Acqui Terme, molte novità per la XIV edizione della Biennale Internazionale per l’Incisione

29 gennaio: la giuria popolare elegge il vincitore del Premio Acqui Terme 2019.

Storia e innovazione, passione e tanto lavoro.Poche parole per descrivere l’essenza di una rassegna di grande importanza, la Biennale Internazionale per l’Incisione di Acqui Terme, che ha fatto puntare i riflettori del mondo della grafica sulla città piemontese e l’ha trasformata nella capitale mondiale dell’arte incisoria contemporanea, nelle diverse forme tradizionali e sperimentali. Una storia lunga 28 anni che dalla prima edizione a oggi, grazie al Premio Acqui Terme, ha accolto nella cittadina in provincia di Alessandria, circa 3.500 artisti provenienti da cinque continenti, in rappresentanza di 67 nazioni e ha costituito una collezione unica di opere incisorie.

Nata nel 1991 all’interno del Rotary Club locale, dalla passione del Presidente Giuseppe Avignolo per la grafica d’arte e dalla voglia di far conoscere il Monferrato nel mondo; avviata dal 1993 con l’appoggio del noto critico d’arte torinese Angelo Dragone e diventata internazionale dal 2003, grazie al supporto di sponsor che hanno creduto nel progetto, è giunta nel 2019 a un momento cruciale, quello della svolta. Se verrà sostenuta con rinnovata energia potrà far brillare Acqui Terme e il Monferrato ancora di più nel mondo e trasformare il territorio in una destinazione turistica internazionale; altrimenti rischia di concludere il suo cammino e le fatiche fin qui sostenute saranno state vane.

Il Presidente Giuseppe Avignolo ha già messo in atto trasformazioni importanti e chiamato all’appello un gruppo di lavoro competente e appassionato, in grado di dare nuova linfa vitale alla manifestazione, composto da Maria Adele Norando, Ivo Puppo, Riccardo Testa, Giorgio Frigo, Danilo Branda e Luca Lamanna. Tra le azioni intraprese dall’Associazione Biennale Internazionale per l’Incisione per costruire una nuova proposta di turismo culturale e far uscire la rassegna dal cerchio degli addetti ai lavori c’è il coinvolgimento di esperti, come il maestro cartaio e incisore di fama internazionale Andrea De Simeis, già vincitore nel 2011 del Premio Acqui Giovani, a cui è stato affidato il coordinamento artistico della Biennale. “Questa edizione sarà solo un’anticipazione di quello che avverrà nei prossimi anni e cioè nuovi sviluppi della disciplina calcografica; un’apertura all’universo dell’artigianato, del design e delle arti applicate; ma soprattutto l’occasione per far vivere al turista un’autentica esperienza con il territorio, che partendo dall’arte incisoria coinvolga paesaggio, enogastronomia, artigianato e benessere”.

Per questo lo scorso 24 novembre sono giunti ad Acqui Terme dei professionisti di fama internazionale, specializzati nella grafica, nel design e nell’artigianato, che hanno composto la giuria chiamata a selezionare i finalisti del Premio Acqui Terme 2019 tra i tanti artisti italiani e internazionali che hanno inviato i loro lavori originali. Così l’architetto Matteo Ragni, uno dei più quotati designer a livello mondiale; Alina Kalczyńska-Scheiwiller artista polacca famosa dagli anni ’80 per i suoi straordinari libri d’artista; l’intellettuale e maestro di grafica Glauco Lendaro Camiless, che ha collaborato con Michelangelo Antonioni e Pier Paolo Pasolini; l’architetto progettista Eleonora Odorizzi, creatrice di Italian Stories, la piattaforma delle eccellenze dell’artigianato nazionale nel mondo, insieme ad Andrea De Simeis, hanno valutato le tante opere pervenute e scelto 13 finalisti: Federico Tosi, Malgorzata Chomicz, Maria Gabriela Guzman, Rita Demattio, Mauro Curlante, Ruben Gimenez, Joanna Paljocha, Angelo Rizzelli, Ugo Grazzini, Davide Schileo, Daniela Cataldi, Alexander Todorov e Irina Gonzales. Il 29 gennaio si riunirà la giuria popolare per decretare il vincitore della XIV edizione, che sarà reso noto solo il 15 giugno, nel corso della cerimonia di premiazione.

Tra le novità della prossima edizione c’è anche la nuova sede espositiva nella splendida Villa Ottolenghi Wedekind di Monterosso, attualmente di proprietà dell’imprenditore Vittorio Invernizzi, che ha sottoscritto un accordo con l’Associazione e ospiterà nella Sala delle Pietre e nello Studio degli Artisti parte dell’archivio museale del Premio Acqui e alcuni momenti della rassegna e un’attività di comunicazione nazionale che darà visibilità ad Acqui Terme, alle sue bellezze e ai suoi protagonisti in occasione della XIV Edizione della Biennale dal 15 giugno al 7 luglio 2019. Tutti possono contribuire a questo ambizioso progetto: istituzioni, imprenditori, editori e chiunque ami l’arte e il proprio territorio.