Alessandria citta del degrado e delle multe ai cittadini. Un plauso al consigliere Ivaldi [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Un bel voto a Gianni Ivaldi, consigliere comunale di Alessandria Civica (lista civica che fa parte della maggioranza a Palazzo Rosso). Stimo Ivaldi, da tanti anni svolge il ruolo di amministratore con onestà, dialogando con tutti i cittadini senza steccati ideologici. Unico suo “neo” (è una mia considerazione)
è che si schiera dalla parte sbagliata, dove non lo sapranno mai apprezzare, proprio perchè non è ‘settario’ come sono loro. Ivaldi ragiona e decide con la sua testa, non si adegua alla maggioranza servizievole al comando e se dissente su un provvedimento lo manifesta apertamente. Lo ha fatto di recente astenendosi sulla mozione del consigliere Bianchini (SìAmo Alessandria, lista Barosini che ha sostenuto Abonante al ballottagio). L’argomento è noto: sono 20 i consiglieri comunali di maggioranza che, favorevoli alla modifica del regolamento di Polizia Urbana, ad Alessandria hanno votato la norma che obbliga i proprietari di case a rimuovere le erbacce che crescono nello spazio tra il muro della proprietà e il marciapiede. Previste multe da 25 a 150 euro: 50 euro, invece, per chi salderà la sanzione entro 60 giorni. Non tutti gli esponenti del centrosinistra, però, hanno votato l’introduzione della nuova norma: Gianni Ivaldi si è astenuto. Le motivazioni: “Ad Alessandria multe per erbacce tra muro e marciapiede. Non tutta la maggioranza vota sì: Ivaldi si astiene”. Si legge: “Non è nostra intenzione, in questo momento, sollevare delle polemiche sulle modalità con cui è stato approvato il Bilancio Preventivo del Comune di Alessandria e circa il suo contenuto, ma per la stima che nutriamo nei confronti di Gianni Ivaldi possiamo affermare che la sua decisione di non votare tale Bilancio è frutto certamente di una lunga e sofferta riflessione”. Al tempo nella veste di assessore Gianni Ivaldi sbagliava ad avere dubbi e a non firmare il Bilancio? Pare di no visto che nel febbraio 2019 la magistratura contabile dispose un nuovo e corretto ricalcolo dei risultati di amministrazione dal 2012 al 2017 del Comune di Alessandria a guida Pd, evidenziando impostazioni non corrette tali da pregiudicare la stabilità dell’ente: “Tutti da rifare i conti della Rossa”. Oggi Gianni Ivaldi si è astenuto, se lo ha fatto significa che con la sua onestà politica in quella mozione con previste multe ha intravisto un eccesso di autorità che denuncia l’incapacità di riuscire a fornire i servizi dovuti per il decoro della città. I privati hanno il dovere di evitare che il verde privato crei danni all’esterno delle proprietà, ma l’erbaccia che cresce all’esterno dei perimetri privati, quindi sui marciapiedi e strade, è pubblica. Perchè mai dovrebbero occuparsene i cittadini? Non sarà il caso di chiedere un consulto legale?
