Il desiderio degli altri [Il Citazionista]

gorinodi Andrea Antonuccio.

«In questo mondo piccolo oramai, gli altri siamo noi»
Gli altri siamo noi, Umberto Tozzi

Che cosa accomuna gli abitanti di Gorino, che non vogliono accogliere una ventina di profughi nel loro paesino in provincia di Ferrara, con quelli del Centro Italia colpiti dalle ultime scosse di terremoto?

Nulla, all’apparenza. Eppure, se stiamo a guardare con attenzione, le due situazioni esprimono comunque un bisogno: quello di avere sicurezza. Sicurezza nelle proprie case, nelle proprie strade, negli affetti. Sicurezza nello Stato, nella giustizia, nei lavori eseguiti bene. E così via.

C’è dell’altro? Forse sì. C’è il desiderio di una bellezza: una bella casa, dei bei vicini, un bell’ambiente… tutte cose che non è certamente sbagliato volere per sé e per i propri cari. Eppure, le situazioni sono completamente diverse, per come si presentano ai nostri occhi: da un lato, persone che non vogliono altre persone (legittimamente o no, decidetelo voi); dall’altro, persone colpite dalla furia della natura.

Ma allora non è che forse l’uomo, ogni uomo, è un desiderio? E non sarebbe ora di cominciare a conoscerlo un po’ meglio, questo quid che ci fa gioire e soffrire, vivere e lottare? Sia quando giudichiamo gli altri, sia quando giudichiamo noi stessi, rischiamo di ridurre tutto a chi dice sì e a chi dice no, a chi ha torto e a chi ha ragione, ai bianchi e ai neri.

Non è un vivere dignitoso evitare di guardare l’altro in faccia, per non capire le sue ragioni e i suoi desideri. Perché un giorno “l’altro” potremmo essere noi.