Milano e il caldo autunno dell’arte [Very Art]

Van Gogh paesaggio con covoni e luna crescente aperturadi Cristina Antoni

Sarà caldissimo l’autunno artistico milanese. Chi ama l’arte si prepari a visitare spesso Palazzo Reale e non solo, nelle prossime settimane. Quanto meno dal punto di vista cultural-artistico possiamo non deprimerci!!!

Tanto per cominciare ci sarà una battaglia a chi vincerà tra due grandissimi nomi “da manuale”, big dell’arte che creeranno non poche code al botteghino: dal 17 settembre il ‘trasognato’ maestro russo dei violinisti, degli angeli e degli amanti svolazzanti: Marc Chagall, del quale saranno esposte circa 220 opere in una grande retrospettiva che racchiude l’intera poesia pittorica dell’artista errante per eccellenza, quasi un rappresentante del ‘cittadino europeo’, l’apolide che subisce le influenze dell’intero continente, in linea con l’ormai strafamoso semestre europeo di Presidenza.

Il percorso espositivo a lui dedicato si aprirà con il suo primo quadro ‘Le petit salon’ del 1908 eChagall gli amanti ripercorrerà l’intera produzione fino alle monumentali opere degli anni ’80 del XX secolo. Le opere giungono dalle collezioni degli eredi, e da grandi musei come il MoMa, il Centre Pompidou, il Metropolitan Museum di New York, e il Museo Nazionale russo di San Pietroburgo.

Dal 18 ottobre arriverà a Palazzo, a rubargli la scena l’irraggiungibile Vincent Van Gogh, con l’attesissima mostra ‘L’uomo e la Terra’, organizzata da 24 ore Cultura che indagherà una delle tematiche più care al pittore, il rapporto tra uomo e natura che lo circonda, declinato nelle immagini della vita contadina, come ad esempio nelle attività di aratura dei campi, semina, raccolta. Vi saranno infatti opere come Paesaggio con covoni di grano e luna crescente del 1887, Natura Morta con piatto di cipolle del 1889 ed un famosissimo Autoritratto.

ChagallLa mostra presenterà una lettura del tutto inedita, focalizzandosi sulle tematiche legate ad Expo 2015 per esplorare appunto il complesso rapporto uomo-natura. L’allestimento sarà curato dall’archistar giapponese Kengo Kuma con una ‘messa in scena’ d’eccezione.

Ma Milano non si ferma ai due big….li affiancheranno sul palcoscenico degli eventi culturali meneghini anche Giovanni Segantini, maestro del Divisionismo e signore della montagna, amante delle cime innevate e dei pascoli erbosi, legato come storia alla SvizzeraSegantini le due madri (in questo un po’ meno rappresentante dell’Europa, come anche Giacometti), che ‘soggiornerà’ a Palazzo da metà mese in poi con una bella retrospettiva organizzata da Skira; tanto quanto Alberto Giacometti che invece sarà presente con le sue opere alla Galleria di Arte moderna di Via Palestro dall’otto ottobre, con una sessantina d’opere realizzate tra gli anni Venti e Sessanta: sculture disegni e dipinti, tese alla ricerca dell’inafferrabile dell’esistenza umana.

Il Museo del Novecento offrirà invece un duetto tra Lucio Fontana e Yves Klein sullo sfondo della Milano del Dopoguerra, internazionale e concettuale, mentre al Museo Poldi Pezzoli da novembre saranno allestiti i quattro bellissimi ritratti femminili dipinti dai fratelli Pollaiolo, capolavori della ritrattistica rinascimentale fiorentina.
Ultimo nella citazione ma tra i primi come gusto personale, un approfondito Giovanni Boldini l'attesaBoldini, Parisien d’Italie alla GAM Manzoni dal 24 ottobre, con opere di grande importanza come quelle eseguite per il mercante Adolphe Goupil, dove prevalgono soggetti garbati ed allusivi in uno sfondo settecentesco e galante, dalle influenze orientaleggianti ed al contempo caratterizzate da un eccitante contemporaneità. Ma è meglio non svelare troppo di questo ‘aperitivo’ culturale degno di una Milano da bere, come usava dire in tempi andati e sicuramente migliori di questi.

Non so se perché alla vigilia dell’Expo o per altri motivi, ma per fortuna l’autunno milanese si presenta artisticamente competitivo con le analoghe stagioni di Parigi e New York e perché no….forse anche meglio!