Voto: 7

2) Una notizia stupefacente: “Ad Alessandria ripristinato il servizio di pulizia delle strade con l’aspiratore elettrico”. Si tratta di uno strumento per la rimozione dei rifiuti nelle aree pedonali della città, in particolare negli angoli, sotto le panchine e nelle zone dove gli altri mezzi non possono passare, che viene utilizzato al momento solo nel centro città. Grazie al suo motore potente e silenzioso l’aspiratore può essere utilizzato tra la gente, di giorno e di notte, e permette la raccolta di piccoli rifiuti quali mozziconi di sigarette, bottiglie di plastica, carte, foglie e addirittura deiezioni canine. Ad AMAG Ambiente e al sindaco Abonante vorrei ricordare che oltre ad “accarezzare” il suolo delle quattro vie del centro ritenute importanti, con quell’aspiratore sarebbe il caso di pulire anche i marciapiedi delle periferie, attorno e sotto i cassonetti, che da tempo non vedono una scopa dei tanto sbandierati netturbini che girano per i quartieri con furgoncini attrezzati allo scopo. Ho fotografato la sporcizia sotto le isole ecologiche di via Galimberti, il tratto tra via Di Vittorio e la stradina del parco che conduce al parcheggio Berlinguer, la sporcizia è aumentata e nella parte dei cassonetti appoggiata al marciapiede cresce l’erba gramigna. Essendo il marciapiede e i cassonetti pubblici, l’erbaccia tocca al Comune estirparla. Per citare l’assessore Mazzoni: “Stiamo parlando di un tema di civiltà e si sancisce che la cosa pubblica è di tutti”. Nei giorni scorsi sempre lo stesso assessore dichiarò che le erbacce tra muro e marciapiede saranno eliminate anche dagli edifici comunali. Di fronte ad un’amministrazione che delega per legge i suoi compiti ai cittadini, con minacce di multa, si resta davvero a bocca aperta. Tornando alla sporcizia e all’erbaccia vicino ai cassonetti della mia via, il mio condominio ha estrirpato le erbacce nel perimetro di sua pertinenza, quindi sarebbe doveroso che il comune provvedesse a ripulire l’area attorno ai cassonetti. O spetta a noi cittadini pure quella? Se l’erba gramigna non sarà estirpata, al cittadino basterà rivolgersi al Comandante della Polizia Municipale Alberto Bassani, che ha garantito: “Qualora ci fossero delle erbacce lungo i muri di edifici di proprietà comunale, le violazioni saranno a carico del dirigente che ha la competenza sul rispetto della norma”. Marciapiedi a margine strada e cassonetti non saranno immobili, ma per decoro e “senso di civiltà”, essendo proprietà comunale, ci aspettiamo interventi puntuali. Ma non basta. Leggete qui:“Amag Ambiente, nuovo servizio di pulizia in centro città”. Sempre per decoro, igiene e “senso di civiltà”, anche i marciapiedi in via Galimberti andrebbero lavati con la lavapavimenti noleggiata per tre mesi da AMAG e guidata da un operatore di Amag Ambiente. Sarà in funzione tutti i giorni per lavare accuratamente le aree pedonali e al momento i portici di piazza Garibaldi. Ma il costo dell’affitto lo paghiamo tutti e quindi pulizia e decoro vanno divisai in parti uguali: centro, quartieri e sobborghi.
Voto: 2

3) Ad Alessandria non vige l’impunità, parola del sindaco Abonante. Le ultime settimane sono state un delirio, tra bande giovanili impegnate in atti vandalici in centro e almeno quattro crocefissi distrutti da mano sconosciuta. Il sindaco ha convocato il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza dopo l’ultimo Consiglio comunale in risposta alle corrette sollecitazioni della Lega. Tralasciando la movida turbolenta e le continue risse, ‘spaccate’ e furti in città non solo da parte di “italianissimi”, ad Alessandria è accaduto qualcosa di molto grave, ossia sono state commesse azioni sacrileghe, prendendo di mira tre chiese con la distruzione dei crocefissi. Non mi ricordo un gesto simile in questa città, ci sono stati nelle chiese furti di oggetti sacri di valore, ma mai atti di pura distruzione. In sintesi: è accaduto nella parrocchia di Santo Stefano in piazza Santo Stefano, nella chiesa della Confraternita di San Giovannino in corso Roma e nel Santuario dell’Addolorata, in via San Giacomo della Vittoria, tutte ubicate in centro città. A Santo Stefano è stato danneggiato il crocifisso dell’altare maggiore, staccato e preso a calci. A San Giovannino invece un crocifisso è stato staccato nel presbiterio, salendo sopra l’altare, rotto in pezzi gettandolo a terra e l’altro dalla parete dell’ingresso, appoggiandolo poi a un muro e prendendolo a calci. Nella chiesa Santuario della Addolorata il crocifisso è stato staccato dal confessionale e gettato a terra. La polizia intervenuta per i rilievi dovra valutare tutte le piste, e scoprire se è stato un atto di vandalismo senza ragione, un’emulazione ispirata dall’estremismo religioso o qualcosa di ben più grave. Nelle contrade italiane ed europee c’è chi fomenta odio e si spera che venga trovato il responsabile e che possa spiegare le sue ragioni. Temo il peggio per questa città.
Voto: 2