Assessore Ferralasco, la consulenza gliela offro io…gratis! [Le pagelle di GZL]

Ferralasco 3di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) All’assessore del comune di Alessandria Marcello Ferralasco per una dichiarazione sul quotidiano La Stampa di mercoledì 11 novembre, prima pagina sezione Alessandria argomento e titolo: “La città è fra le più inquinate ma in pochi usano l’autobus” . Nell’articolo fra dati vari l’Assessore dichiara che sta lavorando proprio alla revisione del piano generale del traffico urbano, e la parte dell’intervento che ha stuzzicato questa pagella è questa dichiarazione:  “A fine novembre affideremo la stesura a un gruppo di consulenti specializzati”. Continua poi annunciando un futuro piano urbano della mobilitazione sostenibile, programmazione strategica per i prossimi 5/10 anni (!?! Pensano di durare così tanto?), l’accesso selezionato delle auto in centro, una sorta di “area C” portando come esempio Milano che grazie a Legambiente lombarda è stata aiutata a rendere l’aria più pulita con l’utilizzo dei mezzi pubblici. Secondo Legambiente “la soluzione migliore” . Ma va? Il nostro assessore Ferralasco paragona il nostro parco bus e la copertura di servizio in ogni via, quartiere, rione, frazione con la realtà di Milano, e pensa di copiarne il sistema?
Ma è la dichiarazione di affidamento addirittura ad un gruppo di consulenti specializzati per studiare, progettare, proporre un metodo per abbassare l’inquinamento che ha dell’assurdo: altri costi e debiti per Pantalone? Assessore, laAtm autobus consulenza gliela offro io gratis, prenda nota. 1) Rinnovare parco mezzi pubblici non inquinanti e nuovi 2) Copertura di servizio ogni dove 3) sostituire figure politiche o similari con manager capaci di far marciare tale struttura.
Ecco, questo è già un progetto completo perché induce il cittadino a non utilizzare il mezzo privato, così facendo avremmo eliminato una percentuale di inquinamento. Infine: non sono solo le auto che inquinano ma molto altro, ma di questo però non se ne parla.
Voto: 2

 

Chiamparino 12) A Chiamparino, giunta regionale e consiglieri di maggioranza, in merito alla decisione di fare pagare da gennaio 2016 il bollo alle auto GPL, metano, elettriche che hanno superato i cinque anni dall’immatricolazione. Ma c’è di più: si parla di retroattività per gli anni in surplus, e nel nuovo decreto legge che passerà in Consiglio regionale è prevista anche una rimodulazione degli interessi per chi paga in ritardo. Se il ravvedimento è volontario, il prezzo da pagare sarà leggermente più basso: “come sono umani!!!” direbbe Fantozzi. Prima ti invogliano a comprare auto a gpl o metano o elettriche per la salubrità dell’aria promettendoti che non pagherai il bollo perché non inquini, dopo un po’ (e chiedo scusa, ma non mi viene un termine diverso) tanto per non cambiare te lo mettono in quel posto. Finora l’esenzione per i proprietari non aveva limiti di tempo, ma ora qualcuno deve pur pagare i debiti di una Regione completamente male amministrata per almeno tre decenni, nonostante i vari cambi di colorazione partitica. Aldo Reschigna, l’assessore al bilancio, su vari organi ufficiali nazionali dichiara che non vi è nessun inasprimento fiscale (!?!?), e aggiunge che il provvedimento sulle auto è soltanto un modo per garantire la copertura di quanto le Regione perde con la nuova normativa nazionale. Diamo un po’ di numeri e facciamo un po’ di conti (dati da organi di informazione nazionale di fine ottobre 2015): in tutto il Piemonte sono 180 mila i veicoli con queste alimentazioni, e in funzione dei calcoli di Reschigna dal primo gennaio 2016 saranno attorno ai 100 mila i veicoli che dovranno pagare il bollo. Calcolando una media di 150 euro per auto, la giunta Chiamparino calcola una entrata di 15 milioni di euro per ottenere l’obbiettivo di mantenere invariate le entrate regionali. E delle emoraggie economiche che subisce continuamente Pantalone per tamponare dissesti, fallimenti, forme di corruzioni e sprechi di “lor signori” interessa a nessuno?
Voto: 2

 

3) Alla sanità alessandrina e regionale. Su questo argomento ci voglio tornareSanità tagli perché è un settore che dovrebbe interessare tutti, e quando la sanità non è efficiente colpisce in un modo o nell’altro tutti e di qualunque ceto sociale. Un “qualunque” mi ha fatto notare che ci sono gestioni sanitarie regionali e territoriali peggiori, io guardo a casa mia, dove vivo, e vorrei non dovere considerare la Regione Piemonte e l’Ente sanitario alessandrino in basso e di scarso valore nella scala dei sondaggi, noi piemontesi/alessandrini non ce lo meritiamo. Piemontesi onesti, laboriosi, geniali il cui l’unico errore (ed è una mia opinione) è sempre stato quello di fare cattive scelte sul fronte dei personaggi politici, che a loro volta hanno scelto cattivi burocrati per dirigere settori delicati: in questo caso la sanità, che pare abbia un ‘buco’ che manco si vede il fondo. La spinta per stilare questa pagella mi è stata dettata dal mega-convegno svoltosi in Alessandria nei giorni scorsi: “ Prevenzione nel servizio sanitario nazionale: al via la xIII edizione del Convegno nazionale di diritto sanitario”. Due giorni a parlare di sanità, diritto sanitario, prevenzione. Eh già, prevenzione: in questa marcialonga è stato pure presentato un libro dal titolo: “I segreti di una vita sana e lunga”…..ma quale vita sana e lunga se mancano posti letto, i tempi di attesa sono incalcolabili (sette mesi per una visita fisiatrica nell’ ospedale della mia città, e mi chiedo se i torinesi subiscono gli stessi disagi di noi alessandrini).
Un convegno importante ma solo apparentemente, una scatola vuota di buone parole dove poi finita la festa non rimane nulla di buono per l’ammalato. Tutte buone intenzioni che poi vengono tradite, utili solo ad alimentate molte aspettative. Mi sta nascendo una curiosità: in tutto il parlare di tanti importanti ospiti e relatori, qualcuno ha considerato una parte importante che è quella della denuncia per danni procurati da lunghe attese per visite, o dall’attesa di un posto letto per un intervento?
Voto: 2