Tensione a Palazzo Rosso. Centrodestra: “commissioni boicottate dalla maggioranza, noi fuori dal consiglio comunale”

Comune Alessandria 4Rapporti sempre più tesi tra maggioranza e minoranze a Palazzo Rosso. Stanchi di atti di ‘chiusura, arroganza ed esclusione al dialogo’ (si veda anche il rinvio della commissione su ATM), gli esponenti della minoranza di centro destra hanno scelto di astenersi dal partecipare al consiglio comunale di martedì pomeriggio.

Ecco le loro motivazioni:

“I gruppi di minoranza del Consiglio Comunale di Alessandria (LN, PDL, UDC, UDRI) mettono ancora una volta in evidenza lo scorretto modo di relazioni politiche esercitato dall’attuale maggioranza e dall’Amministrazione di sua espressione.

La politica, specie in questo momento di diffusa disaffezione deve, al contrario essere dialogo con i cittadini e con chi, nelle aule delle Istituzioni, li rappresenta.

Tutto ciò non sta avvenendo: come opposizione assistiamo ad atti di chiusura, di arroganza e di esclusione al dialogo, mentre noi riteniamo che quest’ultimo possa invece servire per migliorare le decisioni da adottare a favore del bene comune.

In questo quadro, le Commissioni consiliari rappresentano un importante momento di confronto, sempre che siano basate sul dialogo e non sulla comunicazione a compartimenti stagni, sui monologhi propagandistici e sull’immutabilità di decisioni già prese nelle segrete stanze.

I fatti connessi alla Commissione Bilancio che voleva affrontare temi di grande interesse per molti cittadini, come quello sugli esosi tributi imposti ai commercianti le cui vetrine recano insegne, e a cui è stata letteralmente carpita la buona fede, terminati con l’abbandono dell’aula da parte della maggioranza, già rea di aver giustificato l’assenza dell’assessore competente, laddove invece sarebbe stato più opportuno assistere alla sollecitazione seria e responsabile di una presenza dell’esecutivo, sono emblematici di questo clima.

Non è la prima volta comunque, che assessori non si presentano ai lavori delle Commissioni, evitando il confronto su temi scottanti e che magari suscitano imbarazzo nella maggioranza, ma che vanno affrontati nell’ottica di risolvere i cogenti problemi di Alessandria.

Queste ragioni fanno sì che occorra un momento di riflessione ed un’iniziativa di ripresa dei rapporti istituzionali da parte della maggioranza, che, ad esempio, non può continuamente stare a guardare se responsabili di alcune importanti partecipate snobbano i lavori delle Commissioni o addirittura se gli strumenti statutariamente offerti all’opposizione, come le strutture del Controllo di gestione, vengano stolidamente soppresse.

La non partecipazione dei gruppi consiliari sopracitati ai lavori del Consiglio Comunale del 16 febbraio 2016 ha dunque questo obiettivo esercitato per un’adunanza di minore importanza, in modo da non danneggiare la città. L’obiettivo, cioè di evitare che si proceda in questo clima, di dare un segnale di inadeguatezza di relazioni politiche, di richiedere l’attacco di un’iniziativa di lavoro per la città che ha bisogno del meglio che si possa ancora dare, scongiurando il fatto che già ora il peso della futura campagna elettorale fermi ciò che da tempo è bloccato, nella speranza che almeno gli ultimi mesi di legislatura possano vedere realizzazioni e decisioni, che in questi quattro anni, purtroppo, i cittadini non hanno potuto rilevare. E la conseguenza non poteva che essere un giudizio talmente sfavorevole da precipitare e mantenere il Sindaco all’ultimo posto della graduatoria nazionale”.