Rita Rossa replica a Palenzona: “Sul Terzo Valico impegnamoci tutti, e recuperiamo il ruolo di Slala. Altrimenti Alessandria si ferma qui…”

Palenzona FabrizioTutto è cominciato qualche giorno fa, con le dichiarazioni di Fabrizio Palenzona ad un convegno organizzato a Roma dal PD sul futuro delle infrastrutture del paese.

Il top manager di Unicredit (ed ex presidente della Provincia, fino al 2004) ha pronunciato  parole severe sul progetto Terzo Valico, e sul contesto: “Se non si decide che il porto di Genova deve competere con quello di Rotterdam, e non si lavora concretamente in questa direzione, il Terzo Valico ferroviario non serve a niente”.

Da lì, una serie di reazioni e controreazioni ‘a catena’, dagli esiti ancora imprevedibili.

Tra cui anche la presa di posizione di Rita Rossa, sindaco di Alessandria e presidente della Provincia, che con la nota che segue, diffusa ieri pomeriggio, sottolinea che ‘il comune sta perdendo la pazienza’, e insomma fa capire che lei non ci sta a fare la parte di chi rimane con il cerino acceso in mano.

E. G.

 

In merito alle recenti dichiarazioni rese dal dott. Fabrizio Palenzona sullaRossa 2015 realizzazione del progetto “terzo valico” ad un convegno organizzato dal Gruppo PD al Senato, il Sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, intende cogliere l’occasione per ribadire la posizione dell’Amministrazione comunale sul tema e per sollecitare le Regioni Piemonte e Liguria ad un forte ed immediato coordinamento dei programmi che ruotano intorno alla realizzazione dell’opera pubblica.

“La realizzazione del terzo valico – dichiara il Sindaco – può essere un’importante occasione di sviluppo del nostro territorio solo se accompagnata da un’azione incisiva di programmazione economica e logistica del corridoio 6 Genova/Rotterdam e di tutti gli interventi infrastrutturali, urbanistici e produttivi ad esso collegati. Numerosi studi e programmi sono disponibili per definire una volta per tutte l’effettiva possibilità di realizzare un’opera che serva davvero e che non resti una “cattedrale nel deserto”.

Terzo Valico lavoriPurtroppo, Provincia e Comune di Alessandria hanno visto con rammarico tramontare gli sforzi del tavolo tecnico/ politico, rappresentato dalla Fondazione SLALA, a causa della scarsa volontà di alcuni partecipanti chiave a passare alla fase operativa. Ritengo che la Fondazione SLALA possa essere ancora oggi il soggetto più idoneo per il coordinamento delle iniziative al riguardo e per garantire una concreta possibilità di successo, ma occorre che tutti i Partecipanti al nuovo tavolo di SLALA, a partire dalla Regione Piemonte che è apparsa molto latitante durante la precedente legislatura regionale, facciano veramente la loro parte con accordi-programma che da subito impegnino risorse finanziarie e umane per l’attuazione complessiva degli interventi.
Solo così sarà possibile evitare un corto circuito del tipo: “il terzo valico non serve perché il porto di Genova non è potenziato e il porto di Genova non è potenziato perché non c’è il terzo valico”.

Non nascondo che l’Amministrazione Comunale stia perdendo la pazienza sull’intera questione. Con senso di responsabilità e con la speranza di aiutare il settore produttivo locale, abbiamo espresso il nostro parere favorevole all’utilizzo delle cave presenti sul territorio comunale per ospitare le terre e rocce da scavo delle lavorazioni, pur chiedendo in tutte le sedi la massima garanzia per la tutela della salute e dell’ambiente. Continuiamo ad assistere ad un balletto di posizioni e di comportamenti, anche a carattere istituzionale, che esprimono più incertezza che condivisione. Alessandria attende da decenni il rilancio dello scalo ferroviario e dopo inutili promesse è giunto il momento di guardare in faccia la realtà: chiederemo alla Fondazione SLALA di convocare un’assemblea aperta a tutti i Soggetti istituzionali per verificare la loro disponibilità a sottoscrivere impegni concreti ed immediati sul fronte dell’intera programmazione territoriale legata al corridoio 6, in caso contrario valuteremo anche la possibilità di ritirare la nostra disponibilità a tutte le iniziative collegate alla realizzazione del terzo valico. Alessandria non è più disponibile a sopportare sacrifici senza ottenere un rilancio concreto ed immediato dei propri settori economici”.