Riboldi: “Sull’ex Piemontese servono evidenze scientifiche e l’ascolto dei cittadini del Ronzone”


“Sul progetto di riqualificazione dell’area ex Piemontese servono evidenze scientifiche e per i progetti futuri l’ascolto dei cittadini del Ronzone. Ritengo che su un tema così delicato non bastino le rassicurazioni verbali ma prima di tutto occorrano studi scientifici. Dopo averli verificati, si dovranno illustrare tempestivamente alla cittadinanza che ha diritto a vivere in un territorio bonificato, ma anche alla salubrità del quartiere durante l’esecuzione dei lavori” afferma Federico Riboldi (Fratelli d’Italia), VicePresidente della Provincia di Alessandria e capogruppo di opposizione in Comune di Casale Monferrato.

“Bella, di principio, l’idea di riqualificazione dell’area, ma solo dopo studi provati sulla non pericolosità e sull’utilità dell’intervento, che se venisse effettuato dovrebbe prevedere le massime garanzie tecnologiche di messa in opera” prosegue in merito al progetto esecutivo di bonifica deliberato dalla giunta comunale lo scorso 26 gennaio, rispetto al quale, viste le preoccupazioni di associazioni e cittadini, si terrà un incontro giovedì 19 luglio alle ore 21 nella parrocchia del Ronzone. Continua l’esponente del centrodestra “Sicuramente occorre prestare attenzione all’innovazione in campo scientifico che spesso ribalta le sicurezze acquisite sino al giorno prima, come per esempio i nuovi studi statunitensi sulla mobilità dell’amianto interrato”.

Conclude Riboldi “Quella dell’area ex Piemontese è una battaglia antica. La intrapresi nel 2005 con il compianto Paolo Cardettini, nel Consiglio di Circoscrizione Centro – Ronzone dove operavamo. Allora ottenemmo buoni risultati, speriamo di poter replicare oggi. Chiediamo e pretendiamo una relazione scientifica, senza la quale, ogni discussione è superflua”.