Fuori anche Ivaldi: e ora a chi tocca? [Controvento]

Rossa sindacodi Ettore Grassano

E ora fuori anche Ivaldi. Tre assessori messi alla porta in pochi mesi, e pure di orientamento tra loro diverso (Barberis e Puleio ‘sinistri’, Ivaldi riformista renziano), più un altro, il tecnico Bianchi, spostato in Amag, sono troppi per non parlare di malessere allo stato avanzato.

Ieri (ma la notizia era nell’aria già nel week end) il sindaco di Alessandria Rita Rossa ha decido di ‘dimissionare’ l’assessore Gianni Ivaldi, facendosi carico direttamente del suo lungo elenco di  deleghe (Protezione civile, Polizia municipale, Volontariato, Associazionismo, Promozione dell’aggregazione sociale – Centri comunali – Politiche di promozione sportiva, Welfare animale, Processi di innovazione).

Oggi alle 11 Gianni Ivaldi farà una conferenza stampa per spiegare il suo punto di vista, ma non si esime da una sintesi eloquente: “semplicemente, con toni pacati ed educati, mi sono permesso di dire che non ero disposto ad approvare un bilancio ‘in bianco’, senza aver avuto il tempo materiale di leggerlo, ed esaminarlo nei dettagli. Se permette, dopo che è stato detto tutto e il contrario di tutto, e che si è parlato di part time, di milioni di euro di tagli da effettuare, e poi improvvisamente di un bilancio che pareggia, tra lo stupore anche delle parti sociali…beh, almeno leggerlo bene prima di sottoscriverlo è doveroso…o no?”.

Inutile chiedergli altro, non serve. Logico chiedersi, invece, quanto approfonditamente gli altri assessori (che invece il bilancio lo hanno votato), e i consiglieri della maggioranza che si accingono a votarlo tra oggi e domani, abbiano studiato e compreso il documento contabile, seriamente analizzato negli interventi di ieri  e di oggi da Mauro Traverso sul nostro magazine.

Attenzione: non vogliamo con questo affermare (tra l’altro sapendo ‘socraticamente’ di non sapere) che il bilancio di prossima approvazione sia non veritiero. Semplicemente (e siamo alle solite, è un dejà vu) pensiamo che il meccanismo non funziona più, e che mediamente assessori e consiglieri non hanno, e non possono avere, le competenze per comprendere, davvero, che cosa c’è dentro e dietro un bilancio comunale.

Si fidano, o non si fidano, di quel che viene loro detto, per cui probabilmente alcuni meccanismi (non ad Alessandria, ma a livello Italia) andrebbero rivisti.

Detto ciò, cosa succederà oggi e domani in consiglio? E’ lecito attendersi che alcuni consiglieri, per solidarietà con l’assessore Ivaldi, ma soprattutto perché approdati a conclusioni analoghe a quelle dell’ormai ex assessore, decidano di astenersi? E la minoranza (anzi, le minoranze) daranno battaglia?

Altro tema, politico e non contabile: quanto pesa, oggi, il Pd alessandrino, e quanto è compatto sulle posizioni del sindaco, e dei suoi fedelissimi? Gianni Ivaldi, lo sappiamo bene, non appartiene all’establishment (traduzione: non fa parte alle 4 o 5 famiglie che da generazioni si passano la bandiera, invero sempre più sbrindellata, della sinistra locale): però è anche uno dei pochi che prendono i voti degli elettori, ed è stato ‘mister preferenze’ alle comunali del 2012. E, renziano della prima ora, sorride: “la battaglia vera non è mica finita: anzi, comincia ora, se vogliamo dare un futuro a questa città”. Già, il futuro: la stessa ‘chiosa’ del comunicato stampa di Rita Rossa, diffuso ieri sera.