Ambientalisti in allarme: “Amag Ambiente utilizza erbicida pericoloso per uomini e animali!” Palazzo Rosso: “Bassa tossicità e scarso impatto ambientale”. Chi ha ragione?

Amag AmbienteAllarmismo eccessivo per un’operazione ‘di routine’, oppure davvero ci troviamo di fronte ad un’azione condotta con troppa leggerezza, e che rischia di creare danni alla salute degli alessandrini? L’oggetto del contendere è la potenziale nocività del glifosate, erbicida che Amag Ambiente sta utilizzando in queste settimane (“Ma solo per estirpare l’erba dai marciapiedi: se non lo facessimo tra pochi mesi, con tutto il selciato sconnesso, sarebbero impraticabili”, sottolinea il presidente Claudio Perissinotto), come in realtà faceva già Amiu in passato.

“E’ un prodotto assolutamente legale, diffusissimo, che utilizziamo applicando un rigido protocollo, in regola rispetto a tutte le normative sanitarie”, ribadisce Perissinotto, che non si sottrae al confronto con gli ambientalisti: “siamo aperti al confronto, e anche ai consigli: se ci indicano un’altra soluzione per mantenere pulite le decine di chilometri di marciapiedi cittadini, li ascolteremo volentieri”.

Da qualche giorno, però, l’argomento è fra i più dibattuti, soprattutto in rete e sui social, e i toni non sono certamente leggeri o ‘accomodanti’. A lanciare l’allarme è stata la sezione alessandrina di Anpana (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente), con una lettera di diffida che riproduciamo integralmente:

La scorsa primavera ANPANA aveva scoperto che l’AMIU utilizzava, per diserbare viali e marciapiedi, il glifosate.
Questo prodotto chimico, spacciato inizialmente dalla ditta produttrice (Monsanto) come “ecologico”, è finito centro di uno scandalo internazionale dopo che diversi studi internazionali hanno evidenziato la sua pericolosità.
Secondo gli studiosi, il glifosate può provocare gravissime malattie nell’uomo (linfoma, cancro, diabete, malattie cardiache, sterilità, Alzheimer, Parkinson,deformazioni neonatali,autismo, ecc), ha effetti tossici nei pesci, negli anfibi ed in alcuni invertebrati, e si accumula nei terreni e nelle falde acquifere.
Inoltre, alcuni ricercatori ritengono il glifosate dannoso anche in dosi ridotte o diluito.
ANPANA aveva trasmesso al Comune, ad AMAG, ATM e AMIU i sunti di queste allarmanti ricerche, chiedendo di non irrorare più il verde cittadino con questa sostanza.
Dopo alcune riunioni in Municipio, era stato preso l’impegno di interrompere subito l’uso del glifosate e poi di escluderlo del tutto dai prodotti ammessi nel Comune di Alessandria, entro l’inverno.
Nel frattempo, lo IARC, Agenzia per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha emesso un verdetto pesante sul glifosate dichiarandolo probabile cancerogeno.
In questi giorni la sconcertante scoperta: AMAG AMBIENTE sta diserbando i viali di Alessandria con…il glifosate.
Ciò nonostante i numerosissimi studi che mettono in guardia da questo prodotto, e ignorando il giudizio drammatico dell’OMS.
Eppure, dovere di un Comune (e quindi anche delle sue aziende) è tutelare la salute dei cittadini, anche adottando il principio di precauzione, secondo il quale,se vie è rischio di danni alla popolazione, certi comportamenti (in questo caso l’utilizzo di glifosate) vanno evitati e vietati.
Inoltre, è in vigore un Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, che prevede il divieto di impiego di diserbanti chimici nelle zone frequentate dalla popolazione, imponendo la sua sostituzione con metodi alternativi e meccanici.
Perciò, nella giornata di lunedì (11 maggio, ndr) ANPANA ha diffidato AMAG dal proseguire a diffondere nell’ambiente questo diserbante. Se AMAG non risponderà positivamente, ANPANA si vedrà costretta, per difendere la salute dei cittadini, a chiedere l’intervento delle Autorità Sanitarie e a denunciare AMAG alla Procura della Repubblica.

ANPANA Alessandria

 

Per Palazzo Rosso, invece, la situazione è decisamente sotto controllo, e il bicchiere mezzo pieno, o anche di più.

Questo il testo del comunicato stampa:

E’ iniziato in questi giorni, a cura di AMAG Ambiente, il trattamento di essicazione delle erbacce presenti sui marciapiedi cittadini. Per questo scopo verrà utilizzato un prodotto a base di glifosate, a bassa tossicità e scarso impatto ambientale, ammesso sia dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità che dal Ministero della Salute e seguendo i protocolli previsti dal decreto 22 gennaio 2014 “Adozione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”.

L’uso del prodotto ad azione erbicida è comunque integrato da azioni diserbanti di tipo non chimico. L’ Amministrazione Comunale ha deciso il trattamento in considerazione dei gravi danni che le radici delle erbe infestanti producono ai marciapiedi sia asfaltati che in autobloccanti.
L’aspersione del prodotto ad azione erbicida non verrà effettuata nelle aree quali parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno e confinanti con plessi scolastici, parchi gioco per bambini, superfici in prossimità di strutture sanitarie, piste ciclabili, zone di interesse storico, paesaggistico e loro pertinenze, aree monumentali e loro pertinenze, aree archeologiche e loro pertinenze, aree cimiteriali e loro aree di servizio. Il prodotto è classificato “irritante” e ha tempo di rientro pari al tempo di essicazione, per cui in ogni zona trattata vengono apposti cartelli indicanti la sostanza attiva utilizzata, la data del trattamento e la durata del rischio irritante.

L’aspersione, che avverrà attraverso irroratrici portatili da personale qualificato, viene programmata in base alle condizioni meteo e sospesa in caso di condizioni avverse.
Per ulteriori informazioni sui tempi previsti e il calendario delle zone che verranno via via trattate è possibile contattare Amag Ambiente al numero 0131 223215.

 
Intanto, però, gli alessandrini sono alle prese anche con l’abbandono del verde pubblico, conGenova - degrado verde pubblico ‘savane’ cittadine distribuite tra rotonde, giardini, aiuole. Possibile che, ogni anno, ci si stupisca del fatto che in primavera cresce l’erba, e non si riesca mai ad organizzarsi per tempo? “Qui Amag Ambiente non c’entra – conclude Perissinotto – è competenza diretta del comune, che decide a chi affidare l’incarico. Mi risulta comunque che, dopo qualche ritardo, si sia partiti, quindi la questione dovrebbe essere in via di risoluzione”.

E. G.