Grigi, con il Robur Siena pareggino casalingo senza demeritare

di Jimmy Barco
www.lacantera.club

 

 

Dal Mocca – Dopo 4 partite di campionato e una sola rete segnata su azione, mercoledi scorso, in una serata tipicamente autunnale, si è giocato il primo turno eliminatorio della Coppa Italia di categoria, trofeo del quale siamo detentori.
L’avversario di serata era la neopromossa Albisola la quale ha deciso per l’occasione di schierare le seconde linee, decisione identica per D’Agostino. I Grigi hanno vinto la partita e quindi si sono qualificati per il turno successivo con un gol allo scadere di De Luca che ha capitalizzato al meglio un calcio d’angolo, vittoria poi ribadita con il 2-0 in contropiede sul fischio finale. Ma se, come sta succedendo nella fase iniziale di questa bislacca stagione agonistica, quanto a risultati l’Alessandria bene o male tiene una dignitosa linea di galleggiamento, sul piano delle prestazioni offerte, della qualità e dell’organizzazione del gioco siamo all’Età del Bronzo.

Mercoledì scorso è stata la volta delle seconde linee dei liguri a impartirci una lezione di gioco mettendo in mostra un modo di stare in campo scolastico ma piacevole ed efficace. Un saper stare in campo da parte della matricola ligure corroborato da attacchi di una certa pericolosità e suggellato da due legni clamorosi (e Pop salvatore della patria …). Inoltre il centrocampo ospite ha devastato la nostra mediana e consentito alla loro tenera difesa di annullare con disinvoltura i nostri attaccanti. Abbiamo vinto noi però, dirà qualcuno ….

Speriamo di non esserci fumati già a metà ottobre i bonus che la Dea Eupalla normalmente concede ad ogni squadra, distribuiti però in una stagione intera.

Adesso va a cominciare Alessandria-Siena. I bianconeri non sono più la corrazzata che la stagione passata è arrivata ad un passo dalla B. In estate nella città del Palio sono stati ceduti giocatori rappresentativi e la squadra è stata costruita con un occhio al bilancio e l’altro rivolto alla possibilità di ripescaggio in B.

Questo strabismo degli obbiettivi obbliga inevitabilmente una Società ad imboccare strade ibride che spesso non vanno da nessuna parte, o meglio, portano con sé stagioni nate male e finite con un pugno di mosche in mano.

Il Siena, tra l’altro, fin qui ha giocato solo due partite di campionato e la cosa certo non ha giovato ad una corretta gestione agonistica del gruppo.

Per l’Alessandria invece questa partita diventa il primo snodo della stagione: saranno confermate le titubanze, le paure, la mancanza di coraggio, cose viste in tutte le partite fin qui disputate dai Nostri? O, al contrario, arriveranno, a cominciare da questa partita, miglioramenti circa la capacità, anche parziale, di imporre ritmi e gioco, e di mettere in difficoltà l’avversario, il tutto a prescindere dagli episodi positivi o negativi e dal risultato finale? Tertium non datur. Con tutto quel che ne deriva ….

Adesso squadre in campo e vediamo come i due mister le hanno schierate.

Il mister toscano opta per un 4-3-3 non certo sparagnino, con attaccanti autentici in avanti e difesa arcigna ma legnosa dietro. Gli mancano per problemini vari tre pezzi da 90 (Guberti, Cesarini e Fabbro) ma i sostituti sono stati all’altezza, a parte il puntero Gliozzi che si è visto solo in occasione della battuta del rigore del pareggio.

D’Agostino invece stavolta osa un cicinin più del solito: 3-5-2 con Sbampato, Prestia e Agostinone difensori centrali, Sartore e Panizzi esterni, finalmente Maltese a fare il play con a fianco Gatto e Bellazzini, davanti De Luca e Santini.

Partiti. I Grigi assumono subito il comando delle operazioni: intensi, pressing e densità attuate in zone interessanti e al 3’ arriva la prima palla gol a favore: Sartore si invola sulla fascia partendo dalla tre quarti, arriva sul fondo e crossa su De Luca il quale, nell’area piccola, può battere comodamente di testa perché la linea di difesa avversaria non ha fatto in tempo a piazzarsi ordinatamente. Il nostro centravanti spizzica la palla cercando il secondo palo ma la palla esce di un soffio.

L’Alessandria sta facendo la sua partita: roba da stropicciarsi gli occhi. Purtroppo il forcing dura 8’ perché al primo calcio d’angolo guadagnato dal Siena si ritorna all’antico, anche se a tratti si vedono pallidi miglioramenti.

Al quarto d’ora occasione importante per gli ospiti grazie ad un pasticcio difensivo condominiale fra Sbampato e Prestia ma gli avanti bianconeri dormono e non materializzano il contropiede. Al 21’ seconda occasionissima Siena ma Aramu calcia fuori di poco tirando dall’interno dell’area di rigore. Un minuto dopo è Panizzi a cercare in attacco Santini ma l’ex di turno viene anticipato.

Al 39’ Alessandria in vantaggio con un’azione uguale a quella vista in apertura: stessi protagonisti ma stavolta De Luca fulmina di testa il portiere toscano.

Secondo tempo. Dal 46’ al 65’ monologo del Siena con i nostri sempre a rincorrere avversari e palla, senza nessuna possibilità di riprendere in mano il pallino del gioco. In questa fase della partita si evidenzia anche la tendenza degli ospiti a guardarsi allo specchio, a giocare in punta di piedi e a preferire la leziosità all’affondo.

Il gol del pareggio ospite, peraltro strameritato, arriva al 62’ su rigore assegnato per un fallo in area di Sartore, rigore che Gliozzi trasforma. Prima però il Siena era andata ad un soffio dal gol al 50’ con Aramu su punizione dal limite e poi con due mischie in area mandrogna d’altri tempi al 53’ e al 59’, sbrogliate da episodi fortuiti. Al 69’ Gatto cattura una seconda palla al limite ma sparacchia fuori.

Al 70’ Aramu inventa una giocata con cross basso in area ma gli attaccanti mancano il tocco decisivo da un passo.

Al 90’ Talamo, appena entrato, ha la palla giusta in mezza rovesciata in area al termine di un’azione d’attacco quasi comica per gli errori consecutivi combinati da almeno 10 giocatori di entrambe la squadre. La palla calciata dal neo entrato però si impenna e finisce alta.

Il Siena sceso al Mocca ha mostrato coraggio, buona organizzazione, alcune pregevoli individualità, stazza fisica notevole e, benchè gli assenti sono tutti giocatori destinati a dare qualità alla manovra, la squadra toscana è parsa ancora a corto di ritmo e troppo testarda nel far girare esageratamente la palla tentando anche degli uno-due disperati.

I Grigi? Un po’ meglio del solito, anche perché quando si gioca contro squadre così ordinate e rispettose delle distanze corrette fra reparti e delle posizioni in campo fanno sì che anche tu sia più ordinato, visto che spesso la tua partita la fai rincorrendo gli avversari e non facendoti correre dietro qualche volta pure da loro. Prova ne sia che, le due occasioni in cui hai aggredito alto e veloce con Sartore, una volta hai sfiorato il gol e l’altra hai segnato.

Adesso però arriva il difficile, perché le due trasferte in Sardegna (mercoledì sera e domenica prossima) contro squadre sicuramente meno dotate del Siena saranno determinanti per sapere dove possiamo andare.