PD Alessandria: “Il ragionamento della Lega non ha fondamento: il dissesto del Comune non era evitabile”

Pd 3La sentenza della Corte dei Conti prima, quella del tribunale di Alessandria poi, hanno generato una serie di reazioni nel mondo politico locale. Dopo la presa di posizione della Lega Nord, e quella del capogruppo PD a Palazzo Rosso Fabio Camillo, ad intervenire è ora il PD alessandrino, con una ulteriore serie di puntualizzazioni. Buona lettura: ci saranno ulteriori sviluppi?

E. G.

 

Il Circolo di Alessandria e la Federazione Provinciale del Partito Democratico replicano alla richiesta di scuse avanzata dalla Lega Nord nei confronti del Sindaco di Alessandria.

La Lega Nord crede di trarre dalla sentenza del Tribunale di Alessandria una legittimazione dell’operato dell’ex Sindaco e della sua giunta; così come altre forze politiche del centrodestra, qualche settimana fa, hanno ritenuto di tentare un’analoga operazione dalla sentenza della Corte dei Conti che ha assolto l’ex-Sindaco Fabbio dalle sanzioni accessorie.

Il ragionamento della Lega Nord (che peraltro tenta di smarcarsi da quell’esperienza sottolineando di essere stata “cacciata dalla giunta” nel 2011) non ha alcun fondamento perché confonde un’assoluzione su alcune ipotesi di reato da un’assoluzione tout court: infatti il Tribunale di Alessandria ha condannato sia l’ex-Sindaco che l’ex Ragioniere Capo per il reato di falso, falso che però riguarda non un documento qualsiasi ma il bilancio comunale; la Lega dimentica ancora che la Corte dei Conti ha già condannato l’ex-Sindaco per danno erariale e che l’assoluzione dell’ultima sentenza riguarda solamente le sanzioni accessorie non individuando nel solo operato dell’ex-Sindaco la causa che ha portato al dissesto finanziario la città di Alessandria.

Ma se si vuole ancorare una valutazione politica all’esito dei vari procedimenti giudiziari, senza forzature di parte, non si possono non constatare alcuni elementi che sono assolutamente chiari:

1) la situazione finanziaria del comune di Alessandria era assolutamente in dissesto al punto che la Corte dei Conti ha ritenuto di condannare, per danno erariale, coloro che tale situazione l’hanno aggravata senza adottare le contromisure;

2) il dissesto non doveva essere occultato ma al contrario denunciato poiché chi ha tentato di occultarlo, falsificando i dati contabili, è stato condannato per falso dal Tribunale penale.

3) Seppur presente, nella pronuncia della magistratura contabile, una valutazione circa uno stato di precarietà economica risalente anche al periodo precedente alla Giunta Fabbio, tale periodo non viene certo ricondotto solamente agli anni 2002-2007 ma anche al periodo precedente.

Infine, sebbene sia stato rimarcato più volte, è utile cogliere l’occasione per ricordare che l’attuale Giunta comunale aveva, dopo il pronunciamento della Corte dei Conti sul dissesto, due strade: dichiarare il dissesto, come è stato fatto ed affrontare politicamente questa situazione, oppure non dichiararlo ed incorrere in un commissariamento da parte del Prefetto per mancata ottemperanza ad una pronuncia giurisdizionale.

Partito Democratico
Federazione Provinciale di Alessandria
Circolo di Alessandria