Rita Rossa: “Dall’azienda Lamp-Ariflex 30 nuovi posti di lavoro: risolveremo i problemi tecnici”

Rossa Rita 14Tavolo tecnico per la discussione della situazione della ditta Lamp-Ariflex di Spinetta Marengo. Il sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, ha incontrato martedì mattina le organizzazione sindacali di categoria FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL  e le rappresentanze imprenditoriali delle aziende Comital e Lamp-Ariflex.

All’incontro sono stati invitati anche i rappresentanti della ditta Sorgenia del gruppo Enel, ma non hanno partecipato alla riunione.

L’incontro è nato dalla necessità di discutere la soluzione operativa per la sistemazione del tetto del capannone di proprietà dell’azienda Comital,attualmente locato alla ditta Lamp-Ariflex, sul quale è installato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica di proprietà della ditta Sorgenia.

Il tetto ha notevoli perdite, in circa 90 punti, con grave danno per la produzione industriale interna. Queste criticità rischiano di mettere in discussione gli importanti investimenti, occupazionali e tecnologici, sul territorio che la ditta Lamp-Ariflex ha annunciato.

“La ditta Lamp-Ariflex ha annunciato investimenti importanti con la creazione di 30 nuovi posti di lavoro – ha spiegato il Sindaco -. In un momento di forte crisi come quello che stiamo attraversando è una opportunità che non possiamo perdere. L’Amministrazione è interessata a mantenere sul territorio comunale gli investimenti e la produzione e vuole difendere i posti di lavoro e gli interessi delle aziende. Pertanto, ci siamo impegnati per individuare un percorso e gli strumenti necessari per trovare soluzioni a garanzia degli interessi tra le parti.
Entro dieci giorni convocheremo un incontro tecnico-operativo con le ditte interessate, sollecitando anche quanti oggi non si sono presentati, al fine di definire un percorso certo sulle tempistiche realizzative dell’intervento per il ripristino del tetto.
Se questa soluzione non fosse percorribile valuteremo insieme  l’ipotesi di individuare una sede alternativa nella medesima zona D5/D6, nel medio periodo, stanti i tempi necessari per la richiesta delle autorizzazioni provinciali e comunali necessarie per l’attivazione”.