[BlogLettera] Alessandria città delle donne

Spettabile direttore,

in democrazia la politica significa partecipazione ed una democrazia non può definirsi tale se non è sostanziata dalla partecipazione. In Italia, purtroppo, la donna  non si sente affatto protagonista in tal senso perché scarsamente rappresentata. I progressi realizzati nell’accrescere il numero di donne che occupano posti decisionali, sono stati troppo lenti. Io credo con forza che “essere donna” sia, prima di tutto, un impegno, oltre che un dono.

Ma cosa chiedono le donne? Chiedono di poter contare di più sui servizi pubblici, su un orario flessibile e soprattutto, su una presenza più massiccia anche in posti di potere. La strada da percorrere è ancora lunga, in quanto è evidente la difficoltà principale per una donna di conciliare, vita “familiare” e vita “professionale”. La donna se vuole essere competitiva, sia sul lavoro che in politica, ha bisogno di “tempo”, un tempo prezioso a cui viene troppo spesso negato, per la cura della famiglia e della casa, priorità fondamentali per la crescita di una società sana, ma che non si possono e non si devono solo delegare al gentil sesso. Non si tratta di rivendicare dei diritti negati, ma di sensibilizzare l’opinione pubblica a modificare una cultura politica che ancora oggi vede l’uomo come il legittimo protagonista della gestione dello Stato.

Ecco che allora sogno che il prossimo nuovo Sindaco, tanto agognato dalla maggior parte degli alessandrini, metta sempre le donne al centro della città. Per farlo credo che sia arrivato il momento che Alessandria sia guidata da una Giunta composta dalla maggior parte da donne e che le Assessore non abbiano solo incarichi legati al sociale, ma possano esprimere le loro potenzialità in incarichi tradizionalmente attribuiti a figure maschili. Per fare ciò risulterà necessario istituire figure amministrative che lavorino affinché la politica e la città prendano provvedimenti in merito ed a favore in tal senso. In questa fase di crisi economica le donne sono le più colpite, per questo il nuovo Sindaco dovrà mettere in atto le condizioni di sostegno per l’occupazione femminile incoraggiando le imprese ad assumere più donne, insomma urge dare vita a politiche di conciliazione che consentano ad una donna di rendere compatibile il lavoro con la cura della famiglia.

Chiedo pertanto che la prossima Giunta stabilisca in primis sgravi fiscali alle aziende che adotteranno criteri di parità e di equità nella scelta del personale, con la creazione effettiva di nidi aziendali, o interaziendali e convenzioni con Istituti di assistenza agli anziani a tariffa agevolata per le lavoratrici che hanno uno o più familiari a carico con grave disabilità motoria o psichica. Come sarebbe bello progettare un servizio di “taxi rosa”, con sconti ed agevolazioni, soprattutto per l’uso del taxi nelle ore serali e notturne.

Allora Alessandria come  Minneapolis? Quest’ultima è stata incoronata “la città ideale per le madri che lavorano”. Solo una società evoluta a misura di donna. può proegattare e concepire una città che possa guadagnarsi uno status culturalmente e socialmente più avanzato. Quindi sì alla meritocrazia con cui si dimostra di valere, sì ad una politica donna in cui si dimostra una democrazia di “partecipazione”.

Davide Nocito – UDC di Alessandria