Amiu, poi Aral, quindi Amag: quale futuro per le partecipate alessandrine?

Il Comune di Alessandria è in dissesto, i cittadini sono costretti a vivere in una città con le tariffe al massimo, con le strade piene di buchi, con i negozi che chiudono e le aziende che licenziano.

Per quanto riguarda le municipalizzate alessandrine, io credo che sia necessario stabilire alcuni principi:

1) come avevo già detto ben 2 anni fa, sarebbe opportuna una razionalizzazione delle municipalizzate con la creazione di una holding che si occupi di acqua, gas, rifiuti (intera filiera), trasporti.

2) I servizi per i cittadini devono essere espletati nella massima efficienza, economicità, funzionalità e trasparenza, garantendo l’occupazione degli attuali dipendenti ed implementando le attività esercitate.

Si è parlato in questi giorni, per esempio, di 90 esuberi all’AMIU: sarebbe una follia creare altri disoccupati in questa nostra Città.

3) Una eventuale fusione dell’AMIU con società discutibili, magari aventi sede a migliaia di km da Alessandria non è certamente una strada da seguire: con tutte le ottime aziende situate nei nostri pressi…, bisogna per forza andare a Catania col cappello in mano?  E’ inquietante…

A questo punto è arrivata la politica alessandrina?

Proviamo a valutare seriamemnte altre prospettive, ma con estrema urgenza!

Io, infatti, convocherò nei prossimi giorni una urgente Commissione Bilancio avente come oggetto l’AMAG e le sue prospettive (AMIU?) aziendali: tutto deve avvenire nella massima trasparenza.

Giovanni Barosini
Presidente Commissione Bilancio
Comune di Alessandria