Forza Italia: “Quale futuro e garanzie per l’Ilva di Novi?”

Ilva NoviI consiglieri provinciali di Forza Italia, Nicola Sirchia (Capogruppo), Davide Buzzi Langhi e Gian Franco Baldi, hanno presentato un ordine del giorno sulla situazione dello stabilimento ILVA di Novi Ligure.

Esprimendo preoccupazione per il futuro produttivo e occupazionale dell’ILVA, in particolare dello stabilimento di Novi Ligure, il documento impegna la Provincia di Alessandria a lavorare affinché l’incontro, chiesto dal Coordinamento nazionale dei Sindaci con il Governo e i Commissari straordinari, avvenga nel più breve tempo possibile.
Impegna inoltre l’ente a vigilare, in questa fase di transizione, affinché si possa aumentare il livello produttivo attuale e che la vendita del Gruppo veda come protagonisti gruppi i quali, a fronte di un chiaro piano industriale, vogliano continuare a produrre acciaio nel nostro paese.

Di seguito il testo completo del documento di Forza Italia
Oggetto: Proposta di Ordine del Giorno sulla situazione ILVA di Novi Ligure

IL CONSIGLIO PROVINCIALE di ALESSANDRIA;

CONSIDERATO che in data 27 luglio 2012 è stato approvato all’ unanimità un Ordine del Giorno in merito alla situazione dello Stabilimento ILVA, seguito da un altro documento unitario del Consiglio Comunale approvato in data 9 febbraio 2015;

EVIDENZIATO che il Parlamento ha approvato la Legge di conversione con
modificazioni, del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, recante “Disposizioni urgenti per la
cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA”;

TENUTO CONTO che all’interno della Legge viene fissato nel 30 Giugno 2016 il termine entro il quale i Commissari del Gruppo ILVA debbono espletare le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali e che dispone l’erogazione in favore dell’Amministrazione straordinaria del Gruppo ILVA della somma di 300 milioni di Euro per fare fronte alle indilazionabili esigenze del Gruppo: l’introduzione di disposizioni che autorizzano i Commissari straordinari a contrarre finanziamenti statali per 800 milioni di Euro al fine esclusivo dell’attuazione e della realizzazione del piano delle misure e delle attività di natura ambientale e sanitaria;

CONSIDERATO che il Governo deve chiedere all’eventuale soggetto acquirente del Gruppo il rispetto dell’Aia per gli impianti di Taranto, dell’accordo di programma per l’azienda genovese, del mantenimento degli standard di produttività e i livelli occupazionali per lo stabilimento di Novi Ligure;

AUSPICA che il Governo metta in atto tutte le azioni necessarie affinché l’Italia possa continuare ad essere un Paese produttore d’acciaio e di giocare un ruolo importante nel campo della siderurgia in Europa e nel Mondo;

PRESO ATTO che l’attuale situazione dello Stabilimento di Taranto e la mancata accensione dell’alto forno n. 5 porta ad una riduzione dei livelli produttivi e conseguentemente ad una riduzione del materiale di lavorazione per lo Stabilimento di Novi Ligure;

ESPRIME preoccupazione per l’attuale situazione del Gruppo ILVA e soprattutto per il futuro produttivo e occupazionale dello Stabilimento di Novi Ligure;

VALUTA con favore la decisione di costituire il Coordinamento nazionale dei Comuni sedi dei principali siti siderurgici;

RITIENE DOVEROSO, nei confronti della Comunità che rappresenta e del Paese, lavorare perché:
• si persegua un obiettivo di comune interesse, garantendo la cessione delle aziende del Gruppo ILVA, nel rispetto della normativa dell’Unione Europea che prevede di poter contrarre finanziamenti statali solo se finalizzati a tutela ambientale, della
salute, attraverso l’incremento delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione
• si garantisca la continuità occupazionale e reddituale dei lavoratori mettendo in atto
tutti gli interventi necessari per la conservazione e la garanzia dei livelli salariali
• si mantengano i livelli di produttività dell’intero Gruppo, nella consapevolezza che le prospettive dell’impianto di Novi sono strettamente connesse al futuro dell’impianto a
caldo di Taranto e che dalla sorte dello stabilimento Novese dipendono le prospettive occupazionali ed economiche di un bacino territoriale ben più vasto di quello del solo territorio comunale e le prospettive di crescita industriale della siderurgia come
settore strategico dell’economia nazionale
• si riconosca che accanto alle difficoltà delle maestranze direttamente interessate corrisponde il disagio di quanti, lavoratori autonomi e dipendenti delle aziende che
rappresentano l’indotto attorno all’ILVA di Novi Ligure, ai quali devono essere garantiti piani di rientro dei crediti pregressi vantati;

IMPEGNA la Presidenza e tutta l’Ente Provincia di Alessandria:
– a lavorare affinché l’incontro, chiesto dal Coordinamento nazionale dei Sindaci con il Governo e i Commissari straordinari, possa avvenire nel più breve tempo possibile;
– a vigilare in questa fase di transizione che ci separa dalla data del 30 giugno affinché si possa aumentare il livello produttivo attuale e che la vendita del Gruppo possa vedere come protagonisti gruppi che, a fronte di un chiaro Piano industriale, vogliano continuare a produrre acciaio nel nostro Paese.

Gruppo Consigliare Forza Italia