinare anche alle telecamere di sicurezza, auspichiamo che parte di questi fondi vengano destinati all’installazione di telecamere che possano assolvere anche a funzioni di sicurezza e non solo ad inutili e costose funzioni ricreative. Ci risulta infatti che per l’installazione della telecamera che riprende i lavori del Ponte siano stati spesi addirittura 6.649 euro, mentre altri 8.586 per l’esecuzione ed il montaggio di altre riprese video aeree eseguite con drone nel 2014. Oltre 15000 euro di soldi pubblici sprecati e che potevano essere impiegati meglio”.