Dimissioni di Rita Rossa: pro o contro? [Controvento]

Dimissionidi Ettore Grassano.

Infuria la bufera su Palazzo Rosso, dopo che alcuni consiglieri comunali hanno chiesto uffcialmente le dimissioni del sindaco (come già in precedenza aveva fatto il sindacato Usb). Come sempre, quando una richiesta colpisce il nervo scoperto, le reazioni sono state intense, quasi feroci.
Attenzione: che il tema sia stato centrato non significa che le dimissioni siano davvero la soluzione. Ma è indubbio che Barosini (intervistato stamattina dal nostro magazine), Locci e Foglino non hanno fatto una boutade estemporanea, ma hanno dato voce ad un sentimento che circola, in una parte della città.

Probabilmente, da osservatori, c’è anche un abile tentativo (qualunque sia l’esito della richiesta) di creare un’opposizione “altra”, rispetto ad un Pdl al momento non pervenuto, se non attraverso la voce di Piercarlo Fabbio. Che tenacemente, e con grande professionalistà comunicativa, va sentire da un anno, direttamente e anche attraverso qualche amico, la propria voce, ma da cui, in privato, gran parte degli esponenti del suo partito prende le distanze con ampi gesti sconsolati. Salvo però tacere in pubblico.

Barosini e Locci, dunque, provano se non altro ad occupare uno spazio vuoto, e a costruire un fronte di opposizione che sia “altro” rispetto all’ex sindaco e ai suoi fedelissimi. E ribadiscono (leggete l’intervista con Barosini, appunto) di muoversi nell’interesse collettivo dela salvezza di tutta la città, che è altra cosa rispetto alla salvezza di Rita Rossa e della sua giunta.

Dure, e compatte, le reazioni del centro sinistra, che non ci sta, e difende l’operato del sindaco, e le sue scelte dell’ultimo anno, dissesto incluso (perché sempre da lì si parte, e lì si torna). Davvero ondivago, invece, il punto di vista dei 5 Stelle: non so voi, ma io questa “uscita” del loro capogruppo Malerba in maglietta anti Rita, e subito dopo la diffusione del comunicato con cui si chiariva che Rita Rossa non si tocca non l’ho capita benissimo. Certamente però ci sarà modo di chiarire, soprattutto nei fatti e con il comportamento in aula.

Ma voi, come la pensate? E rispetto alle domande poste dal nostro sondaggio di questa settimana, che posizione avete?

Ps: oggi dovrebbe anche essere il giorno del ‘verdetto’ della Corte Costituzionale sul riordino delle Province. Ne parliamo domani, ma se volete azzardare previsioni..