Politici in crisi d’identità? [Controvento]

Comune Alessandria basso altodi Ettore Grassano

 

Che non si trattasse di una svista, data anche la professionalità di chi lavora negli uffici ‘preposti’ (ci piace da matti quest’espressione della nostra amica Gzl, e gliela copiamo!), lo avevamo escluso sin dall’inizio.

Ora poi, che la scelta comunicativa pare essere ‘tracimata’ da Palazzo Rosso, arrivando anche dall’altra parte della piazza, a Palazzo Ghilini, è evidente che si tratta di una precisa strategia, e non di un caso. Quindi parliamone.

I fatti, allora: da qualche settimana, dai comunicati del comune di Alessandria è scomparso il nome del sindaco Rita Rossa, e dei suoi assessori. E noi (ma credo anche gli altri giornali) ovviamente quando decidiamo di pubblicare la notizia o l’intero comunicato i nomi li aggiungiamo, e magari anche la foto, perchè scrivere solo ‘il sindaco di Alessandria’ in un pezzo fa sorridere. Per non dire poi “l’assessore ai lavori pubblici”, o ‘l’assessore al welfare’: sfidiamo il cittadino medio a ricordarsi di chi si tratta.

Ma perchè questa decisione? Qualche domanda abbiamo provato a farla in giro,Rossa Rita 14 ma al di là delle battutine di rito non si va. Il fenomeno però è interessante, perchè in controtendenza: oggi che la politica è quasi solo personalizzazione, a partire dal leader maximo del Partitone Renzi, fino poi a Grillo, Salvini, Meloni ecc, perchè mai Alessandria va in direzione ‘ostinata e contraria’? Banale pensare ad una ‘sovietizzazione’ del Palazzo, per cui conta solo l’apparato. Ingeneroso ipotizzare che si tratti di exit strategy, ossia politici in fuga, anche se dopo tre anni di ‘maglia nera’ nelle classifiche di gradimento non sarebbe incomprensibile. E allora, che altro?
Vogliamo forse scomodare la psicanalisi? O siamo di fronte ad un eccesso di zelo, e si applicano regole da campagna elettorale (via i nomi, solo le cariche istituzionali), pur non essendo questo il caso ad Alessandria quest’anno?

Se avete altre ipotesi, o qualche risposta certa, fateci sapere.
Noi, naturalmente, continueremo a citare tutti i personaggi pubblici, politici e non, con il loro nome e cognome, ‘chiamandoli’ alle loro responsabilità verso i cittadini.