Università, via libera del consiglio di amministrazione ai bilanci e ai piani di investimento. E per Alessandria…[Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

 

 

Prima si è espresso il Senato Accademico, poi è arrivato il via libera del Consiglio di amministrazione dell’Università del Piemonte Orientale. Il nutrito ordine del giorno della seduta di venerdì scorso prevedeva anche il Bilancio di previsione 2020-2022, il Piano triennale di edilizia, e l’istituzione della laurea magistrale in Biotecnologie Farmaceutiche, orientata verso la applicazione delle biotecnologie nell’ambito farmaceutico. La struttura multidisciplinare consentirà la progettazione, sperimentazione, caratterizzazione, formulazione, produzione, registrazione ed il controllo post-marketing di farmaci innovativi biotecnologici, inclusi i prodotti medicinali per le terapie avanzate. Il percorso di studio sarà interamente in italiano e inglese.

Da una prima lettura dei documenti relativi al Bilancio di previsione e al Piano per l’edilizia, emerge che ben poco cambierà per Alessandria rispetto ai piani già previsti (realizzazione delle nuove aule a Palazzo Borsalino). Più interessanti alcune voci che ben riassumono la stretta relazione fra i territori e l’Ateneo. Per esempio, nel capitolo relativo ai contributi delle amministrazioni locali si legge che sono previsti «i ricavi relativi agli accordi di programma stipulati con il Comune e la Provincia di Vercelli per favorire la presenza universitaria nel territorio vercellese per 80.000 euro, il finanziamento di posti da Ricercatore a tempo determinato dall’Ospedale Maggiore della Carità di Novara per 68.000 euro ed i corsi di formazione gestiti dal Centro Simnova per 20.000». E Alessandria? Non compare.

Alla successiva voce relativa ai “contributi da altri privati”, è nero su bianco che «i finanziamenti correnti da privati sono destinati a copertura di personale docente e non docente per oltre 200.000 euro, al progetto “Sviluppo software e banche dati per Vqr continua e reportistica” finanziato dalla compagnia di San Paolo per oltre 230.000 euro, al finanziamento Astiss per i corsi di studio in Alessandria per 90.000 euro e ad altre spese correnti».

Non cambiano molto le voci relative ai “contributi per investimenti”: «Tramite soggetti privati sono previsti oltre 300.000 euro di contributi agli investimenti per borse di Dottorato di ricerca in corso ed oltre 700.000 euro per assegni di ricerca finanziati dalla Compagnia di San Paolo. I contributi da privati per progetti di ricerca sono pari a 2,2 milioni di euro di cui circa 1,5 milioni per l’acquisto di attrezzature per il nuovo Centro Malattie Autoimmuni finanziati dalla Compagnia di San Paolo e cofinanziata dall’Ateneo. Tra i contributi agli investimenti sono rilevati i finanziamenti esterni per l’attivazione di Ricercatori tipo A attualmente in servizio».

L’Ateneo, in compenso, rispetto ad Alessandria pare sempre interessato ad alcune attività legate al mondo sportivo. C’è l’impianto sportivo di Casalbagliano (già in concessione) che forse l’università potrebbe acquisire e poi c’è il centro sportivo Cra (la proprietà è della banca Bpm) che anche in questo caso potrebbe prendere in carico, purché non costi troppo la gestione. Infine, resta aperta la vicenda delle residenze universitarie. Prima è scattato l’interesse per la proposta di un privato che poteva mettere a disposizione la porzione di un edificio (circa mille metri quadrati) fra via Migliara e via Chenna e l’Ateneo, per bocca del Rettore, Gian Carlo Avanzi, sembrava anche pronto a investire alcuni milioni di euro. Poi l’ipotesi è stata congelata, mentre sono ripresi gli incontri per il progetto residenziale che potrebbe interessare l’ex ospedale militare e per il quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, insieme al Comune, aveva assegnato alla società Sinloc (Sistema iniziative locali, sede a Padova, società di consulenza e investimento che opera sul territorio nazionale) l’incarico di effettuare uno studio. Il percorso prevedeva anche un successivo impegno economico anche da parte dell’università.

Le note positive sono il radicamento del corso di medicina, rispetto al quale l’azienda ospedaliera sta strutturando il corso interno per i tutor (saranno uno o due per ogni reparto) che sarà attivo entro la primavera del 2020 in vista dell’ingresso in ospedale, nel 2021, degli studenti, non mancano le novità al Disit (Dipartimento di scienze e innovazione tecnologica) a partire dal Centro Interdipartimentale Upo4Sustainability (Environment, Economy, Society and Education) dell’Università del Piemonte Orientale, con sede ad Alessandria, che, fra le azioni previste ha anche in programma un corso di laurea in sostenibilità, e poi c’è il Digspes (Dipartimento di giurisprudenza, scienze politiche, economice e sociali) le cui iscrizioni sono in aumento, compresa Giurisprudenza che sta registrando un trend positivo.