Demezzi: “Quale futuro per il trasporto pubblico locale di Casale?”

Demezzi GiorgioLa giunta comunale di Casale Monferrato, con delibera del 23 dicembre, ha ridotto il programma di esercizio del 7,1 per cento dopo una prima ipotesi di riduzione del 20.

“Nella stessa delibera – spiega l’ex sindaco Giorgio Demezzi, oggi all’opposizione della giunta di centrosinistra di Titti Palazzetti – l’attuale amministrazione si impegna a versare nell’anno in corso 350mila euro, di cui 200mila erano una risorsa già resa disponibile dal mio esecutivo: il contributo regionale 2015 sarà di 268.580 euro, molto meno della metà di quello trasferito fino a due anni fa”. La situazione, dunque, si complica, “anche perché già nel bilancio 2015 dovranno essere trovati 150mila euro, che diventeranno 350mila nel 2016. Il Comune – chiede Demezzi – potrà sostenere una spesa del genere senza rinunciare ad altri servizi o senza continuare ad aumentare le tasse locali? Occorre anche comprendere la decisione della giunta e dell’AMC di acquistare, quando le risorse sono ridotte, un nuovo pullman. Il 60 per cento parrebbe finanziato dalla Regione ma rimane il 40 da pagare con soldi propri per un servizio già fortemente in perdita”.

E perché il Comune accetta la proposta di Amc di un sub-affitto di alcune linee e corse, tra l’altro a una società di Trino, senza neanche interpellare l’azienda di Casale che da tempo effettua il servizio sostitutivo sulla tratta da e per Vercelli, oltretutto non ufficialmente finanziato dalla Regione?”

Quesiti importanti, per i quali occorre avere risposte il prima possibile, e che saranno portati all’attenzione della prossima riunione della commissione Controllo e Garanzia, convocata per il 28 gennaio e presieduta da Demezzi. Sotto la lente dei commissari d’opposizione ci saranno, anche, la gara di distribuzione del gas e i contatti – se avviati – da Amc per individuare il socio per parteciparvi. “E questo – conclude Demezzi – a fronte dell’immobilismo di questa amministrazione, e soprattutto del sindaco Palazzetti, che neanche convoca il Comitato di governance, organismo fondamentale di controllo sulle società partecipate, nonostante le sia stato richiesto più volte”.